L'immagine, selezionata come Astronomy Picture of the Day, all'infrarosso mostra una simmetria tra i due esmisferi nella produzione di vortici estesi anche fino a 3000 km, e conferma la stabilità dei vortici stessi nel tempo. Ma più importante è che la foggia di questo vortice non è altrettanto stabile nel tempo, ma varia come dimostrato grazie allo strumento dell'INAF, VIRTIS.
Grazie alla sonda Venus Express e in particolare allo strumento VIRTIS di cui è PI Giuseppe Piccioni dell’INAF, è stato possibile “fotografare” questi vortici, il dipolo di Venere, non solo nell’emisfero nord del pianeta, ma anche nell’emisfero SUD. Questa immagine all’infrarosso, selezionata come Astronomy Picture of the Day, ha il pregio non solo di mostrare una simmetria tra i due esmisferi nella produzione di vortici estesi fino a 3000 km, ma anche di confermare la stabilità dei vortici stessi nel tempo. Ma VIRTIS ha ottenuto anche un altro se non più importante successo, perché la foggia di questo vortice non è altrettanto stabile nel tempo. Se la prima immagine ad infrarossa presa da VIRTIS mostravai l vortice nella foggià già conosciuta, questo è stato solo per una paradossale coincidenza, poiché nel corso delle osservazioni, VIRTIS ha potuto registrare diverse fogge dello stesso vortice.
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