POTENZIATE LE CAPACITA’ DEI TELESCOPI GAMMA

Più MAGIC che mai

Nuova elettronica, campo di vista raddoppiato e una nuova camera per immagini. Sono i profondi aggiornamenti apportati all'osservatorio per raggi gamma più grande al mondo che si trova alle Isole Canarie e a cui l'Italia partecipa con il contributo scientifico dell'INAF e dell'INFN. Il commento di Angelo Antonelli (INAF).

     12/11/2012

In primo piano, i due telescopi MAGIC installati sull'isola di La Palma alle Canarie. Sullo sfondo, in alto a sinistra il Telescopio Nazionale Galileo dell'INAF e a destra il Gran Telescopio CANARIAS. Crediti: R. Wagner, Max Planck-Institut fur Physics

Una nuova elettronica super veloce, un campo di vista maggiorato e una camera per immagini nuova di zecca. Questo in estrema sintesi il pacchetto di aggiornamenti apportato ai due telescopi per raggi gamma MAGIC (Major Atmospheric Gamma-ray Imaging Cherenkov) che si trovano sull’osservatorio Roque de los Muchachos sull’isola di La Palma nell’arcipelago delle Canarie. Aggiornamenti ormai completati e pienamente operativi che renderanno il maggiore osservatorio per raggi gamma al mondo ancora più potente e performante. MAGIC è un sistema per osservare i fenomeni celesti totalmente differente dai telescopi ottici tradizionali: sebbene sia progettato per captare luce visibile, utilizza l’atmosfera come ‘convertitore naturale’ per individuare raggi gamma di altissima energia emessi da varie sorgenti cosmiche. Questi raggi gamma quando attraversano l’atmosfera terrestre e interagiscono con gli atomi che la compongono generano dei lampi brevissimi – della durata solo di qualche miliardesimo di secondo – per un processo fisico che prende il nome appunto di effetto Cherenkov. Sono proprio questi lampi, i risultati dell’interazione dei fenomeni più energetici e violenti che si verificano nell’universo con il nostro ambiente, che vengono captati dalla strumentazione di MAGIC.

Al progetto MAGIC collaborano circa 150 persone da nove stati, tra cui l’Italia con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’INAF. L’INFN è stato tra i fondatori del telescopio gamma binoculare MAGIC, contribuendo a gran parte della superficie riflettente e dell’elettronica. Attualmente partecipa all’esperimento con i gruppi delle Università di Padova, Udine, Trieste, Siena e Como. L’INAF è entrato nell’esperimento MAGIC nel 2006 realizzando una parte degli specchi del secondo telescopio. Gli scienziati dell’INFN e dell’INAF contribuiscono alle attività tecniche e scientifiche dell’esperimento partecipando attivamente alla definizione dei programmi scientifici, alla presa dati e alla loro analisi e interpretazione. Tra gli obiettivi scientifici di MAGIC c’è l’osservazione di nuclei galattici attivi (AGN), la cui smisurata emissione di radiazione è alimentata da buchi neri supermassicci, pulsar – ovvero stelle di neutroni in rapida rotazione attorno al loro asse – e lampi di raggi gamma (Gamma-Ray Burst, GRB).

“I due telescopi MAGIC, grazie a questo aggiornamento, si pongono saldamente come un unicum nel panorama dell’astrofisica delle altissime energie perché uniscono l’aumento della loro sensibilità alla capacità di osservare il cielo gamma anche nelle energie più basse, tipicamente dominio della strumentazione da satellite” dice Angelo Antonelli dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma e rappresentate INAF presso il consorzio internazionale MAGIC, in questi giorni all’isola La Palma  per un meeting sugli ultimi risultati ottenuti da MAGIC e per pianificare l’attività scientifica dei prossimi anni. “Questa aumentata capacità di guardare i raggi gamma anche alle energie più basse permetterà a MAGIC di confermare i risultati eccezionali già ottenuti nel campo dell’astrofisica galattica e  in quello dell’astrofisica extragalattica, sia di ottenerne di nuovi”.