L’IMMAGINE OTTENUTA CON LO STRUMENTO NIRCAM DI JWST

Come la Via Lattea, un miliardo d’anni luce più in là

È una “gemella” della nostra galassia. A scovarla – durante le prove generali dei suoi strumenti, lo scorso maggio – è stato il telescopio spaziale Webb. E non ci sono dubbi: Leda 2046648, questo il suo nome, è una galassia molto simile alla Via Lattea. Si trova, però, a più di un miliardo di anni luce di distanza. Ma Webb ha la capacità unica di vederne la struttura nel dettaglio

     15/02/2023

La galassia Leda 2046648, osservata lo scorso maggio dal telescopio spaziale Webb, è la gemella lontana della Via Lattea, a più di un miliardo di anni luce di distanza. Crediti: Esa/Webb, Nasa & Csa, A. Martel

Vedere la Via Lattea da fuori? Un’impresa al di là di ogni possibilità tecnologica. Un assaggio, però, o anche solo un piccolo spunto, lo possiamo avere guardando una delle ultime immagini prese dal telescopio spaziale Webb. È riuscito a scovare, fra miliardi di galassie che popolano il cosmo, proprio lo specchio della nostra. Si chiama Leda 2046648, è ovviamente una spirale e si può vedere, leggermente inclinata, in basso nell’immagine del mese dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Nel cielo si trova in direzione della costellazione di Ercole, ma la sua distanza è di poco superiore a un miliardo di anni luce. La “seconda gemella”, a voler essere rigorosi, visto che la prima sorella della Via Lattea è proprio la nostra vicina Andromeda.

Nell’immagine, appena sotto Leda, un’altra galassia grande circa un quarto. Entrambe hanno un nucleo luminoso e aree di formazione stellare che illuminano i loro bracci a spirale. Sullo sfondo, un mare di galassie di ogni forma e distanza. Gli oggetti più distanti che Webb è in grado di vedere si trovano davvero agli albori del cosmo.

Questa immagine della galassia Leda è stata ottenuta il 22 maggio 2022, mentre gli astronomi stavano testando la fotocamera di punta del telescopio, la Near InfraRed Camera o NirCam, dotata di quattro filtri da 1.5 micron a 3.56 micron, e durante le fasi di calibrazione dello spettrografo slitless Niriss. Potremmo definirle immagini di prova, ma non per sminuirne il valore scientifico: vedere con questo grado di dettaglio la struttura a spirale e le stelle di una galassia che dista più di un miliardo di anni luce – in chilometri è impossibile da pronunciare, come cifra – è impressionante. Per ricordarci, piuttosto, che è lecito aspettarsi che questo sia solo l’inizio, e che man mano che tutti gli strumenti saranno messi a punto e calibrati a dovere, le potenzialità di Webb troveranno espressione. E chissà quanto ha ancora da raccontarci, questo telescopio spaziale.