DAL 23 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE 2025, ECCO TUTTI GLI APPUNTAMENTI INAF

Genova, dove scienza e meraviglia s’intrecciano

Genova torna a essere la capitale della divulgazione scientifica con la ventitreesima edizione del Festival della scienza, dedicata al tema “Intrecci”. Dai raggi gamma ai telescopi giganti, dal coding sotto le stelle alle poesie di Pascoli, l’universo Inaf si racconta con laboratori, spettacoli, mostre e incontri che uniscono ricerca, tecnologia e creatività per un’offerta culturale adatta a tutte le età

     20/10/2025

Dal 23 ottobre al 2 novembre, Genova tornerà a trasformarsi in un palcoscenico di scienza, curiosità e scoperte: per undici giorni la città ospiterà la ventitreesima edizione del Festival della scienza, declinata quest’anno sotto il tema “Intrecci”. Con più di 250 eventi distribuiti in 35 sedi, la manifestazione accoglierà circa 300 relatori, due premi Nobel e centinaia di ospiti provenienti da istituzioni, università e centri di ricerca. In questo quadro partecipato e denso, l’Istituto nazionale di astrofisica sarà presente con un’offerta che spazia dal gioco di ruolo agli spettacoli, da laboratori interattivi al coding, con uno sguardo puntato verso l’universo e con un focus sul rapporto fra scienza, tecnologia e società.

Il video immersivo, realizzato dal Cineca Visit Lab insieme all’Inaf, con la voce di Stefano Parisini, accoglierà i partecipanti alla “Caccia al tesoro fra le stelle. Sfida di coding con il naso all’insù” al Palazzo della Borsa di Genova. Crediti: Cineca/D. De Luca

Appena varcata la soglia del Palazzo della Borsa, in centro storico, all’interno della Sala del Telegrafo si potrà giocare alla “Caccia al tesoro fra le stelle. Sfida di coding con il naso all’insù”, la nuova code hunting game dell’Inaf che coniuga astronomia e coding. Prima di iniziare la partita, lo spettacolare video immersivo Destinazione Terra: un viaggio alla scoperta dell’Universo, realizzato dal Cineca Visit Lab in collaborazione con l’Inaf, condurrà i partecipanti dalle profondità dello spazio cosmico fino alla Terra, dove verranno accolti sotto un cielo stellato. Solo allora inizierà il gioco e, per arrivare al tesoro, occorrerà risolvere le sfide proposte da un bot Telegram sviluppato da Digit srl, orientandosi tra le costellazioni alla ricerca di stelle, nebulose e galassie. La caccia al tesoro sarà poi disponibile sul sito web Play Inaf e potrà essere giocata anche dal giardino di casa, puntando il proprio smartphone o tablet verso la volta stellata.

Sempre al Palazzo della Borsa sarà possibile imbattersi in “L’universo alla lettera. Esploriamo l’alfabeto cosmico”, un’installazione multimediale che propone un glossario astronomico in formato video: dalla A di “anno luce” alla Z di “zona abitabile”, ventisei pillole illustrano in pochi minuti concetti del cosmo in modo semplice e coinvolgente, offrendo a chi passa un vocabolario essenziale per orientarsi nel linguaggio dell’astronomia moderna.

Nel Museo nazionale dell’emigrazione italiana (Mei), il laboratorio dimostrativo Dai nostri occhi all’universo: esplorando i segreti della luce”, a cura dell’Inaf d’Abruzzo, accompagnerà i visitatori in un percorso che parte dal nostro strumento naturale di osservazione, l’occhio, e arriva alle tecnologie ottiche dei grandi telescopi. Esperimenti pratici mostreranno i fenomeni fondamentali della luce – rifrazione, dispersione, diffrazione – alla base della costruzione di strumenti astronomici e grandi telescopi come l’Extremely Large Telescope (Elt), in Cile.

Al Palazzo Ducale, l’Inaf proporrà diversi incontri dedicati all’astrofisica contemporanea. Il 29 ottobre alle 18.30, la conferenza “Astri chiama Genova: luce Cherenkov in diretta. L’universo violento in collegamento da Tenerife”, vedrà gli astrofisici Silvia Crestan, Andrea Giuliani e Giovanni Pareschi dialogare con il pubblico, guidati da Sara Anzuinelli, per raccontare i telescopi Cherenkov e il progetto Astri, fiore all’occhiello della ricerca italiana sui raggi gamma. Grazie a un collegamento in diretta da Tenerife, i partecipanti potranno vedere uno di questi telescopi in azione e scoprire come osserva i fenomeni più energetici dell’universo. Sempre sui raggi gamma, il laboratorio hands-on Bang! Chi è stato? Astro-detective alla scoperta di sorgenti gamma” trasformerà i ragazzi tra gli 11 e i 13 anni in piccoli investigatori del cosmo. Per tutta la durata del Festival, a partire da immagini reali, le squadre dovranno ricostruire l’evento celeste che ha prodotto un raggio gamma – una supernova, un buco nero o una fusione stellare – collocando la sorgente sulla mappa del cielo. Entrambe le attività sono state pensate dal Gruppo Indaco dell’Inaf.

