LO STUDIO È STATO PRESENTATO ALL’AAS240

Una stella errante sconvolge un vivaio stellare

All’interno della nube di formazione stellare L483 è stato individuato un sistema binario formatosi in seguito all’avvicinamento di una stella errante. Tale avvicinamento, secondo gli autori, avrebbe generato una distorsione nei campi magnetici della nube. Lo studio potrebbe fornire informazioni su come si formano le stelle binarie e i pianeti che orbitano loro intorno. Tutti i dettagli su ApJ

     15/06/2022

In questa immagine a raggi infrarossi del telescopio spaziale Spitzer della Nasa, una giovane protostella in L483 e il suo caratteristico deflusso fanno capolino attraverso un velo di polvere. È noto che le stelle si formano dal collasso di grumi di gas e polvere, che appaiono qui attorno a un sistema stellare in formazione come una macchia scura, su uno sfondo polveroso. Il colore verdastro mostra getti che si allontanano dalla giovane stella all’interno. L’involucro è circa 100 volte più grande del Sistema solare. Gli astronomi ritengono che la forma irregolare dell’involucro possa aver innescato la formazione di sistemi binari. Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/J.Tobin (University of Michigan)

Da lontano, la nube di formazione stellare L483 appare normale. Ma quando un team di astrofisici guidati dalla Northwestern University ha deciso di dare un’occhiata più da vicino con lo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (Sofia) della Nasa, ha scoperto che le cose sono assai più complesse di come sembrano.

I vivai stellari sono luoghi selvaggi e meravigliosi. Quando dense nubi di gas e polvere collassano per formare stelle, espellono nello spazio deflussi di materiale stellare a velocità ipersoniche. Il campo magnetico che circonda una nube di formazione stellare è tipicamente parallelo a questi deflussi. Ma in questo caso, i ricercatori hanno visto che il campo magnetico non è affatto parallelo ai deflussi delle stelle appena nate, bensì inclinato di un angolo di 45 gradi.

Non è tutto. Esaminando con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (Alma) una stella appena nata all’interno della nube, ne hanno individuata una seconda, all’incirca alla stessa distanza del Sole da Plutone. Secondo Erin Cox della Northwestern, primo autore dello studio, sarebbe proprio questa stellina errante ad aver distorno il campo magnetico della nube: «Pensiamo che queste stelle si siano formate molto distanti e una si sia avvicinata all’altra per formare un sistema binario. Quando la stella si è avvicinata alla sorella, ha cambiato la dinamica della nube distorcendo il suo campo magnetico».

Cox ha presentato questa ricerca al 240esimo meeting dell’American Astronomical Society (Aas) che si sta tenendo in questi giorni a Pasadena, in California, e lo studio verrà pubblicato su Astrophysical Journal la prossima settimana.

Attualmente, gli astrofisici concordano sul fatto che i sistemi binari possono formarsi quando le nubi di formazione stellare sono abbastanza grandi da produrre due stelle oppure quando il disco che ruota attorno a una giovane stella collassa parzialmente per formare una seconda stella. Tuttavia, «un lavoro più recente suggerisce che è possibile avere due stelle che si formano lontane l’una dall’altra, e poi una delle due si avvicina per formare un sistema binario», spiega Cox. «Pensiamo che sia quello che sta succedendo qui. Non sappiamo perché una stella si sposti verso un’altra, ma pensiamo che la stella in movimento abbia cambiato la dinamica del sistema, distorcendone il campo magnetico».

Qualcuno ricorderà l’iconica scena di Star Wars in cui Luke Skywalker guarda malinconicamente le stelle binarie attorno alle quali orbita il suo pianeta natale, Tatooine. Ora, gli scienziati sanno che questo scenario non è solo fantascienza; i pianeti in orbita attorno a stelle binarie potrebbero potenzialmente essere mondi abitabili. Cox crede che questo studio potrebbe essere in grado di fornire nuove informazioni su come si formano le stelle binarie e i pianeti che orbitano loro intorno.

«Imparare come si formano le stelle binarie è eccitante perché la formazione del pianeta e delle stelle avviene contemporaneamente e le stelle binarie interagiscono dinamicamente tra loro», conclude Cox. «Nel nostro censimento degli esopianeti, sappiamo che esistono pianeti attorno a queste stelle doppie, ma non sappiamo molto di come questi pianeti differiscano da quelli che vivono attorno a stelle isolate. Con nuovi strumenti online per scoprire e sondare nuovi sistemi binari, saremo in grado di testare questi risultati con un campione statistico».

Per saperne di più:

  • Leggi su arXiv il pre-print dell’articolo “The Twisted Magnetic Field of the Protobinary L483” di Erin G. Cox, Giles Novak, Sarah Sadavoy, Leslie W. Looney, Dennis Lee, Marc Berthoud, Tyler L. Bourke, Simon Coudé, Frankie Encalada, Laura M. Fissel, Rachel Harrison, Martin Houde, Zhi-Yun Li, Philip C. Myers, Kate Pattle, Fabio P. Santos, Ian W. Stephens, Hailin Wang e Sebastian Wolf