PANORAMA A 360 GRADI DALLA PERSEVERANCE VALLEY

L’ultimo sguardo di Opportunity

La scorsa primavera, dal 13 maggio al 10 giugno, il rover Opportunity della Nasa ha ripreso il suo ultimo panorama, nella Perseverance Valley, composto da 354 immagini scattate dalla Pancam, alcune delle quali in bianco e nero perché l’audace esploratore spaziale non ha fatto in tempo a registrarle a colori, prima dell’arrivo della tempesta di sabbia che ha segnato la sua fine.

     13/03/2019

La scorsa primavera, nell’arco di 29 giorni, il rover Opportunity della Nasa ha ripreso il panorama a 360 gradi che vedete qui sotto da quella che sarebbe diventata la sua ultima dimora, nella Perseverance Valley. Situata sul versante interno del bordo occidentale del cratere Endurance, la Perseverance Valley è un sistema di depressioni poco profonde che scendono verso est per una lunghezza di due campi da calcio, dalla cresta del bordo del cratere fino alla sua zona pianeggiante.

Questa immagine è una versione ritagliata dell’ultimo panorama a 360 gradi scattato dal Pancam del rover Opportunity, dal 13 maggio al 10 giugno 2018. Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Cornell/Asu

«Quest’ultimo panorama simbolizza ciò che ha reso il nostro rover Opportunity una missione così straordinaria di esplorazione e scoperta», dice il project manager di Opportunity John Callas, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. «Sulla destra, rispetto al centro dell’immagine, è visibile il bordo del cratere Endeavour che si leva in lontananza. A sinistra, le tracce del rover testimoniano la sua discesa da oltre l’orizzonte e si intrecciano tra loro fino alle caratteristiche geologiche che i nostri scienziati volevano esaminare. All’estrema destra e sinistra si trova la parte bassa della Perseverance Valley e il fondo del cratere Endeavour, incontaminato e inesplorato, in attesa della visita dei futuri esploratori».

La missione pionieristica si è conclusa dopo circa 15 anni di esplorazione della superficie di Marte, ma la sua eredità continuerà a vivere per sempre. Le scoperte scientifiche di Opportunity hanno contribuito alla nostra comprensione della geologia e dell’ambiente del pianeta, gettando le basi per future missioni robotiche e umane sul pianeta rosso.

La stessa immagine presentata in falsi colori per rendere più semplice vedere alcune differenze tra i materiali. Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Cornell/Asu

Il panorama che vedete sopra è composto da 354 immagini riprese dalla fotocamera panoramica del rover (Pancam) dal 13 maggio al 10 giugno, o sol (giorni marziani) da 5.084 a 5.111. Questa vista combina immagini prese attraverso tre diversi filtri, centrati alle lunghezze d’onda di 753 nanometri (vicino all’infrarosso), 535 nanometri (verde) e 432 nanometri (viola).

L’ultimo messaggio di Opportunity. Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Cornell/Asu

Alcuni fotogrammi (in basso a sinistra) sono rimasti in bianco e nero perché il rover non ha avuto il tempo di registrare le immagini usando i filtri verde e violetto prima dell’arrivo della terribile tempesta di sabbia, nel giugno del 2018. Quindi le immagini in bianco e nero della galleria sono le ultime istantanee di Opportunity, e l’ultimo pezzo di dati trasmesso dal rover è visibile come un’immagine rumorosa e incompleta del cielo marziano, oscurato.

Ricordiamo che dopo otto mesi di sforzi, che hanno visto l’invio di più di mille comandi nel tentativo di ripristinare il contatto con il rover, la Nasa ha dichiarato la missione di Opportunity completata il 13 febbraio 2019.

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