LICIACube è realizzato negli stabilimenti di Argotec a Torino per conto di e in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che 10 giorni prima dell’impatto verrà rilasciato nello spazio ed effettuerà, in navigazione autonoma, un fly-by del sistema asteroidale mantenendosi a circa 50 chilometri di distanza. Con le sue due telecamere a bordo (LEIA, Liciacube Explorer Imaging for Asteroid; e LUKE, Liciacube Unit Key Explorer) sarà testimone diretto dell’impatto di DART su Dimorphos. Il team LICIACube, tutto italiano, comprende ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), del Politecnico di Milano, delle Università di Bologna e Parthenope di Napoli, dell'IFAC-CNR di Firenze, ed è coordinato da Elisabetta Dotto (INAF).
LICIACube è la prima missione nello spazio profondo sviluppata e gestita autonomamente da un team italiano e, oltre a testimoniare in-situ l'impatto di DART, realizzerà scienza autonoma durante il suo fly-by con Dimorphos. Nei mesi precedenti al lancio INAF ha coordinato con il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) una campagna di osservazioni spettroscopiche dell’asteroide Dydimos che copre tutta la rotazione dell'oggetto.
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