DUE CELEBRI “SCATTI” FIRMATI EVENT HORIZON TELESCOPE

Al cuore della singolarità

Ogni giovedì su Rai 1 a “Noos - L’avventura della conoscenza”, il programma ideato e condotto da Alberto Angela, l’astrofisica Edwige Pezzulli ci guida nello spazio mostrandoci e commentando le più belle immagini astronomiche. Le due presentate nella puntata del 13 luglio 2023 sono le prime “fotografie” mai realizzate della silhouette di buchi neri supermassicci

     14/07/2023

Prendete otto radiotelescopi sparsi in tutto il mondo. Fateli lavorare in rete, come fossero un unico strumento delle dimensioni del pianeta Terra. Poi mettete assieme trecento ricercatrici e ricercatori e mescolate tutto lentamente. Il risultato che potreste ottenere è la prima immagine di un buco nero, come quella svelata al mondo nell’aprile del 2019 dalla collaborazione internazionale Event Horizon Telescope (Eht).

Il buco nero supermassiccio al centro di Messier 87. Crediti: The Event Horizon Telescope

Un buco nero in effetti è nero, come dice il nome stesso, e quindi invisibile. Si tratta di un oggetto così compatto da esercitare una gravità estrema intorno a sé – tanto grande da non farsi sfuggire nessuna particella che gli si avvicini troppo, nemmeno la luce. Proprio per questo è nero.

Spesso, però, attorno a questi aspirapolvere gravitazionali orbita un disco di materia, intrappolato nelle vicinanze dell’oggetto compatto per effetto della sua gravità. Prima di essere fagocitato e cadere all’interno del buco nero, il disco si riscalda molto per attrito e, di conseguenza, diventa incandescente ed estremamente brillante. La materia in orbita attorno a un buco nero finisce così per assomigliare a un faro luminoso e potente, visibile anche a miliardi di anni luce di distanza. E come nel gioco delle ombre, se il buco nero è circondato da materia luminosa, sarà possibile vedere per contrasto la sua silhouette.

Per produrre la sua prima immagine, Eh ha puntato gli occhi su una galassia relativamente vicina a noi, M87. Osservando nel suo centro, è riuscita a catturare l’ombra prodotta da M87* (con l’asterisco!), un buco nero con una massa pari a più di 6 miliardi di Soli messi insieme.

Che nel nucleo delle galassie abitino dei buchi neri mastodontici non è per noi una novità, anzi: oggi si pensa che quasi tutte ne ospitino uno, Via Lattea compresa. Nel nostro centro galattico si trova infatti Sagittarius A*, un buco nero supermassiccio che pesa “soltanto” quattro milioni di volte il Sole.

Grazie a Eht siamo riusciti a posare lo sguardo anche su di lui. Ecco come appare la sagoma del nostro vicino, la singolarità che abita il cuore della Galassia.

Ottenuta dall’Event Horizon Telescope (Eht) nel 2022, questa è la prima immagine di Sgr A*, il buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, la Via Lattea. Crediti: Eht Collaboration


Testo preparato da Edwige Pezzulli per la puntata di “Noos – L’avventura della conoscenza” andata in onda su Rai 1 giovedì 13 luglio 2023, disponibile su RaiPlay, e riproposto su Media Inaf per gentile concessione dell’autrice.

Guarda il video sul canale YouTube della Rai:

https://www.youtube.com/watch?v=L3XQuNgqyR8