IL MISTERO S’INFITTISCE: 15 BURSTS IN MEZZ’ORA

Frb: in quella galassia sta accadendo qualcosa

Le osservazioni al Green Bank Telescope di una galassia nana a tre miliardi di anni luce dalla Terra rivelano 15 fast radio bursts (Frb), lampi radio di brevissima durata. Il picco è attorno ai 7 GHz: è la prima volta che i bursts provenienti da quella galassia vengono osservati a frequenze così alte

     31/08/2017

Sequenza di 14 dei 15 lampi radio rilevati dal Green Bank Telescope

Se abbiamo interpretato correttamente l’Atel #10675, il telegramma astronomico con il quale l’osservazione è stata resa nota alla comunità scientifica, tutto è accaduto tutto fra le 15:51 e le 16:17 ora italiana di sabato 26 agosto: una raffica di 15 Frb, i misteriosissimi fast radio bursts, in meno di mezz’ora. Tutti provenienti dalla stessa regione di universo: un’anonima galassia nana a tre miliardi d’anni luce dalla Terra. Ora, se pensiamo che fino a sabato scorso di Frb ne erano stati captati appena due dozzine nell’arco di anni, è ovvio che ricevere 15 di questi potentissimi segnali radio, brevissimi e ancora orfani d’una spiegazione, tutti in una manciata di minuti lascia gli astrofisici a dir poco interdetti. Come se non bastasse, questi 15 hanno pure frequenze diverse da quelli ricevuti in passato, frequenze più elevate: il picco è attorno ai 7 Ghz.

Luogo d’origine, dicevamo, una galassia nana anonima. In realtà, tanto anonima non è: si tratta infatti della stessa galassia dalla quale proveniva l’unico Frb che si ripete fra le due dozzine conosciute, il più misterioso di tutti: Frb 121102. Scoperto il 2 novembre 2012 con l’antenna di Arecibo, proprio per questa sua peculiarità di ripetersi (già lo ha fatto 10 volte nel 2015) Frb 121102 è da allora nel mirino di numerosi radiotelescopi in tutto il mondo, che lo attendono al varco passando lunghi intervalli di tempo orientati verso la galassia nana dalla quale proviene. A fare il colpaccio, questa volta, un radiotelescopio che sembrava già avviato lungo la strada per la pensione: il glorioso Green Bank Telescope (Gbt) della West Virginia, Stati Uniti.

E invece. Adottato dal Breakthrough Listen, un programma visionario e tecnologicamente all’avanguardia per la ricerca di civiltà extraterrestri, ed equipaggiato con ricevitori nuovi di zecca in grado di spaziare su uno spettro di frequenze molto ampio, sembra proprio che il Green Bank abbia messo a segno un colpaccio.

«Oltre a darci la conferma che la sorgente è di nuovo in attività», spiega il ricercatore postdoc che ha notato per primo i segnali, Vishal Gajjar, dell’Università della California a Berkeley, «l’alta risoluzione dei dati ottenuti con lo strumento del programma Brealthrough Listen ci consentirà di misurare le proprietà di questi misteriosi lampi radio con una precisione fino a oggi impossibile da raggiungere».

E magari di scoprire finalmente cosa li genera, questi brevi quanto enigmatici lampi radio. Principale indiziato, per ora, sono le stelle di neutroni, come ha ben spiegato appena due giorni fa, qui sulle pagine di Media Inaf, Andrea Possenti dell’Inaf di Cagliari. Tuttavia, il direttore del Seti Research Center di Berkeley e del programma Breakthrough Listen, Andrew Siemion, non nasconde la speranza che possa trattarsi dell’attività di una civiltà aliena. Ma «che siano o meno la firma di una tecnologia extraterrestre», dice riferendosi agli Frb, «il programma Breakthrough Listen sta aiutando ad allargare le frontiere di un settore nuovo e in rapida crescita per la comprensione dell’universo che ci circonda».

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