A BERGAMO, A SETTIMO TORINESE E A GENOVA

Festival d’autunno: le proposte dell’Inaf

Trentacinque giorni di eventi in tre festival scientifici, tra ottobre e i primi giorni di novembre. L’Inaf si presenta al grande pubblico e alle scuole con una mostra, due spettacoli teatrali, quattro conferenze, quattro laboratori e due planetari digitali, per un totale di circa 200 appuntamenti

     11/10/2018

Scene dal laboratorio “Viva la risoluzione!”, presente al festival di Genova

Con Bergamo Scienza dal 6 al 21 ottobre è iniziato il periodo autunnale dei grandi festival scientifici italiani, nell’ambito dei quali si svolgono incontri, conferenze, mostre e laboratori. Quasi in contemporanea, a Settimo Torinese, alle porte di Torino, si svolgerà dal 14 al 21 ottobre il Festival dell’Innovazione, a cui seguirà il Festival delle scienze di Genova, dal 25 ottobre al 4 novembre.

Complessivamente sono 35 giorni di manifestazioni, nell’ambito delle quali Inaf presenterà una mostra, due spettacoli teatrali – uno prodotto e curato direttamente dall’Istituto, con una compagnia teatrale di professionisti – due laboratori e due planetari. «Con queste attività diversificate», dice Stefano Sandrelli, responsabile per la didattica e la divulgazione dell’Inaf, «intendiamo far conoscere al pubblico generico e agli studenti di ogni ordine e grado le scienze astronomiche di cui il nostro Istituto si occupa da circa vent’anni. Naturalmente per raggiungere questo ambizioso obiettivo utilizziamo differenti linguaggi e tecniche di comunicazione, avvalendoci anche di professionisti esterni all’istituto. Un esempio tra tutti è la nostra collaborazione con Realtà Debora Mancini, una compagnia teatrale professionale con cui abbiamo prodotto lo spettacolo “Martina Tremenda nello spazio“: si tratta di una commedia ricca di colpi di scena, in prima assoluta al Festival di Genova il 1 novembre, al Teatro della Tosse, nel cuore antico della città ligure. A seguire ci saranno altre tappe nei teatri e nelle scuole di tutta Italia.»

Martina tremenda sfugge al Buco Nero. Illustrazione di Angelo Adamo tratta dal libro “Astrokids” di Stefano Sandrelli e Laura Daricello (Scienza Express, 2014)

Il personaggio di Martina, uno spassoso mix tra Pippi Calzelunghe e Giovannino Perdigiorno, accompagnerà i giovani spettatori in un’avventurosa esplorazione spaziale, tra luce e raggi cosmici, onde gravitazionali, messaggi in codice e buchi neri. Lo spettacolo, ideato per raccontare la ricerca scientifica ai bambini di 8-12 anni, non mancherà di divertire anche il pubblico adulto.

A Genova l’Inaf sarà partner di un altro spettacolo teatrale: “Dancing Universe“, ideato e prodotto da tre ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Roma: Angela Bongiorno, Marcella Di Criscienzo e Silvia Piranomonte. Un viaggio nell’Universo, che utilizza come strumenti di narrazione la scienza, la musica, la danza, il body painting e la parola.

Per un pubblico generico Inaf ha realizzato la mostra “Da zero a infinito: equazioni, formule e incognite di una rappresentazione simbolica del cosmo”: una raccolta di emozionanti scatti dell’universo conosciuto messi in relazione con la matematica che ne descrive la straordinaria bellezza. Una mostra fotografica che colpisce per il modo semplice e, allo stesso tempo, potente con cui avvolge e affascina lo spettatore. La troveremo al festival di Genova al Palazzo Ducale.

Sempre per un pubblico generico ma all’interno del Festival di Bergamo, l’Inaf è presente con quattro conferenze: “Dalla fantascienza alla scienza” di Anna Curir dell’Inaf di Torino; “Una scienza oltre gli stereotipi” e “Marte, tra sogno, storia e sfida”, entrambe di Daria Guidetti dell’Inaf di Bologna; e “Dagli asteroidi alla Terra”, con Maurizio Pajola dell’Inaf di Padova, Elisabetta Dotto dell’Inaf di Roma e John Robert Brucato dell’Inaf di Arcetri.

Scene dal laboratorio “Accendiamo le costellazioni”, presente ai festival di Bergamo e Genova

Non solo mostre, conferenze e teatro, ma anche i laboratori per bambini. In questo ambito, l’Inaf presenterà “Viva la risoluzione!” di Stefania Varano, dell’Inaf di Bologna, e “Accendiamo le costellazioni” di Maura Sandri, sempre dell’Inaf di Bologna. Mentre il primo è un laboratorio interattivo e giocoso, per approfondire il concetto di risoluzione delle immagini digitali utilizzando i chiodini Quercetti, il secondo invita a conoscere alcune delle più famose costellazioni, realizzando un vero e proprio paper circuit nel quale astri e costellazioni si accendono e brillano su uno sfondo appositamente progettato. Entrambi i laboratori saranno presenti al festival di Genova, e “Accediamo le costellazioni” lo sarà anche a quello di Bergamo.

Sempre nel festival della città lombarda, l’Inaf di Brera sarà presente con altri due laboratori per scuole superiori: “Alla scoperta delle onde gravitazionali”, in collaborazione col Liceo Scientifico Statale “L. Mascheroni” di Bergamo e “Di che segno sei?”, col Liceo Federici di Trescore Balneario (BG). Nel primo i ragazzi dovranno risolvere enigmi, quesiti e problemi per giungere alla scoperta delle misteriose increspature nel tessuto dello spazio-tempo, già teorizzate da Einstein e dimostrate solo pochi anni fa, nel secondo scopriranno invece cosa sono le costellazioni dal punto di vista astronomico.

Nel corollario di eventi non poteva mancare il planetario digitale, testa d’ariete nella divulgazione del nostro Istituto: saremo presenti dal 15 ottobre a Bergamo con la cupola gonfiabile da 5 metri di diametro dell’Inaf di Bologna, e per tutta la manifestazione di Settimo Torinese con una cupola da 6 metri da esterno, in metallo. «Nella realtà immersiva del planetario gli spettatori potranno effettuare un viaggio sorprendente e meraviglioso alla scoperta dell’universo, dal nostro Sistema solare, alle più lontane galassie a noi note», promette Sandro Bardelli dell’Inaf di Bologna. Il planetario digitale è composto da un rivoluzionario strumento di proiezione capace di mostrare un cielo realistico a effetto 3D – proprio come lo vedreste ad occhio nudo, con un binocolo o un telescopio – e di proiettare filmati a 360 gradi. Tutto questo rende le animazioni ancora più spettacolari e coinvolgenti: veri e propri viaggi nello spazio, alla scoperta di pianeti, nebulose e galassie. Ai planetaristi Sara Zarlenga, Giovanni Pirone e Lorenzo Gigante dell’associazione bolognese Sofos, che da anni collabora con l’Inaf, spetta l’arduo compito di affrontare otre 100 repliche per scuole e pubblico generico.

Per informazioni dettagliate sulla programmazione dei vari festival, vi invitiamo a visitare i rispettivi siti web: