14 ORE DI OSSERVAZIONI PER HUBBLE

La storia dell’universo in un’immagine

Galassie vicine, lontane e lenti gravitazionali. In una sola immagine, un colpo d'occhio sulla storia dell'universo. A regalarcela, il telescopio spaziale di NASA ed ESA

     17/04/2014
L'mmagine presa dal telescopio spaziale Hubble mette in evidenza molte galassie a distanze molto differenti da noi. Crediti: NASA/ESA

L’mmagine presa dal telescopio spaziale Hubble mette in evidenza molte galassie a distanze molto differenti da noi. Crediti: NASA/ESA

Guardare questa immagine è un po’ come osservare in un colpo d’occhio gran parte della storia dell’Universo. Tra i numerosi oggetti visibili ci sono infatti sia quelli appartenenti al nostro vicinato cosmico che quelli più remoti, formatisi qualche miliardo di anni dopo il Big Bang. A realizzarla, l’intramontabile telescopio spaziale Hubble, con una combinazione di riprese nella radiazione visibile e infrarossa, per un totale di ben 14 ore complessive.

Nell’immagine alcune galassie sembrano quasi toccarsi, ma è solo un effetto di prospettiva: le loro distanze relative possono essere anche di miliardi di anni luce. Altre invece, più lontane, appaiono deformate. Un fenomeno questo noto come lente gravitazionale, dovuto alla deflessione dei raggi luminosi di galassie molto distanti da parte di altre galassie più vicine che si trovano allineate con la nostra linea di vista. Uno di questi sistemi presenti nell’immagine è denominato CLASS B1608+656 ed è identificabile come un piccolo anello al centro della foto. Due galassie relativamente vicine a noi distorcono e amplificano la luce di un quasar distante, QSO-160913+653228. La luce proveniente da questo luminoso disco di materia, che è in caduta verso un buco nero, ha impiegato 9 miliardi di anni per arrivare fino a noi, ovvero circa due terzi dell’età dell’Universo.

Nell'immagine sono evidenziate ed ingrandite le tre lenti gravitazionali denominate Ginger, Fred e CLASS B1608+656. Crediti: NASA/ESA

Nell’immagine sono evidenziate ed ingrandite le tre lenti gravitazionali denominate Ginger, Fred e CLASS B1608+656. Crediti: NASA/ESA

In questa porzione di cielo gli astronomi hanno identificato anche altri due sistemi di lente gravitazionale, ovvero due galassie, ribattezzate simpaticamente Ginger e Fred (dai nomi della storica coppia di cantanti, ballerini e attori Ginger Rogers e Fred Astaire) la cui forza di attrazione gravitazionale deforma il profilo luminoso di altri oggetti che si trovano ben più lontani, dietro di esse. La distanza di Fred  (il cui nome ufficiale è [FMK2006] ACS J160919+6532) è simile a quella a cui si trovano le galassie di CLASS B1608+656 mentre Ginger (ovvero [FMK2006] ACS J160910+6532) è assai più prossima a noi. Le due galassie non ‘danzano’ quindi in coppia, ma si possono individuare sempre nella regione centrale di questa immagine, come evidenziato nella foto qui a fianco.