Il telescopio del progetto Astri (Astrofisica con Specchi a Tecnologia replicante Italiana) per lo studio dell’Universo nei raggi gamma. Crediti: Inaf

Al Chiostro di Santa Maria di Castello, il laboratorio partecipativo ideato dal Gruppo Universall dell’Inaf propone “Grandi telescopi, grandi impatti. Dibattito con Play Decide”, nel quale si affronteranno temi ambientali, sociali ed etici legati alla costruzione delle grandi infrastrutture astronomiche. Attraverso il metodo Play Decide, i partecipanti discuteranno e cercheranno soluzioni condivise, comprendendo che anche l’astrofisica, oggi, si costruisce nel dialogo con comunità e territori.

Non solo laboratori ma anche spettacoli. Il 24 ottobre alle ore 21.00 le stelle e le onde gravitazionali diventeranno protagoniste di “Sussurri dall’universo. L’eco delle onde gravitazionali”, una conferenza-spettacolo con Alessandro Cardini (Infn), Federica Govoni (Inaf) e Antonio Zoccoli (Infn), accompagnati dalle musiche di Giulia Tagliavia. Lo spettacolo unisce scienza e musica in un viaggio alla scoperta del progetto Einstein Telescope, futuro rivelatore europeo di onde gravitazionali, capace di esplorare un universo profondo e ancora ignoto.

Per i più giovani e le famiglie, il viaggio continua con “Sotto lo stesso cielo. Ballata di uomini, donne, stelle, musica e voci”, spettacolo firmato Inaf e Realtà Debora Mancini.  Tra racconti, canzoni e riflessioni, la Stella Polare guiderà una narrazione che intreccia le migrazioni umane e le rotte celesti.

Stefano Sandrelli salirà sul palco del Teatro della Tosse con lo spettacolo “Sotto lo stesso cielo”. Crediti: Realtà Debora Mancini/F. Moretti

Compagni in questa poetica ballata musicale saranno lo scrittore e narratore Roberto Piumini, con l’attrice Debora Mancini, le canzoni e le musiche originali di Daniele Longo e gli interventi dell’astrofisico Stefano Sandrelli (Inaf), coinvolgendo il pubblico in un gioco musicale che conduce alla creazione di un canto collettivo e proiettandolo verso l’infinitamente lontano nel tempo e nello spazio. L’appuntamento è il 1° novembre alle sette di sera al Teatro della Tosse.

Tra gli appuntamenti più attesi c’è anche la conferenza del 25 ottobre, alle ore 16.00, “Il più grande telescopio del mondo. Vent’anni di LBT, un gioiello di tecnologia italiana”, che celebra i vent’anni del Large Binocular Telescope (Lbt). Gli astrofisici dell’Inaf Simone Esposito e Adriano Fontana e il presidente dell’Istituto, Roberto Ragazzoni, moderati da Rossella Spiga, ripercorreranno la storia di questo straordinario strumento internazionale, raccontando il contributo determinante della tecnologia italiana nella costruzione e nelle scoperte scientifiche del grande telescopio binoculare situato sul Mount Graham, in Arizona, a oltre tremila metri di altitudine. Lbt e tutte le persone che, negli anni, sono state coinvolte nel progetto sono protagonisti degli scatti della mostra fotografica dell’Inaf “Specchi di stelle. Uomini, donne e tecnologie del Large Binocular Telescope”, con scatti di Renato Cersisola, visitabile a Palazzo Ducale per tutta la durata della kermesse genovese.

Uno degli scatti della mostra “Specchi di stelle. Uomini, donne e tecnologie del Large Binocular Telescope”, allestita a Palazzo Ducale e visitabile dal 23 ottobre al 2 novembre. Crediti: Inaf

Più intimo e poetico è l’incontro “Un pianto di stelle. La visione galassiocentrica di Pascoli”, sabato 1° novembre alle ore 15:00, dialogo tra il poeta Giuseppe Grattacaso e l’astrofisica e divulgatrice dell’Inaf Claudia Mignone, che restituisce un ritratto inedito del poeta di Castelvecchio, capace di guardare il cielo con sensibilità e accuratezza quasi scientifica.

Non poteva mancare un grande nome dell’astrofisica internazionale: in “Una miriade di sistemi planetari. La Terra non è più sola: e adesso?”, il premio Nobel per la fisica Michel Mayor incontrerà il pubblico a Palazzo Ducale il 24 ottobre alle ore 18.00. La conferenza, moderata da Paola Catapano (Cern), è stata organizzata con il supporto dell’Inaf e ripercorrerà la storia della scoperta degli esopianeti, offrendo uno sguardo sulle prospettive della ricerca di vita oltre la Terra.

Oltre al ricco palinsesto Inaf, vale la pena segnalare anche la conferenza delle scienziate Infn Alba Formicola e Lucia VotanoSiamo figli delle stelle. L’origine degli elementi che formano il mondo” e il laboratorio interattivo curato dal Cicap  “Ma di che segno sono? Allenare lo spirito critico con l’oroscopo”, che unisce astronomia, astrologia, neuroscienze e cultura popolare, offrendo un ulteriore spunto per riflettere sui confini fra scienza e credenza.

Questi e tanti altri appuntamenti in programma saranno parte di un percorso pensato per chi già ama la scienza e per chi vuole lasciarsi sorprendere: un intreccio di linguaggi, saperi e mediazioni, fra giovanissimi e scienziati, fra terra e cielo, fra arte e rigore.

Per saperne di più:

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