È UNA RARA STELLA DI WOLF-RAYET, A 15MILA ANNI LUCE DI DISTANZA

Webb cattura il preludio di una supernova

Una stella di Wolf-Rayet è il preludio all’ultimo atto della vita di una stella massiccia, la supernova. Sono molto calde rispetto alla media ed estremamente luminose. Sono poche le stelle che, nel loro ciclo di vita, attraversano la fase Wolf-Rayet prima di diventare supernove. Per via della loro rarità, questa immagine è molto preziosa perché fissa per sempre quel breve e turbolento periodo di trasformazione

     22/03/2023

Una stella grande e luminosa risplende al centro dell’immagine, circondata da una nube di materiale che in alcuni punti lascia intravedere le stelle sullo sfondo. Si tratta della stella di Wolf-Rayet Wr 124, a 15mila anni luce di distanza nella costellazione della Freccia. Crediti: Nasa, Esa, Csa, StScI, Webb Ero Production Team

L’immagine che vedete in questa pagina è una delle prime osservazioni del telescopio spaziale James Webb e ritrae la stella di Wolf-Rayet Wr 124, a 15mila anni luce di distanza nella costellazione della Freccia.

Una stella di Wolf-Rayet è il preludio all’ultimo atto della vita di una stella massiccia, la supernova. Sono stelle molto calde rispetto alla media – con temperature superficiali comprese fra 30mila e 200mila gradi – ed estremamente luminose, fra centinaia di migliaia e milioni di volte più luminose del Sole. Non tutte le stelle massicce, nel loro ciclo di vita, attraversano la breve fase Wolf-Rayet prima di diventare supernove. Anzi, quelle che lo fanno sono molto rare. Per via della loro rarità, questa immagine è preziosa perché fissa per sempre quel breve e turbolento periodo di trasformazione.

Sebbene quella che vedete sia la scena di un’imminente “morte” stellare, gli astronomi osservano le stelle di Wolf-Rayet per avere un’idea di come possono essere nuovi inizi, avvolti dalla polvere. Queste stelle sono in procinto di liberarsi dei loro strati esterni, dando luogo a caratteristici aloni di gas e polvere. La stella Wr 124 ha una massa che è 30 volte quella del Sole e finora ha perso materiale per un valore di 10 soli. Mentre il gas espulso si allontana dalla stella e si raffredda, si forma polvere cosmica che brilla nella luce infrarossa rilevabile da Webb.

L’origine della polvere cosmica che può sopravvivere a un’esplosione di supernova e contribuire al bilancio della polvere presente nell’universo è di grande interesse per gli astronomi, per molte ragioni. La polvere è parte integrante del funzionamento dell’universo: protegge le stelle in formazione, si addensa per formare pianeti e funge da piattaforma per la formazione e l’aggregazione delle molecole, compresi gli elementi costitutivi della vita sulla Terra. Nonostante i numerosi ruoli riconosciuti della polvere, nell’universo sembra esserci molta più polvere di quanto le attuali teorie possano spiegare.

Webb consente di studiare i dettagli della polvere cosmica, che si osserva meglio nelle lunghezze d’onda infrarosse della luce. In particolare, la NirCam (Near-Infrared Camera) è riuscita a bilanciare la luminosità del nucleo stellare di Wr 124 e i dettagli intricati nel gas circostante più debole, e l’innovativo Miri (Mid-Infrared Instrument) ha rivelato la struttura grumosa della nebulosa di gas e polvere che circonda la stella. Prima di Webb, gli astronomi non avevano informazioni abbastanza dettagliate per esplorare le questioni sulla produzione di polvere in ambienti come Wr 124 e se quella polvere fosse di dimensioni e quantità sufficienti per sopravvivere e dare un contributo significativo al budget complessivo della polvere. Ora queste domande possono essere affrontate con dati reali.

Stelle come Wr 124 aiutano anche a comprendere un periodo cruciale nella storia primordiale dell’universo. Simili stelle morenti hanno seminato il giovane universo con gli elementi pesanti forgiati nei loro nuclei, elementi che ora sono comuni intorno a noi, anche sulla Terra.