VERO INTRECCIO DI SCIENZA E ARTE, È UN PRESTITO DELL’INAF DI BRERA

Antica mappa della Luna alla mostra su Calvino

Realizzata dall’astronomo Giovanni Domenico Cassini, la “Carta della Luna” sarà esposta alla mostra “Favoloso Calvino” – da venerdì 13 ottobre a Roma, alle Scuderie del Quirinale, – a illustrare la relazione tra Italo Calvino e l’astronomia. La sua fama, al di là del valore scientifico, è legata anche a un curioso dettaglio, grazie al quale qualche studioso l’ha definita “una dichiarazione d’amore”

     09/10/2023

Inaugurerà il prossimo 13 ottobre a Roma, alle Scuderie del Quirinale, la mostra “Favoloso Calvino”. Curata da Mario Barenghi in collaborazione con la casa editrice Electa, l’iniziativa rientra nel quadro delle celebrazioni del centenario della nascita dello scrittore, avvenuta a Santiago de Las Vegas de La Habana il 15 ottobre del 1923.

Carta della Luna di Giovanni Domenico Cassini (edizione del 1787). Crediti: Inaf Brera

Tra i prestiti concessi da numerose istituzioni culturali, dall’Osservatorio Inaf di Brera è partita la Carta della Luna di Giovanni Domenico Cassini, nell’edizione del 1787: una carta estremamente rara se, dalle ricerche fatte, ne sono noti solo cinque esemplari – e quello di Brera sembra essere l’unico esistente in Italia.

L’autore, Giovanni Domenico Cassini, nato a Perinaldo, in Liguria, nel 1625, fu professore di astronomia all’Università di Bologna e, dal 1671, astronomo (con il nome francesizzato in Jacques Dominique) all’Observatoire di Parigi, fondato quattro anni prima dal Re Sole. A Parigi morirà nel 1712 ma i suoi eredi – la dinastia dei Cassini – continueranno a reggere l’Observatoire ancora per molti decenni.

La carta è bellissima e, come molti libri e stampe di quel periodo, un vero intreccio di scienza e arte. La sua fama, al di là del valore scientifico, è legata anche a un curioso dettaglio, grazie al quale qualche studioso l’ha definita “una dichiarazione d’amore”. Tra le ombreggiature dei crateri, infatti, Cassini fece incidere, nella zona nota come Promontorium Heraclides, la testa di una giovane donna con lunghi capelli scuri e mossi. Si crede che sia il profilo di Geneviève de Laistre, che Cassini sposò nel 1673. Il viso della donna guarda, poco più avanti nella carta, verso un grande cuore.

«Siamo molto contenti che, per illustrare la relazione tra Calvino e l’astronomia, sia stato scelto un documento proveniente dalla nostra raccolta di carte e mappe», dice Roberto Della Ceca, direttore dell’Inaf – Osservatorio astronomico di Brera, «e mi piace anche pensare che il vecchio Qfwfq, protagonista e narratore delle Cosmicomiche, possa trovare gradita una passeggiata sulla nostra Carta di Cassini».

La mostra “Favoloso Calvino” rimarrà aperta fino al 4 marzo 2024.