IL FINANZIAMENTO DELLA UE

15 milioni per la sfida dei Big Data

Il progetto contribuirà a risolvere le sfide dei “Big Data” che l'astronomia europea sta affrontando e permetterà di dare al pubblico un accesso interattivo diretto ad alcune delle migliori immagini astronomiche in Europa reso possibile con il finanziamento di 15 milioni di Euro assegnato dall’Unione Europea al progetto ASTERICS (ASTronomy ESFRI and Research Infrastructure CluSter)

     06/05/2015

asterics_comunicato_stampa_figuraUn notevole passo avanti. E’ quello che astronomi e i fisici delle astro-particelle festeggiano verso lo sviluppo dei telescopi europei di nuova generazione che sarà possibile anche con il finanziamento di 15 milioni di Euro assegnato dall’Unione Europea al progetto ASTERICS (ASTronomy ESFRI and Research Infrastructure CluSter). Il progetto contribuirà a risolvere le sfide dei “Big Data” che l’astronomia europea sta affrontando e permetterà di dare al pubblico un accesso interattivo diretto ad alcune delle migliori immagini astronomiche in Europa.

L’attuale generazione di osservatori sta generando un’ondata di dati che hanno una dimensione e una complessità mai viste finora. Questa onda diventerà un vero e proprio tsunami con la prossima generazione di telescopi a cui è stata data la massima priorità dal Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (ESFRI), e con altri progetti di valenza mondiale. Il finanziamento di 15 milioni ad ASTERICS aiuterà gli osservatori europei, già leader a livello mondiale, a lavorare insieme per trovare soluzioni comuni alle loro sfide di “Big Data”, all’accesso ai dati e alla loro interoperabilità. ASTERICS da un lato intende aprire queste strutture all’intera comunità internazionale, dai professionisti al pubblico, attraverso l’Osservatorio Virtuale Internazionale; dall’altro intende finanziare la “citizen science” che permetterà ai cittadini una partecipazione di massa agli esperimenti sui migliori osservatori europei.

Il progetto è guidato da ASTRON, l’istituto olandese per la radioastronomia, che gestisce un consorzio formato da 22 istituzioni tra le quali l’INAF, che è il terzo partner in termini di partecipazione e budget, e l’INFN. L’INAF ha ruoli di responsabilità in tre dei cinque pacchetti di lavoro: divulgazione e “citizen science”, interoperabilità software, accesso e interoperabilità dei dati.

Per Mike Garrett, coordinatore del progetto: «ASTERICS riunisce per la prima volta le comunità di astronomia, astrofisica e delle astro-particelle allo scopo di trovare nuove e innovative soluzioni ai nostri comuni problemi di gestione dei dati, tramite il lavoro comune e coinvolgimento diretto dell’industria e di aziende specializzate».

A coordinare la partecipazione INAF ad ASTERICS è Fabio Pasian che sottolinea l’importante ruolo di INAF all’interno del progetto: «Un riconoscimento alla competenza acquisita dai ricercatori e tecnologi del nostro Ente nel campo della gestione e del trattamento dei dati, e al loro costante impegno a livello internazionale. Il progetto avrà delle importanti e positive ricadute sui progetti attualmente in fase di sviluppo».

Angelo Antonelli, responsabile INAF per il trattamento dei dati del progetto CTA e referente INAF in ASTERICS per l’attività sull’interoperabilità software, ribadisce: «I grandi progetti astronomici del XXI secolo rappresentano una sfida tecnologica a tutti i livelli: dagli strumenti realizzati al trattamento dei dati da essi raccolti. Una sfida davvero epocale che gli scienziati possono vincere solo mettendo a fattor comune le risorse impiegate, anche se in progetti diversi, e condividendo al massimo le loro esperienze nel trattamento dei dati e nella realizzazione degli strumenti software dedicati a tale trattamento».

Al progetto, come detto, partecipa anche l’INFN che con il loro coordinatore Cristiano Bozza ricorda il ruolo dell’istituto che contribuisce, in particolare, alla gestione e analisi dei dati, per realizzare una efficiente condivisione delle informazioni tra le comunità degli astrofisici e dei fisici delle particelle».

 

Le strutture sostenute dal programma ASTERICS includono:

• Il Cherenkov Telescope Array (CTA), il primo osservatorio mondiale per i raggi gamma, che comprende due grandi array di telescopi Cherenkov nei due emisferi;
• L’European Extremely Large Telescope (E-ELT), un telescopio ottico e infrarosso attualmente in costruzione in Cile, così come i telescopi ottici e infrarossi che ne sono precursori;
• KM3NeT, un telescopio sul fondo del Mar Mediterraneo che ha l’obiettivo di rilevare i neutrini, particelle provenienti dallo spazio;
• Lo Square Kilometre Array (SKA), un radiotelescopio in corso di realizzazione in due sedi in Australia e Sud Africa, e gli esperimenti che ne sono precursori.
Tra le altre strutture che beneficeranno del sostegno ASTERICS sono inclusi esperimenti futuri quali l’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO), il telescopio spaziale Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il Large Synoptic Survey Telescope (LSST) e altre strutture attualmente operative come il Low Frequency Array (LOFAR), l’High Energy Stereoscopic System (HESS), il Major Atmospheric Gamma Imaging Cherenkov (MAGIC) e la European Very Large Baseline Interferometry Network (EVN). Il finanziamento è stato assegnato dal programma quadro dell’Unione Europea Horizon 2020, che è il più grande programma di ricerca e innovazione mai realizzato dall’UE con i suoi quasi 80 miliardi di Euro di finanziamento in 7 anni (2014-2020).

Il comunicato stampa INAF