L'”ALBA” DI UNA MAGGIORE CONOSCENZA

Palermo baciata dal Sole di Hinode

Nel capoluogo siciliano, a partire dal prossimo lunedì, si svolgerà il quarto congresso dedicato alla sonda giapponese per lo studio del Sole, Hinode. Oltre duecento esperti a confronto perché la nostra stella ci aiuti a capire le tante stelle presenti nell'Universo.

     05/10/2010

Palermo e il Sole, non è solo un binomio naturale al quale siamo legati nel nostro immaginario. Oltre ad essere un luogo dell’anima è anche un luogo della scienza. Sarà infatti il capoluogo siciliano ad ospitare, dall’11 al 15 Ottobre, il quarto congresso dedicato alla missione spaziale giapponese giapponese Hinode ((“alba”), con partecipazione americana ed europea, lanciata nel 2006. Un importante momento di confronto  che radunera`oltre 200 studiosi del Sole.  I primi tre appuntamenti si sono tenuti rispettivamente a Dublino, Boulder (USA) e Tokyo.

Il Sole è l’unica stella che riusciamo a studiare nel dettaglio e, pertanto, è un prezioso laboratorio, sia per l’Astrofisica delle altre stelle, sia per lo studio di fenomeni estremi, non ancora riproducibili nei nostri laboratori, ma di grande interesse, come la  produzione di energia da campi magnetici.Lo studio del Sole è di grande importanza anche per le ricadute sulla vita quotidiana, ad esempio per l’influenza dei fenomeni solari sulle telecomunicazioni.

Il satellite Hinode osserva il Sole attraverso tre telescopi nella banda del visibile, UV e X, con definizione senza precedenti e sta permettendo di studiare in grande dettaglio fenomeni di origine magnetica sulla superficie e nella corona solare, come le macchie solari, getti di plasma, riconnessioni e onde magnetiche, che saranno temi di ampio dibattito durante il congresso. Con l’occasione verranno presentati risultati preliminari della nuova missione americana Solar Dynamic Observatory, lanciata nel 2010.

L’Osservatorio e l’Università di Palermo hanno contribuito alla missione con la calibrazione dei filtri dello strumento X e hanno prodotto risultati scientifici di rilievo pubblicati su riviste internazionali, tra cui Science.

Per maggiori informazioni: www.astropa.unipa.it/hinode4/Hinode4.html

Saranno presenti al convegno alcuni fra più eminenti ricercatori nel campo della fisica solare mondiale. In particolare, tra gli altri, presenteranno relazioni su invito: Saku Tsuneta (National Astronomical Observatory of Japan e responsabile dello strumento in banda ottica SOT di Hinode), che parlerà delle conoscenze attuali sui campi magnetici ai poli del Sole da dove si origina buona parte del vento solare; Sami Solanki (Max-Planck-Institute of Solar System Research, Lindau, Germania), che presenterà i primi risultati della missione Sunrise su pallone aerostatico; Bart De Pontieu (Lockheed Martin Solar Astrophysical Laboratory, Palo Alto, USA), che illustrerà una panoramica dei meccanismi di riscaldamento della corona solare sui quali egli propone idee innovative; Hugh Hudson (University of California, Berkeley), con lunga esperienza nell’analisi della corona solare, che proporrà una rassegna  delle osservazioni del Sole nella banda X.

Parteciperanno inoltre: Mats Carlsson (Institute of Theoretical Astrophysics, University of Oslo, capo della Commissione scientifica del congresso); Ed DeLuca (Harvard-Smithsonian Astrophysical Observatory, USA), co-responsabile dello strumento in banda X (XRT) di Hinode; Tetsuya Watanabe (National Astronomical Observatory of Japan); George Doschek (Naval Research Laboratory, Washington, USA); Louise Harra e Len Culhane (entrambi del Mullard Space Science Laboratory, University College London, UK), co-responsabili dello strumento in banda UV (EIS) di Hinode; e Theodore Tarbell (Lockheed Martin Solar Astrophysical Laboratory, Palo Alto, USA), co-responsabile dello strumento in banda ottica (SOT) di Hinode.