ALL’ORIGINE DELL’EVENTO DI ONDE GRAVITAZIONALI GW 231123

Spiegata la fusione “impossibile” di due buchi neri

Una serie di simulazioni di magnetoidrodinamica relativistica, guidate dagli astrofisici del Flatiron Institute, hanno rivelato che i campi magnetici sono i responsabili della formazione dei buchi neri protagonisti dell’evento Gw 231123, osservato dalla collaborazione Ligo-Virgo-Kagra nel 2023, le cui masse cadono in un intervallo precedentemente ritenuto quasi impossibile. Lo studio su ApJ Letters

LO STUDIO PUBBLICATO SU ASTROPHYSICAL JOURNAL LETTER

Cercando i colori della vita nelle nubi d’altri mondi

I ricercatori della Cornell University hanno creato i primi spettri di riflettanza di biopigmenti prodotti da microrganismi presenti nelle nubi, mostrando che potrebbero rappresentare tracce di vita riconoscibili anche attraverso una copertura nuvolosa totale. Una nuova possibile biofirma di cui tenere conto nello sviluppo dei futuri telescopi, come Elt, progettati per rilevare segnali di vita nelle esoatmosfere

LA STAZIONE OSSERVATIVA A 2150 METRI SET D’ECCEZIONE PER UNA SERIE TV

Missione ad alto rischio a Campo Imperatore

Una spy story tecnologica che attraversa l’Italia, con ambientazioni mozzafiato da Firenze a Roma. È “The Iris Affair”, la serie Sky in onda fino al 28 novembre. E un ruolo da protagonista, tra i luoghi scelti, spetta anche all’astronomia: la troupe ha girato alcune scene ad alta tensione nell’osservatorio professionale più alto d’Italia, la stazione osservativa dell’Inaf a Campo Imperatore

IL CRATERE È TRE VOLTE PIÙ ESTESO DI QUELLO DI MACHA IN RUSSIA

Cadde in Cina il più grande meteorite dell’Olocene

Un team di ricercatori di Shanghai e Guangzhou, in Cina, riporta su “Matter and Radiation at Extremes” la scoperta del cratere Jinlin: una struttura da impatto con un diametro di 820-900 metri situata su un versante collinare e sorprendentemente ben conservata all’interno di una spessa crosta granitica erosa dagli agenti atmosferici

GRAZIE AI DATI COMBINATI DEI SATELLITI TESS E GAIA E DELLA SLOAN DIGITAL SKY SURVEY

Trovate le sorelle perdute delle Pleiadi

Le “Sette sorelle” non sono che il cuore di una famiglia stellare molto più estesa: gli astronomi ne hanno identificate oltre tremila. La nuova struttura, il “Greater Pleiades Complex”, si estende per quasi duemila anni luce, venti volte più grande di quanto si pensasse. Una scoperta che riscrive la storia delle Pleiadi e apre la via a una nuova genealogia cosmica

FRAMMENTAZIONE OSSERVATA ANCHE DA ASIAGO NELLA “NOTTE DELL’AURORA”

C/2025 K1 si frantuma sotto gli occhi dei telescopi

È una breaking news in tutti i sensi: il nucleo della “cometa dorata”, com’è stata ribattezzata nelle ultime settimane la C/2025 K1 (Atlas), si è spezzato in più frammenti. Come testimonia anche l’immagine ottenuta la notte tra l’11 e il 12 novembre con il telescopio Copernico dell’Osservatorio di Asiago. Ce ne parlano Elena Mazzotta Epifani dell’Inaf di Roma e Francesco Ferrigno dell’Università Parthenope

ALLUNGATA COME UN’OLIVA

Così è la forma d’una supernova che nasce

Rapide osservazioni con il Vlt hanno rivelato la morte esplosiva di una stella mentre l’esplosione stava sfondando la superficie stellare, mostrando per la prima volta la forma dell’esplosione nella sua fugace fase iniziale. Questo breve stadio iniziale non sarebbe più stato osservabile già dal giorno successivo ed è fondamentale per studiare il modo in cui le stelle massicce esplodono come supernove