PRIMO PIANETA DI TAGLIA TERRESTRE PER LA SONDA

È confermato. Tess fa poker

Si allunga la lista degli esopianeti scovati dal cacciatore di esopianeti Tess. L'ultimo è Hd 21749c, di dimensioni simili all Terra. I risultati sulla rivista scientifica Astrophysical Journal Letters

     16/04/2019

E’ un sistema stellare vicino quello che ospita il primo pianeta dalle dimensioni terrestri trovato dal cacciatore di esopianeti della Nasa Tess (Transiting Exoplanets Survey Satellite). La scoperta, fatta da un team internazionale di astronomi, è pubblicata su Astrophysical Journal Letters.

Ne avevamo parlato in questo articolo, datato 9 gennaio 2019. Adesso è arrivata la conferma. Possiamo affermare con certezza che Tess ha fatto poker. Dopo Pi Mensae c, Lhs 3884b e Hd 21749b,  arriva, infatti, il quarto mondo alieno scoperto dal cacciatore di esopianeti.

Illustrazione artistica di Hd 21749c, il primo pianeta di dimensioni terrestri trovato da Tess, e del pianeta “fratello” confermato Hd 21749b, un mondo caldo di dimensioni sub-nettuniane. Crediti: Robin Dienel, per gentile concessione del Carnegie Institution for Science

Si chiama Hd 21749c, ed è un esopianeta dalle dimensioni simili alla Terra, il pianeta più piccolo scoperto da Tess fino a oggi. Impiega circa otto giorni per orbitare attorno alla sua stella ospite, HD21749, distante circa 52 anni luce dalla Terra e con una massa di circa l’80% di quella del nostro Sole. A scovarlo il gruppo di scienziati guidati da Diana Dragomir utilizzando il telescopio spaziale Tess con l’ausilio del Planet Finder Spectrograph (Pfs) del telescopio Magellano II dell’osservatorio Carnegie di Las Campanas, in Cile.

Uno strumento, quest’ultimo, che ha permesso agli astronomi di confermare la natura planetaria del segnale catturato da Tess e di misurare la massa del pianeta alieno sfruttando il metodo delle velocità radiali, un metodo che permette di misurare la massa dei singoli pianeti, senza la quale, per gli astronomi, sarebbe molto difficile determinare densità e composizione chimica.

Ma Hd21749c non è solo. Quella ‘c’ posta in coda al nome della stella attorno alla quale il pianeta gira, indica che ce n’è un altro, un pianeta ‘b’, il primo ad essere scoperto attorno alla stella. Hd 21749b è infatti il pianeta fratello, rilevato anch’esso da Tess, del quale gli scienziati avevano già annunciato la scoperta e che adesso viene confermato dagli studi condotti. A differenza del primo, che – come dicevamo – ha dimensioni terrestri, HD21749b è confermato avere una massa 23 volte quella della Terra, e un raggio 3 volte maggiore.

Ma c’è di più. Con la conferma di un’orbita di 36 giorni, è il pianeta alieno con il più lungo periodo di rivoluzione scoperto finora dal cacciatore di esopianeti. Un pianeta sub-nettuniano caldo la cui densità indica che possiede una consistente atmosfera, ma non è roccioso. Un mondo che potrebbe aiutare gli astronomi a capire la composizione e l’evoluzione delle atmosfere di questi esopianeti.

«E’ eccitante che Tess, lanciato circa un anno fa, sia già a un punto di svolta nella caccia ai pianeti» ha commentato Johanna Teske, coautrice dell’articolo.

«C’è voluto un bel po’ di lavoro investigativo e le persone giuste al momento giusto, ma siamo stati fortunati e abbiamo colto i segnali, ed erano davvero chiari» ha detto invece Diana Dragomir, del Kavli Institute for Astrophysics and Space Research al Mit e prima autrice dello studio. «Per stelle che sono molto vicine e luminose ci aspettavamo di trovare un paio di dozzine di pianeti di dimensioni terrestri. Ed eccoci qua. Questo è il nostro primo. Una pietra miliare per Tess che apre la strada al ritrovamento di piccoli pianeti anche intorno a stelle piccole, quelli che possono essere potenzialmente abitabili».

Grazie a Tess, dunque, gli astronomi saranno in grado – nei prossimi anni – di misurare masse, studiare composizione atmosferica e altre proprietà di molti piccoli esopianeti, dei quali, sebbene siano comuni nella nostra galassia, c’è ancora molto da sapere circa la loro diversità rispetto ai pianeti del nostro sistema solare.