ASSEGNATO DA EUROPLANET OUTREACH

Il premio Public Engagement va a “A Sign in Space”

Vi ricordate di “A Sign in Space”? È un progetto pensato per simulare la comunicazione con una civiltà pseudo-aliena, il cui messaggio è ancora in corso di interpretazione. Alla sua ideatrice, l'artista multimediale Daniela de Paulis, va l'edizione 2023 del premio Public Engagement with Planetary Science

     31/10/2023

Rappresentazione grafica del messaggio estratto dai dati grezzi ricevuti il 24 maggio 2023 nell’ambito del progetto “A Sign in Space”.  L’immagine è ora utilizzata per decodificare e interpretare il messaggio. Crediti: “A Sign in Space”

Una sonda, tre osservatori astronomici e una sfida unica nel suo genere. La sonda è l’ExoMars Trace Gas Orbiter (Tgo) dell’Agenzia spaziale europea (Esa). I tre osservatori terrestri sono la Stazione radioastronomica di Medicina, gestita dall’Inaf, l’Allen Telescope Array del Seti Institute, in California, e il Robert C. Byrd Green Bank Telescope del Green Bank Observatory (Gbo), in West Virginia. La sfida, tutt’ora in corso, è globale: decodificare il messaggio pseudo-alieno inviato dall’orbita di Marte qui a Terra. Stiamo parlando di “A sign in space”, progetto interdisciplinare ideato con l’obiettivo di simulare la comunicazione con una civiltà extraterrestre.

Per decifrare la misteriosa comunicazione, il progetto ha chiesto l’aiuto di tutti: chiunque, in qualsiasi parte del mondo, ha potuto e può ancora scaricare i dati captati dai radiotelescopi (su DeStor) e cercare di decodificare il messaggio e interpretarne il contenuto. Il leitmotiv del progetto è dunque la partecipazione. Proprio questa per questa caratteristica, e per il conseguente impatto nella comunicazione e nell’educazione alle scienze planetarie, l’Europlanet Society ha assegnato l’Europlanet Prize for Public Engagement 2023 all’ideatrice del progetto: l’artista multimediale Daniela de Paulis.

Istituito nel 2010, l’Europlanet Prize for Public Engagement è un riconoscimento che viene conferito annualmente a individui o gruppi che abbiano sviluppato pratiche innovative e di impatto sociale nella comunicazione e nell’educazione alle scienze planetarie. Nel 2022 il premio era andato a Kosmas Gazease, astrofisico alla National & Kapodistrian University of Athens, e al team che ha realizzato la mostra tattile “Planets In Your Hand”. Quest’anno a ricevere il premio per il proprio impegno pubblico nelle scienze planetarie, oltre al fisico El Mehdi Essaidi, è, come anticipato, l’artista di origini italiane Daniela de Paulis, ideatrice e regista di “A sign in space”.

De Paulis è un’artista interdisciplinare, le cui installazioni e performance hanno una forte componente di coinvolgimento del pubblico, si legge nel comunicato che annuncia i vincitori del premio. Ha collaborato con astronomi e scienziati per molti anni ed è attualmente artist in residence al Seti Institute (Seti Air). Con il progetto, “A Sign in Space”, sviluppato con la collaborazione dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), dell’Agenzia spaziale europea (Esa), del Seti Institute e del Green Bank Observatory, ha coinvolto persone di tutto il mondo a decodificare un messaggio simulato proveniente da una civiltà aliena. Il messaggio è stato trasmesso dall’orbita di Marte il 24 maggio scorso, ed è stato ricevuto dai tre radiotelescopi terrestri una decina di minuti dopo. Il progetto ha interessato partecipanti di ben 174 paesi, con oltre 85mila persone impalate davanti ai computer a seguire la diretta streaming dell’invio e della ricezione del segnale. Più di quattromila sono invece le persone che si sono registrate sulla piattaforma online Discord, dove, dopo circa una settimana dall’arrivo, il messaggio è stato individuato all’interno dell’enorme pacchetto di dati ricevuti a terra. Ora che è stato anche decifrato, manca solo l’ultima parte del progetto: interpretarlo.

L’artista Daniela de Paulis al Green Bank Observatory. Crediti: Paul Vosteen/Green Bank Observatory

«L’idea visionaria di Daniela de Paulis ha riunito un vasto pubblico, persone proveniente da oltre cento paesi che hanno condiviso le proprie opinioni e discusso temi legati all’esplorazione dello spazio e alla ricerca di vita nell’universo, ma anche cosa significa essere umani in questo particolare momento storico e cosa siamo capaci di fare quando sfruttiamo la nostra conoscenza collettiva», dice Claudia Mignone, ricercatrice Inaf coinvolta nel progetto, che ha proposto l’artista per il premio.

Come accennato, oltre a de Paulis, l’Europlanet Prize for Public Engagement 2023 va anche al fisico El Mehdi Essaidi, dell’associazione Asif n Ait Bounouh  for Culture and Awareness in Ait Bounouh / Tafraoute, per il suo lavoro volto a promuovere l’alfabetizzazione scientifica nelle comunità isolate e poco servite delle regioni meridionali del Marocco e per per condividere le meraviglie del nostro Sistema solare e dell’universo.

«È un grande motivo di onore per Europlanet riconoscere i risultati di questi due stimolanti professionisti con progetti, risorse e risultati così diversi», commenta Federica Duras, presidente della giuria di Europlanet Outreach, l’organo che valuta le candidature al premio. «Il premio di quest’anno ci dimostra che avvicinare le persone alla scienza planetaria, e più in generale alle meraviglie dell’universo, può essere fatto in molti modi, ed è bello vedere come viene fatto in diverse parti del mondo».

Oltre a ricevere un premio in denaro del valore di 1.500 euro, i vincitori sono invitati a tenere una public lecture all’Europlanet Science Congress 2024, che si terrà a Berlino dall’8 al 13 settembre 2024.

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