UN’IMMENSA NUBE MOLECOLARE DI GAS FREDDO E POLVERE

Incontro ravvicinato con Camaleonte I

La Nube del Camaleonte, nebulosa oscura situata in direzione dell'omonima costellazione, è stata immortalata in tutta la sua magnificenza dalla Dark Energy Camera. Nell'immagine da 570 megapixel si possono ammirare tre nebulose a riflessione, tra cui l'eterea Nebulosa infrarossa del Camaleonte, e un oggetto di Herbig-Haro

     20/06/2025

È una fabbrica di stelle, tra le più prossime al Sistema solare. Si chiama Camaleonte I ed è parte di una struttura più estesa, situata a 500 anni luce dalla Terra in direzione della costellazione del Camaleonte. Di recente è stata immortalata dalla Dark Energy Camera (Decam), camera da 570 megapixel montata sul telescopio da 4 metri Victor M. Blanco, dell’Osservatorio di Cerro Tololo, in Cile. Il telescopio è finanziato da NoirLab, ente che fa capo all’U.S. National Science Foundation.

La nebulosa oscura Camaleonte I immortalata dalla Dark Energy Camera (Decam). Si tratta di una delle regioni di formazione stellare più prossime al nostro pianeta. Crediti: Ctio/NoirLab/Doe/Nsf/Aura. Elaborazione: T.A. Rector, M. Zamani e D. de Martin

Si tratta di un’immensa nube molecolare ed è costituita essenzialmente da gas freddo e da polvere. Le nubi molecolari rivestono un’importanza cardine in astrofisica in quanto sono i luoghi in cui le stelle vengono alla luce con i loro sistemi protoplanetari. Di recente ne è stata scoperta una vastissima, anche questa molto prossima al Sistema solare. In cielo vediamo buona parte di Camaleonte I come una nebulosa oscura, a causa della polvere che assorbe la luce delle stelle appena nate. Si stima che la nube abbia due miliardi di anni e che sia la culla di circa due-trecento stelle.

Come si diceva all’inizio, la nebulosa oscura Camaleonte I fa parte di una regione ben più estesa chiamata Complesso del Camaleonte. Se riuscissimo a vederla coi nostri occhi ci accorgeremmo che quest’attiva regione di formazione stellare si estende ben oltre i confini della costellazione da cui prende il nome, abbracciando le vicine costellazioni dell’Uccello del Paradiso, della Mosca, della Carena e dell’Ottante. Il Complesso del Camaleonte include altre due regioni, chiamate rispettivamente Camaleonte II e III, che differentemente dalla numero I presentano scarsa o addirittura nessun’attività di formazione stellare.

Nell’immagine di Decam due strutture si fanno notare in modo particolare, chiamate rispettivamente Cederblad 111 e Cederblad 110. Entrambe nebulose a riflessione, ovvero nubi di gas e polvere che non brillano di luce propria ma che riflettono la luce delle giovani stelle situate nei paraggi. Cederblad 111 occupa con tutta la sua sgargianza il centro dell’immagine mentre Cederblad 110 la vediamo rilucere più in alto, con la sua caratteristica forma a “C”. Entrambe le nebulose a riflessione sono illuminate da stelle di piccola massa, i cui raggi vengono diffusi nell’interazione con i grani di polvere presenti nella regione e a cui dobbiamo la manifestazione di tale abbagliante spettacolo, che risulterebbe altrimenti invisibile.

Alcuni dettagli di Camaleonte I, ovvero le tre nebulose a riflessione Cederblad 110, Cederblad 111 e la Nebulosa infrarossa del Camaleonte. La freccia rossa indica un oggetto di Herbig-Haro. Crediti: Ctio/NoirLab/Doe/Nsf/Aura

Al di sotto delle due nebulose a riflessione, e con colori che virano all’arancione in questa immagine, si scorge un’altra suggestiva struttura, dalla leggiadra forma d’ala, che prende il nome di Nebulosa infrarossa del Camaleonte. I getti di materiale prodotti da una stella in formazione hanno scavato il gas nei dintorni, consentendo alla radiazione visibile e infrarossa delle stella di passare e diffondersi, generando questa terza nebulosa a riflessione.

Come se non bastasse, nel ricchissimo paesaggio di Camaleonte I gli astronomi hanno scoperto anche diversi oggetti di Harbig-Haro, ovvero regioni che si accendono quando i getti ad alta velocità di una protostella si scontrano con il gas più lento che si trova nelle vicinanze. Di recente, in almeno un paio di occasioni, il telescopio spaziale James Webb ci ha regalato istantanee magnifiche di oggetti di questo tipo. In Camaleonte I possiamo scorgerne uno come una tenue macchia rossa, che fa capolino nella regione polverosa tra Cederblad 111 e Cederblad 110.