A TEMPO DI PULSAR CON MEERKAT

Mappa dell’universo nelle onde gravitazionali

La collaborazione MeerKat Pulsar Timing Array ha confermato l’evidenza di un fondo cosmico di onde gravitazionali, un segnale che si ritiene derivi da una popolazione di coppie di buchi neri supermassicci spiraleggianti. Grazie alla sua sensibilità senza precedenti, l’esperimento Mpta si distingue come il rivelatore più potente di onde gravitazionali a frequenza ultra bassa nell’emisfero australe

IL PROGETTO FINANZIATO DAL PIANO DI RILANCIO FRANCIA 2030

Thales Alenia Space punta i riflettori sulla CO2

Carb-Chaser sarà la prossima serie di satelliti costruiti da Thales Alenia Space per monitorare le emissioni locali di anidride carbonica. Assieme a Microcarb e CO2M, che misureranno le emissioni globali e regionali, aiuterà ad avere una visione completa su come intervenire per garantire il mantenimento di adeguati livelli di carbonio, in vista di una riduzione progressiva

PREVISTO UNO STRATO RICCO DI ACQUA DI CIRCA OTTOMILA CHILOMETRI

Acqua nelle profondità di Urano e Nettuno?

Uno scienziato planetario dell’Università della California, Berkeley, ha proposto una nuova teoria per spiegare cosa si nasconde sotto le spesse atmosfere dei giganti ghiacciati del Sistema solare. Le simulazioni hanno svelato una configurazione dell’interno dei due pianeti che riproduce i campi gravitazionali misurati da Voyager 2 e spiega gli insoliti campi magnetici rilevati. I dettagli su Pnas

CON UN COMMENTO DI SILVANO FINESCHI (INAF TORINO)

Proba-3: il 4 dicembre il lancio dall’India

Una coppia di satelliti in formazione a una distanza di circa 150 metri l’uno dall’altro con un margine di errore di appena un millimetro: è così che la missione Proba-3 dell’Esa produrrà quasi quotidianamente eclissi di Sole artificiali lunghe fino a sei ore. Obiettivo: studiare la corona solare. Fondamentale il contributo dei ricercatori dell’Inaf di Torino, che hanno progettato e realizzato filtri e sensori d’ombra

LA GALASSIA DEL MESE DI JWST

Webb vede bracci a spirale nell’infrarosso

L’immagine che vi proponiamo per chiudere la giornata è stata ripresa dal telescopio spaziale James Webb e ritrae la galassia a spirale Ngc 2090, nella costellazione della Colomba. I dati provenienti dagli strumenti Miri e NirCam mostrano i due bracci a spirale della galassia e i vortici di gas e polveri del suo disco con un livello di dettaglio impressionante

PRESTO ANCHE L’EUROPA AVRÀ UN SUPERCOMPUTER EXASCALE

Un universo molto più grande, nelle simulazioni

La simulazione idrodinamica più grande di sempre è stata effettuata con il super computer americano Frontier dell’Oak Ridge National Laboratory, nel Tennessee. Mostra l’evoluzione della materia oscura, del gas, e delle stelle su scale corrispondenti a quelle osservate con i più grandi telescopi. Con un commento di Andrea Possenti, responsabile dell’Unità di supercalcolo dell’Inaf

A SVELARNE L’ORIGINE È UNA DISTRIBUZIONE SPETTRALE CARATTERISTICA

Sparati da una pulsar, elettroni a decine di TeV

La presenza di una pulsar a poche migliaia di anni luce dalla Terra in grado di accelerare i raggi cosmici a energie estreme è l’ipotesi più plausibile per spiegare l’origine degli elettroni e positroni oltre i 10 TeV rilevati nel corso di dieci anni d’osservazioni dai telescopi dell’Osservatorio Hess, in Namibia. I risultati su Physical Review Letters