La difesa planetaria è un campo interdisciplinare incentrato sul rilevamento e il monitoraggio degli oggetti near-Earth, come asteroidi e comete. Le scoperte di nuovi asteroidi near-Earth (Nea) si susseguono incessanti ogni giorno, tanto che è stato superato da poco il numero di 39mila Nea noti. Le survey che detengono il maggior numero di scoperte sono la Catalina Sky Survey, Pan-Starrs e Atlas, tutte statunitensi e in gran parte finanziate dalla Nasa. Alle scoperte di queste survey presto si aggiungeranno anche quelle del Vera C. Rubin Observatory, che ha visto la prima luce il 23 giugno 2025. Durante questo test, sono stati trovati 2104 nuovi asteroidi, tra cui 7 Nea. L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha messo in campo l’innovativo telescopio FlyEye che, con il suo campo di vista di 44 gradi quadrati, sarà un infaticabile cacciatore di Nea. Dopo la fase di test del prototipo, iniziata a maggio 2025 presso il Centro di geodesia spaziale di Matera dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), il primo telescopio FlyEye sarà installato in modo permanente sul Monte Mufara (1864 metri s.l.m.), in Sicilia, all’interno del Parco astronomico delle Madonie, gestito dalla Fondazione Gal Hassin.

Il Nea 2025 QK3 ripreso fra il 21 e il 22 agosto 2025 dal telescopio Wmt della fondazione Gal Hassin. Crediti: Fondazione Gal Hassin
Ed è proprio con le strutture del Gal Hassin che, nella notte fra il 21 e il 22 agosto, è stato scoperto un nuovo asteroide near-Earth: 2025 QK3. L’asteroide è stato identificato dal team della fondazione usando il Wide-field Mufara Telescope (Wmt), un telescopio robotico posto proprio sul Monte Mufara, a poca distanza da dove verrà collocato il FlyEye. Il Wmt, identificato con il codice M57 dal Minor Planet Center (Mpc), ha un metro di diametro e con la camera Ccd che possiede ha un campo di vista di 2,5°×2,5°, quindi è molto adatto per la ricerca dei Nea. che richiedono l’esplorazione in tempi brevi di ampie porzioni di cielo. Inoltre, il Mufara ha un cielo con un inquinamento luminoso molto basso e questo facilita la ricerca di oggetti deboli.
Al momento della scoperta 2025 QK3 era di magnitudine +19,7 e si spostava in cielo con una velocità di circa 15 arcsec/minuto, quindi un oggetto non proprio semplice da trovare. Per identificare l’asteroide è stata impiegata la tecnica del “synthetic tracking“, che consiste nel sommare tante immagini, riprese con tempi di posa brevi in modo da “congelare” il movimento di eventuali asteroidi che dovessero essere presenti, secondo diverse direzioni e velocità, sperando di andare abbastanza vicino ai parametri di movimento di qualche Nea. Questo è proprio quello che è accaduto.
Una volta scoperto, il candidato Nea è stato immediatamente segnalato al Mpc che lo ha messo nella Neo confirmation page. Dopo le necessarie conferme indipendenti da parte di altri osservatori, il 23 agosto è stata pubblicata la circolare elettronica Mpec 2025-Q106, che ne ha ufficializzato la scoperta. Per apprezzare questa news basta dire che si tratta del primo Nea scoperto dall’Italia da 19 anni a questa parte. L’ultimo era stato (495102) 2011 UU106, scoperto il 15 ottobre 2006 dall’Osservatorio astronomico della montagna pistoiese, una struttura del Comune di San Marcello Piteglio. Anche il primo Nea scoperto dall’Italia, il 28 agosto 1994, (15817) Lucianotesi, proviene da questa struttura. Fra queste due date si collocano le scoperte della Campo Imperatore Near Earth Object Survey, gestita dagli osservatori Inaf di Roma e Torino, che scoprì 7 Nea fra il 2002 e il 2005.
Come asteroide, 2025 QK3 ha un diametro compreso fra 30 e 60 metri, grosso modo intermedio fra l’asteroide di Chelyabinsk e quello responsabile della catastrofe di Tunguska. La distanza minima fra l’orbita dell’asteroide e quella della Terra è di 3,1 milioni di km, quindi non è a rischio impatto con la Terra. Peraltro, l’orbita eliocentrica di 2025 QK3 è inclinata di ben 24° sul piano dell’eclittica e questo fa sì che i passaggi ravvicinati con la Terra siano estremamente rari. Infatti, la minima distanza con la Terra può essere raggiunta solo al nodo discendente dell’orbita dell’asteroide, quando 2025 QK3 passa da nord a sud del piano dell’eclittica, e questo accadrà di nuovo il 29 agosto 2119. Quindi per quanto riguarda 2025 QK3 possiamo stare tranquilli e sperare che questa sia la prima di una lunga serie di scoperte di Nea da parte del team del Gal Hassin.
Per saperne di più:
- Leggi il comunicato stampa del Gal Hassin “Clamorosa scoperta al GAL Hassin: è asteroide!”






