HA FOTOGRAFATO DA VICINO L’IMPATTO DI DART CON L’ASTEROIDE DIMORPHOS

A LiciaCube il premio “Missione smallsat” dell’anno

Il microsatellite italiano LiciaCube, coordinato e gestito dall'Agenzia spaziale italiana e progettato, costruito e operato dalla società Argotec e con un team scientifico guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica, ha vinto il premio “Mission of the Year” promosso dall'American Institute of Aeronautics and Astronautics (Aiaa). Elisabetta Dotto (Inaf): «LiciaCube è stata un grande successo tecnologico e scientifico»

     10/08/2023

Rappresentazione artistica del nanosatellite LiciaCube. Crediti: Argotec

Il microsatellite italiano LiciaCube ha vinto il primo premio “Aiaa SmallSat Award”, conferito dall’American Institute of Aeronautics and Astronautics (Aiaa). La notizia è stata data oggi durante la Small Satellite Conference organizzata alla Utah State University di Logan, nello Utah.

La selezione della “Missione dell’anno” è il culmine di un processo iniziato con l’individuazione di una rosa di nove finaliste, tra le quali LiciaCube era l’unica missione italiana, seguito da un sondaggio online in cui persone di tutto il mondo hanno votato quella ritenuta la più meritevole. Infine, il comitato Aiaa Small Satellite Technical Committee, tenendo conto anche dell’esito del sondaggio, ha individuato nella missione italiana il vincitore.

Il nanosatellite LiciaCube è stato progettato, costruito e operato dalla società Argotec, e la missione – coordinata e gestita dall’Agenzia spaziale italiana – ha visto il coinvolgimento di un ampio team nazionale guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e composto dal Politecnico di Milano, dall’Università di Bologna, dall’Università di Napoli “Parthenope” e dal Cnr-Ifac “Nello Carrara”.

LiciaCube ha contributo alla prima missione di difesa planetaria attiva dell’umanità, attuata con successo dalla sonda Dart della Nasa che il 26 settembre 2022, a una distanza di 11 milioni di km dalla Terra, ha impattato contro l’asteroide Dimorphos, il più piccolo del sistema doppio Didymos, al fine di testare la tecnica dell’impatto cinetico per deviare la traiettoria di un corpo celeste.

LiciaCube è stato lanciato e ha viaggiato integrato su Dart fino a 15 giorni prima dell’impatto, quando è stato separato, si è attivato e ha iniziato a operare in autonomia. Dopo una fase di correzione orbitale e navigazione guidata dal team di missione al Mission Control Centre in Argotec, ha effettuato il passaggio ravvicinato a una distanza di 57 km dall’asteroide colpito da Dart e alla velocità di quasi 7 km al secondo, osservando gli effetti dell’impatto principalmente in termini di detriti sollevati. Le più di 600 immagini acquisite si sono rivelate anche cruciali per altri aspetti, quali ad esempio la ricostruzione della forma dell’asteroide, consentendo ai team scientifici, nei mesi successivi, di comprendere caratteristiche importanti sulla natura del piccolo corpo celeste.

LiciaCube ha ottenuto un pieno successo e raggiunto diversi primati. Era difatti la prima volta che un piccolo satellite tentava una missione del genere nello spazio profondo, eseguendo un accuratissimo flyby di un corpo minore come un asteroide. Inoltre, si tratta del primo satellite italiano a operare oltre le orbite intorno alla Terra, e il terzo a livello internazionale dopo i MarCO di Jpl.

LiciaCube è un microsatellite 6U, pesa 15 kg e misura 30x20x10 cm. È dotato di due pannelli solari leggeri, un sistema di propulsione integrato con propulsori da 50 mN di spinta e ISP da 40 secondi, due telecamere, un sistema di comunicazione in banda X e un avanzato computer di bordo.

«Il premio a LiciaCube è un grande risultato per l’ampio team di missione e anche per l’intera comunità spaziale nazionale», dice Teodoro Valente, presidente Asi. «Il nostro satellite ha contribuito alla prima missione di difesa planetaria della storia, con immagini spettacolari e cruciali per le analisi successive, sia nella conferma del successo di Dart che per investigazioni scientifiche. Questo riconoscimento non può che consolidare il ruolo dell’Italia e dell’Asi come attore e partner affidabile nelle tante iniziative per l’esplorazione che ci vedono spesso protagonisti, come in questo caso».

Elisabetta Dotto, ricercatrice all’Inaf di Roma e coordinatrice del gruppo di ricercatori che lavora alla missione LiciaCube sin dalla sua ideazione

«LiciaCube è il risultato della straordinaria competenza ed esperienza di Argotec», aggiunge David Avino, Ceo e fondatore dell’azienda. «Con LiciaCube, abbiamo dimostrato ancora una volta l’affidabilità, l’eccellenza tecnologica e le incredibili prestazioni della nostra piattaforma. Stiamo già lavorando a diversi progetti e missioni – in Italia e negli Stati Uniti – per continuare a contribuire con la nostra esperienza e know-how non solo alle missioni scientifiche ma anche alla creazione di costellazioni in Leo e nello spazio profondo per fornire servizi di telecomunicazioni e osservazioni».

«LiciaCube è stata un grande successo tecnologico e scientifico», conclude Elisabetta Dotto dell’Inaf di Roma, a capo del team scientifico della missione. «Ha fornito le prime immagini mai acquisite in situ di un asteroide binario e ci ha consentito di studiare a distanza ravvicinata gli effetti prodotti dall’impatto della sonda Nasa Dart che ha realizzato la prima missione spaziale di difesa planetaria. Sono veramente molto contenta di questo premio e colgo l’occasione per ringraziare ancora volta Asi e tutto il team scientifico che, oltre a Inaf, comprende l’istituto Ifac del Cnr, il Politecnico di Milano e le università di Bologna e Parthenope di Napoli».

Fonte: comunicato stampa Argotec-Asi

Guarda su MediaInaf Tv il video del settembre 2022 sull’impatto documentato da LiciaCube: