LA STRUTTURA DEDICATA AL COSMONAUTA SOVIETICO

Il planetario di Capodimonte nel segno di Gagarin

Viene inaugurato oggi il nuovo planetario digitale dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte dell'Inaf. Alloggiato in una cupola di circa 10 metri di diametro, può ospitare fino a 70 visitatori

     16/11/2017

Il nuovo planetario all’Osservatorio astronomico di Capodimonte dell’Inaf Crediti: Newfotosud, Renato Esposito

Da oggi l’Osservatorio astronomico di Capodimonte dell’Inaf potrà disporre del nuovo planetario digitale “Digistar 5”, collocato in una cupola di circa 10 metri di diametro all’interno della quale sarà possibile ospitare fino a 70 visitatori. Il planetario, realizzato dalla ditta statunitense Evans & Sutherland, è costituito da un unico proiettore situato al centro della cupola, con una luminosità di proiezione di 7500 lumen e una risoluzione di 2560 x 1600 pixel, equivalente a una risoluzione sul meridiano di 1600 pixel, e da un impianto audio, Dolby Surround 5.1.

Già nei prossimi mesi, probabilmente entro maggio 2018, è previsto l’upgrade al sistema “Digistar 6” che, tra le altre cose, permetterà di effettuare il domecasting, una funzione grazie alla quale sarà possibile fare una lezione, o seguire una lezione, in un qualsiasi planetario “Digistar 6”, situato in qualsiasi parte del mondo, purché provvisto di una connessione di rete. Questa funzione apre importanti prospettive riguardo la possibilità della condivisione, tra planetari, di risorse umane e didattiche. La nuova struttura, costata circa 300 mila euro interamente finanziati dalla Regione Campania con Fondi della Comunità Europea (Por Campania Fesr 2007/2013 O.O. 2.1), ai quali bisogna aggiungere circa 50 mila euro di opere edili, sarà utilizzata sia a scopo didattico con le scolaresche per l’insegnamento dell’astronomia, sia a scopo divulgativo durante le visite serali.

Il busto di Yuri Gagarin e, sullo sfondo, la cupola del nuovo planetario dell’Inaf-Osservatorio Astronomico di Capodimonte

«Il planetario sarà dedicato a Yuri Gagarin» ci racconta Massimo Della Valle, direttore della struttura napoletana dell’Inaf, «qualche tempo fa sono stato contattato dall’associazione benefica Dialogue of Culture – United World, che ha come scopo la valorizzazione delle molteplici identità e patrimoni culturali presenti sul nostro pianeta, e che si è offerta di donarci il busto in bronzo del primo cosmonauta della storia dell’esplorazione spaziale, e noi siamo stati ben felici di accettare».

La cerimonia “La Terra è Blu” avrà inizio alle 20 quando sarà scoperto il  busto di Gagarin, opera dello scultore russo Alexey Leonov, alla presenza del Console onorario della Federazione Russa in Napoli, Vincenzo Schiavo. Seguirà un concerto di Arditta Baranova, pianista di fama internazionale, che eseguirà in collaborazione con alcuni studenti del Liceo musicale “G. Paisiello” di Pomigliano d’Arco (Napoli) musiche di Beethoven, Chopin, Rachmaninov e Skjabin.  La serata si concluderà con una breve dimostrazione all’interno del planetario e l’osservazione del cielo, a cura dell’Unione Astrofili Napoletani. L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione.

* ricercatore dell’Inaf – Osservatorio Astronomico di Capodimonte e responsabile scientifico del Planetario