TAVANI: «INAF È COINVOLTO FIN DALL'INIZIO NELLA SCIENZA DELL’EINSTEIN TELESCOPE»

La ministra Bernini in visita al sito di Sos Enattos

Lunedì 20 marzo la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini si è recata in visita nella ex miniera di Sos Enattos, in Sardegna, sito candidato a ospitare il nuovo osservatorio per onde gravitazionali Einstein Telescope. «Siamo in grado di rivendicare», ha dichiarato, «non solamente una logistica ma anche una competenza superiore agli altri competitor»

GLI ASTEROIDI CARBONACEI SI CONFERMANO INCUBATRICI DI MOLECOLE PREBIOTICHE

Uracile e vitamina B3 nei campioni di Ryugu

Le analisi chimiche condotte sui campioni dall’asteroide Ryugu, raccolti dalla sonda giapponese Hayabusa2 e riportati sulla Terra nel 2020, hanno mostrato la presenza di composti organici azotati, tra cui l’uracile, una delle cinque molecole alla base dei nucleotidi – i “mattoni” che compongono l’Rna e il Dna, le molecole della vita

SU MONTHLY NOTICES OF THE ROYAL ASTRONOMICAL SOCIETY 

Eliche di stelle in un mare di materia oscura

Un recente studio guidato da Chiara Buttitta dell’Università di Padova, basato su osservazioni condotte con il Very Large Telescope dell’Eso e su modelli dinamici, ha permesso di fornire la prima evidenza sperimentale del fatto che la rotazione delle barre nelle galassie lenticolari e a spirale dipende dalla concentrazione di materia oscura nelle regioni centrali delle galassie

SU A&A E APJ GLI ESITI DELLO SCONTRO FRA DART E DIMORPHOS

Reportage del Vlt sull’impatto con l’asteroide

Usando il Very Large Telescope dell’Eso, due diversi gruppi di astronomi hanno osservato le conseguenze della collisione tra il veicolo spaziale Dart della Nasa e l’asteroide Dimorphos. L’impatto controllato è stato un test di difesa planetaria, ma ha anche offerto agli astronomi un’opportunità unica per conoscere meglio la composizione dell’asteroide analizzando il materiale espulso

LO SPETTROMETRO DRAMS ESAMINERÀ EVENTUALI MOLECOLE ORGANICHE

Dragonfly, Titano e la chimica della vita

Nel 2027 partirà una nuova missione della Nasa il cui obiettivo è l’esplorazione della più grande luna di Saturno, Titano. Sfruttando la bassa gravità e la densa atmosfera della luna, volerà da un posto all’altro come una libellula. Grazie a due strumenti, DraMS e DrACO, preleverà campioni di terreno e li analizzerà in situ, per studiare i processi chimici prebiotici e la potenziale abitabilità di un ambiente extraterrestre

NATURE ASTRONOMY DEDICA QUATTRO ARTICOLI ALL'INQUINAMENTO LUMINOSO

Non riusciremo più a riveder le stelle

I cieli stellati sono patrimonio dell’umanità, hanno molto da raccontare sulla nostra specie, l’hanno guidata nelle rotte per secoli, hanno ispirato scritti e arte, e hanno giocato un ruolo di spessore nel progresso scientifico. Per questo andrebbero protetti: sulla Terra, agendo sulle fonti di inquinamento luminoso e sull’illuminazione artificiale, e nello spazio, regolamentando il lancio dei satelliti che stanno letteralmente invadendo l’orbita terrestre bassa

NON DI PAGLIA, NON DI LEGNO, E NEMMENO DI CALCESTRUZZO

Mattoni marziani con fecola di patate

Si chiama StarCrete ed è un nuovo materiale per l’edilizia extraterrestre: inventato da un team dell’Università di Manchester, è fatto di polvere del suolo lunare o marziano con aggiunta, come legante, di fecola di patate e cloruro di magnesio. Il risultato è un calcestruzzo letteralmente spaziale, due volte più resistente di quello normale. Ottimo, garantiscono i suoi creatori, anche qui sulla Terra