SI POTRÀ PARTECIPARE ANCHE VIRTUALMENTE

A Parigi, una mezza maratona nel Sistema solare

Venti km fra i monumenti più belli della Ville Lumière passando attraverso i pianeti del Sistema solare in scala. Si parte dal Sole, si finisce con Nettuno davanti alla Tour Eiffel. L’evento, organizzato dall’Agenzia spaziale europea, si terrà domenica prossima, 9 ottobre

     07/10/2022

Mappa della mezza maratona di Parigi attraverso il Sistema solare (cliccare per ingrandire). Si terrà domenica 9 ottobre 2022. Crediti: Esa

Il Sistema solare nello spazio di una mezza maratona? Ridotto in scala, s’intende. Potrete correrci attraverso a Parigi, domenica prossima, il 9 ottobre. L’evento è organizzato da 150 ricercatori di Esa, Cnes, ArianeGroup e Arianespace.

Se stavate programmando un “lungo” in preparazione a una gara, per questo fine settimana, eccone uno con un’originalità senza precedenti. E se aggiungiamo il contesto parigino, poi, c’è solo l’imbarazzo della scelta su dove guardare per lasciarsi meravigliare durante la corsa. La fatica sarà l’ultimo dei vostri pensieri, garantito. Ma se invece proprio di correre non vi va, l’evento può essere seguito anche virtualmente. Lo scopo degli organizzatori, infatti, è quello di mostrare il potere della collaborazione: oltre alla corsa che si terrà a Parigi, in molti correranno la propria personale mezza maratona nelle loro città di provenienza in tutta Europa, mentre altri seguiranno l’evento online.

Percorriamola virtualmente: si parte, ça va sans dire, dal Sole. E dove se no: se vogliamo definire un centro simbolico del Sistema solare è lì che dobbiamo andare. Sarà sulle rive della Senna, proprio di fronte alla Tour Eiffel, ma sul lato opposto del fiume. I pianeti che vi ruotano attorno si susseguono poi in base alla loro distanza media dalla stella, senza considerarne l’orbita. Si prosegue sullo stesso lato lungo il fiume per incontrare, nell’arco di appena un chilometro, Mercurio, Venere, Terra e Marte. Mercurio, il più vicino, si troverà a soli 260 metri, nemmeno il tempo di rompere il fiato. Ci andrà veramente, nel 2025, la missione BepiColombo dell’agenzia spaziale europea e giapponese. Poco più di 200 metri più in là si raggiunge Venere, gemella mancata della Terra, in cui oggi si trovano condizioni meteorologiche estreme: l’effetto serra concede solo nubi spesse e temperature elevate. La futura missione EnVision dell’Esa ci darà informazioni ulteriori su come Venere sia evoluto in modo così diverso dalla Terra.

Quando finalmente le fila si saranno rotte e i corridori un po’ diradati, ognuno con il suo passo, ecco che si arriva al nostro pianeta. La Terra sarà a circa 670 metri. Se possedete un orologio sportivo, sappiate che vi farà un resoconto dettagliato e affidabile della vostra performance grazie a Galileo: il sistema europeo di navigazione satellitare è il più preciso al mondo, in grado di fornire una precisione a misura di metro a più di tre miliardi di utenti in tutto il pianeta. Dalla Terra alla Luna, poi, nella distanza di una mezza maratona è un attimo. Nella realtà, invece, ci stiamo lavorando. Con i progetti per costruire basi lunari permanenti e far volare i prossimi astronauti con le missioni Artemis, e con gli studi scientifici per la ricerca di acqua e habitat adatti al sostentamento umano. Marte ci porta al traguardo di 1 km, e alla prima svolta nel percorso, a sinistra, verso l’Arco di Trionfo. Mezzo chilometro dopo, gli organizzatori consigliano un breve scatto fra 1.5 e 2.1 chilometri: siamo nella fascia degli asteroidi, meglio uscire velocemente.

L’Esa monitora costantemente la minaccia degli asteroidi ed è di pochi giorni fa la notizia dello schianto della sonda Dart su Dimorphos, nel tentativo di deviarlo. Presto la missione Hera volerà verso l’asteroide per studiare i risultati del test. Da qui, gli incontri planetari iniziano a diradare: Giove sarà a 3.5 km di distanza, siamo solo a un terzo del percorso, ma poco prima del prossimo pianeta, Saturno, ci sarà finalmente il primo ristoro. A 6 km dalla partenza, per la precisione, mentre il pianeta con gli anelli sarà a 6.4 km. Il percorso fra le vie cittadine della capitale francese si dirige nuovamente verso la Senna. Al decimo chilometro il secondo ristoro, e finalmente al tredicesimo troverete Urano. Poi l’ultimo ristoro al quindicesimo, il ponte per passare dall’altro lato del fiume, e più niente fino alla fine.

Ad attendervi all’arrivo, Nettuno. Non è un gioco di parole: l’ultimo pianeta del Sistema solare, che dalla nostra stella dista circa 4496,6 milioni di km e impiega quasi 165 anni a compiere una rivoluzione, nella scala di 20 km segna il limite ultimo, e avrà il privilegio di attendervi di fronte alla Tour Eiffel.

Porsi degli obiettivi intermedi durante una gara lunga aiuta. Aiuta il morale, aiuta a diminuire il senso di fatica, aiuta a dare un senso e a trovare delle piccole soddisfazioni con regolarità. Se queste tappe, poi, sono i pianeti del Sistema solare posti in scala, a tutto questo potrete aggiungere la meraviglia di scoprire com’è davvero fatto il posto dell’universo in cui viviamo, quanto vuoto c’è fra un pianeta e l’altro, quanto siamo piccoli e quanto sorprendentemente vicino sia Mercurio al Sole, e quanto le distanze si allunghino mentre andiamo verso l’esterno. Le previsioni a Parigi sono buone per domenica, splenderà il sole e la temperatura sarà intorno ai 20 gradi. Una giornata perfetta per una corsa astronomica all’aria aperta.

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