IL CIELO NOTTURNO DI FEBBRAIO 2023

Comete fascinose e pianeti al tramonto

Il mese di febbraio inizia subito con la cometa C/2022 E3 (Ztf), che proprio il primo giorno del mese passa alla distanza minima dalla Terra, e l'11 incontrerà (prospetticamente) il pianeta Marte. E finisce con un allineamento in cielo tra Venere e Giove, che si avvicinano sempre più, deliziandoci con tramonti imperdibili. Per chi ha nostalgia del Natale, l'ammasso del Presepe potrà essere osservato facilmente con un binocolo nella costellazione del Cancro

     31/01/2023

Il mese di febbraio inizia subito con la cometa C/2022 E3 (Ztf) che proprio il primo giorno del mese passa alla distanza minima dalla Terra e quindi sarà alla sua massima luminosità. Potrà essere visibile sotto cieli bui anche a occhio nudo. Meglio con un binocolo o con un telescopio. In questo giorno la si può cercare in vicinanza della stella polare, nella costellazione della Giraffa. Informazioni dettagliate su questa cometa si possono trovare nel video di EduInaf del 30 gennaio scorso. Le comete si sa, sono imprevedibili e hanno un gran fascino. Per cui non facciamoci scappare l’opportunità di osservarla anche nei gironi a seguire.

Traiettoria tra le costellazioni della cometa C/2022 E3 Ztf durante il mese di febbraio 2023 (immagine creata con software Stellarium, cliccare per ingrandire)

Purtroppo la Luna, oltre alle luci cittadine, rischiarerà il cielo dei primi giorni di febbraio, e non sarà facile. Ma bisogna assolutamente provarci! E se la luminosità della cometa non si affievolirà troppo, potrà essere interessante anche seguirla quando passerà vicina a Marte. Accadrà l’11 febbraio e questa volta la Luna non disturberà le osservazioni… ma le luci artificiali sì. Perciò cercate un posto lontano dalle città: sarà un’occasione per vedere due oggetti particolari del nostro Sistema solare.

In questo mese la Luna sarà piena il 5 febbraio, all’ultimo quarto il 13, nuova il 20 febbraio e a primo quarto il 27 febbraio. Mercurio sarà praticamente inosservabile per tutto il mese mentre Venere sarà visibile ben luminoso a ovest dopo il tramonto del Sole. Marte dominerà il cielo ben alto e luminoso con il suo colore rossastro nella costellazione del Toro anche se, allontanandosi da noi, a fine mese ci apparirà un po’ più debole e piccolo. Saturno, che ci ha deliziato i mesi scorsi, sarà invisibile. Mentre Giove lo potremo osservare verso sud-ovest anche lui brillante dopo il tramonto del Sole.

il 15 febbraio Venere e Nettuno saranno molto vicini tra loro, a soli 20 arco-minuti di distanza angolare, bassi sull’orizzonte ovest. Osservabili con un piccolo telescopio a partire dalle 18:30 fino al tramonto dei due astri.

Il 22 invece, sempre bassi sull’orizzonte ovest e al tramonto, ci sarà, situazione meteo permettendo, una bella vista di Giove, Venere e una falce sottile di Luna. Un’occasione per qualche scatto fotografico tendente al romantico.  A seguire da questa data, sull’orizzonte ovest, Venere e Giove daranno spettacolo con il passare dei giorni. Essi si avvicineranno sempre più e raggiungeranno la massima vicinanza il primo di marzo. Avremo occasione di parlarne ancora.

Il 26 la Luna sarà a poco meno di tre gradi dall’ammasso stellare delle Pleiadi nella costellazione del Toro. Osservateli pure a occhio nudo, ma con un binocolo con 6 o più gradi di campo lo spettacolo è assicurato, perché è possibile inquadrare facilmente i due oggetti contemporaneamente.

Guardando verso sud, le costellazioni che ancora ci balzano alla vista, soprattutto all’inizio della serata, saranno quelle invernali, e quindi il Toro e l’Auriga, Orione e i Gemelli. Tuttavia con il passare delle ore e dei giorni del mese inizieranno ad essere alte sull’orizzonte, sorgendo da est, le costellazioni più prettamente primaverili. Come quella del Leone. Per chi avesse nostalgia del Natale, nella costellazione del Cancro, situata tra quella dei Gemelli e quella del Leone è visibile a occhio nudo, o meglio con un binocolo, l’ammasso M44 o ammasso del Presepe (chiamato anche ammasso Alveare). Si trova facilmente a metà strada tra le brillanti stelle Polluce (nei Gemelli) e Regolo (nel Leone). Quest’ammasso aperto pare abbia la stessa origine dell’ammasso delle Iadi nella testa del Toro, avendo, i due ammassi, la stessa età e lo stesso moto proprio. Oltre a essere stato il primo oggetto celeste osservato da Galileo con il cannocchiale, qui a 600 anni luce da noi. Grazie al programma osservativo Gaps dell’Inaf è stato scoperto il primo sistema planetario multiplo in un ammasso stellare aperto. Infine non dimenticate di girarvi verso nord dove il Grande Carro si sposta sempre più in alto nel suo moto intorno al polo e dove troverete Cassiopea che al contrario si abbasserà e verso nord-ovest Perseo.

Buone osservazioni!

Guarda la videoguida all’osservazione del cielo di febbraio, a cura di Fabrizio Villa: