IN MEMORIA DI FRANCESCO PALLA

60 anni di astronomia con la SAIt

Oggi pomeriggio, lunedì 2 maggio, si apre a Roma il congresso annuale della Società Astronomica Italiana. Il tema di quest’anno è “Astrofisica con le grandi infrastrutture”. In programma numerose conferenze, dibattiti e la consegna dei premi alle migliori tesi di dottorato di tema astronomico svolte in università italiane

     02/05/2016

SAIT_2016_posterDal 2 al 6 maggio si tiene a Roma la 60esima edizione del congresso nazionale della Società Astronomica Italiana (SAIt). Il tema di quest’anno è “Astrofisica con le grandi infrastrutture”. Il meeting, organizzato dall’Osservatorio Astronomico di Roma-Monteporzio e dallo IAPS-Roma, si svolgerà presso l’Aula Convegni del CNR – Piazzale Aldo Moro, 7, sarà diviso in cinque workshop tematici:

  • Astrofisica con le grandi infrastrutture di terra e dallo spazio: orizzonte 2020.
  • Astrofisica con le grandi infrastrutture di terra e dallo spazio: orizzonte 2030.
  • Divulgazione e didattica scientifica: un dovere dei ricercatori? Quale messaggio e quale linguaggio?
  • Comunicazione scientifica: cosa si fa? Qual è il soggetto e quale è il target?
  • L’organizzazione e la gestione dei grandi progetti tecnologici: il punto di vista dell’INAF

Uno degli obiettivi di questo congresso è fare il punto sulla scienza legata ai maggiori progetti tecnologici e infrastrutture osservative in cui la comunità astrofisica Italiana, e l’INAF in particolare, sono coinvolti. Lo spunto è stato il meeting “Frontiere dell’Astrofisica Italiana”, tenutosi lo scorso marzo 2015, in cui si era partiti da una rassegna dei casi scientifici più importanti per la comunità Italiana per iniziare una discussione su come massimizzare il ritorno scientifico dalle grandi infrastrutture in preparazione.

Da sinistra: Nicolò D'Amico (presidente INAF) e Roberto Buonanno (presidente SAIt). Crediti: Media INAF

Da sinistra: Nicolò D’Amico (presidente INAF) e Roberto Buonanno (presidente SAIt) all’inaugurazione del LX Congresso. Crediti: Media INAF

Roberto Buonanno, presidente della SAIt nonché direttore dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Teramo, ha detto: «Il congresso SAIt sta diventando sempre di più una sorta di stati generali dell’astronomia italiana. Discuteremo dello stato attuale dei progetti, di quelli da qui a 20 anni, discuteremo dell’organizzazione di questi progetti e della didattica e divulgazione che sono il core business della SAIt».

Presente all’avvio dei lavori anche Nicolò D’Amico, presidente dell’INAF: «Il Miur ha presentato oggi il Piano Nazionale della Ricerca e ha posto notevole accento sulle grandi infrastrutture. L’INAF partecipa a progetti come LBT, TNG e ha grandi infrastrutture in Italia, ma si sta anche proiettando verso le grandi infrastrutture del futuro, SKA e CTA sono un esempio. Siamo anche pesantemente coinvolti in E-ELT. È un gioco grosso a cui giocare con molta attenzione ma sicuramente abbiamo delle ottime opportunità».

Con il congresso SAIt 2016 gli organizzatori partono dalle infrastrutture e dai grandi progetti tecnologici per verificare quale scienza di punta possa essere prodotta da parte della comunità italiana. Si parlerà dei progetti in corso o in avanzata fase di preparazione, che sono completamente definiti e su cui la comunità è già, almeno in parte, attrezzata per lo sfruttamento scientifico, per approdare ai progetti ancora in fase di progettazione o costruzione, su cui lo spazio per massimizzare il ritorno scientifico è ancora grande.

Alcuni interventi saranno dedicati alla divulgazione, attività centrale dell’INAF e della SAIt e richiesta nei progetti europei, così come alla didattica e alla comunicazione.

Crediti: Media INAF

Crediti: Media INAF

Ci sarà infine un importante dibattito sulla organizzazione e la gestione dei grandi progetti tecnologici: iI ruolo, in particolare, di project manager e system manager, cioè dell’interfaccia tra gli scienziati, ai quali spetta dettare i requisiti scientifici, e gli ingegneri, ai quali spetta invece tradurli in requisiti tecnici da trasmettere all’industria.

Durante l’inaugurazione di oggi ha avuto luogo anche la premiazione del XI edizione del Premio Pietro Tacchini, prestigioso riconoscimento alle due migliori tesi di dottorato del XXVIII ciclo di tema astronomico svolte in Università Italiane.

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