NUOVO TASSELLO PER COMPRENDERE IL PROCESSO DI FORMAZIONE PLANETARIA

Dalle cavità di polvere ai pianeti rocciosi

Grazie al telescopio Alma è stato possibile osservare per la prima volta una cavità conica contenente grani di polvere grande migliaia di unità astronomiche nella regione di formazione stellare della Corona Australe. La materia presente in queste cavità è così densa da poter essere la fucina in cui avviene la crescita dei grani da cui hanno origine i planetesimi. Alla guida dello studio, Giovanni Sabatini dell’Inaf di Arcetri

CONFERMATO IL MODELLO LAMBDA-CDM, MA CON QUALCHE DISCREPANZA

Cosmo in espansione: la più grande mappa 3D

I risultati del primo anno di survey di Desi, il Dark Energy Spectroscopy Instrument, hanno consentito di realizzare la più grande mappa in tre dimensioni dell’universo e di misurarne l’espansione nel corso del periodo fra 11 e 8 miliardi di anni fa con una precisione migliore dell’uno per cento, fornendo così informazioni cruciali per lo studio dell’energia oscura

MERCOLEDÌ 10 APRILE RIPARTE IL QUARTO RUN, QUESTA VOLTA ANCHE CON VIRGO

Appuntamento con uno sconosciuto

Il segnale Gw 230529, registrato dagli interferometri della collaborazione Ligo-Virgo-Kagra il 29 maggio 2023, è quello di un’onda gravitazionale generata dalla fusione di una stella di neutroni con un oggetto compatto tra 2,5 e 4,5 masse solari. I ricercatori, che si apprestano ora a lanciare la seconda fase del quarto run osservativo, pensano che la natura dell’oggetto misterioso possa ridefinire i modelli delle popolazioni di buchi neri e stelle di neutroni oggi in uso

NUOVO STRUMENTO PER LA RICERCA DELLA MATERIA OSCURA

A caccia di assioni con un imbuto

Una collaborazione tra l’Università di Chicago e il Fermi National Accelerator Laboratory ha costruito un nuovo strumento, chiamato Bread, per la ricerca della materia oscura. Lo studio sui primi risultati, pubblicato su Physical Review Letters, pone le basi per un nuovo approccio alla ricerca degli assioni su un ampio intervallo di frequenze. Attualmente lo strumento è ancora in una fase di messa a punto

SPECIALE ECLISSI STORICHE

L’ultima eclissi del re dell’horror

Il 20 luglio 1963 il Maine fu interessato da un’eclissi che non ebbe molta rilevanza storica ma che fa da sfondo a due romanzi di un autore molto prolifico che passerà sicuramente alla storia: Stephen King. Considerato il re del genere horror, in questi due romanzi ha abbandonato il soprannaturale, preferendo un’analisi introspettiva delle due protagoniste, la cui vita è stata cambiata per sempre da questa eclissi

«VOGLIO INNANZITUTTO INVESTIRE SUL CAPITALE UMANO»

Roberto Ragazzoni è il nuovo presidente dell’Inaf

L’Inaf ha un nuovo presidente, Roberto Ragazzoni. Professore ordinario all’Università di Padova, già direttore dell’Osservatorio astronomico Inaf della stessa città, è un volto noto dell’astronomia a livello mondiale, soprattutto per i suoi contributi allo sviluppo di nuove tecniche di osservazione e di correzione delle immagini mediante ottica adattiva. Ragazzoni si è detto orgoglioso della nomina, e ha ringraziato il suo predecessore, Marco Tavani

SPECIALE ECLISSI STORICHE

L’eclissi delle perle di Baily

Durante l’eclissi del 15 maggio 1836, Francis Baily osservò e descrisse minuziosamente un fenomeno particolare: “una fila di punti luminosi, come un filo di perle, irregolari per dimensione e distanza l’uno dall’altro, si formò improvvisamente intorno a quella parte della circonferenza della Luna che stava per entrare nel disco del Sole”. Da allora, il fenomeno è chiamato “perle (o grani) di Baily” e la causa è la topografia lunare