
E’ il commento di Enrico Flamini chief scientist dell’Agenzia Spaziale Italiana in merito alla nuova sonda che la NASA si appresta a lanciare nel 2013, scelta nel 2008, e confermata come la prossima missione americana per lo studio del pianeta Marte. La sonda MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution Mission) avrà il compito di studiare l’atmosfera del pianeta rosso e in particolare l’incidenza dell’attività della sua stella madre, il Sole.
“Le osservazioni precedenti ci hnnoa dato prova si come Marte possa perdere la sua atmosfera per l’incidenza del sole” dice Joseph Grebowsky della NASA’s Goddard Space Flight Center in Greenbelt, Md “. “MAVEN ci permetterà di tornare indietro nel tempo per valutare quanto velocemente l’attività solare possa aver eroso l’atmosfera marziana”.
La sonda MAVEN si aggiungerà ai robot Spirit e Opportunity che stanno facendo analisi sul suolo marziano e alle sonde Mars Express e MRO, che grazie anche a strumentazione italiana, come i radar Marsis e SHARAD e lo spettrometro PFS, stanno valutando la presenza di acqua nel sottosuolo marziano e la composizione della sua superficie.
A dimostrazione che Marte, insieme alla Luna, rappresenta uno degli orizzonti possibili dell’esplorazione umana del nostro sistema solare.






