UN LIBRO PER TUTTI, DAI NOVE ANNI IN SU

Un viaggio colorato alla scoperta dell’Universo

L’ultimo viaggio descritto in “Lassù nell'Universo” – la nuova opera di Amedeo Balbi e Andrea Valente, pubblicata da Editoriale Scienza – prova a rispondere alle grandi domande sul cosmo unendo illustrazioni affascinanti e aneddoti trasversali. Un volume nato per i più piccoli ma che potrebbe incuriosire e appassionare anche i più grandi

     04/11/2021

“Lassù nell’Universo” di Amedeo Balbi e Andrea Valente, con illustrazioni di Susy Zanella, Editoriale Scienza, 2021, 160 pagine, 18,90 euro

“Ognuno di noi può cambiare il mondo, perché siamo fatti della stessa sostanza delle stelle e siamo collegati all’Universo”. Con questa frase di Vera Rubin, la signora della materia oscura, inizia il colorato viaggio nell’Universo – con la “u” maiuscola – raccontato da Amedeo Balbi, astrofisico e divulgatore scientifico, e Andrea Valente, narratore e premio Andersen 2011 come miglior artista completo, nel libro Lassù nell’Universo pubblicato da Editoriale Scienza nella collana “A tutta scienza”. Il libro è costellato di illustrazioni colorate e affascinanti, realizzate da Susy Zanella, che accompagnano la narrazione dall’origine del cosmo, attraverso la sua evoluzione nel tempo e nella fisica fino ai giorni nostri, vista attraverso gli occhi di chi è da tempo un nome noto della letteratura cosmologica – scientifica e non. Così per Galileo Galilei l’Universo era rivoluzionario, Edwin Hubble lo riteneva extragalattico, secondo Dante Alighieri era circolare, Stephen Hawking lo definiva singolare, mentre per Jules Verne l’Universo era pittoresco. Tutte queste, e molte altre, “opinioni universali” – come citano gli autori – regalano una visione speciale del cosmo portando il lettore a sfogliare le milletrecentottanta pagine di un libro immaginario in cui è racchiusa tutta la storia dell’Universo che parte dai primi atomi di idrogeno fino alla vita sulla Terra. Attenzione, spoiler. Gli esseri umani arriveranno solo nell’ultima riga di questo enorme libro in quanto la storia dell’Universo è davvero molto lunga e complessa e noi ne costituiamo solo una minuscola piccola parte. Non siamo tutto, non siamo il centro.

L’Universo con la “u” maiuscola, appunto, perché nel libro di Balbi e Valente “ne è il protagonista assoluto” così come raccontato nel capitolo dedicato all’origine della parola Universo.

Ma andiamo con ordine. Il viaggio inizia da un piccolo puntino rosso che indica la nostra posizione nella Via Lattea. Da qui gli autori scandiscono i passi di questa variopinta avventura mettendo in campo quelle domande che probabilmente tutti noi ci siamo fatti almeno una volta nella vita – Quando l’Universo ha iniziato la sua evoluzione?, Perché il cielo è buio?, Che cos’è l’antimateria? – fino a condurci alla risposta, tra teorie e scoperte scientifiche, in modo intuitivo con esempi, aneddoti e spiegazioni adatte a tutti.

Da sinistra, gli autori Andrea Valente e Amedeo Balbi rappresentati in un’illustrazione del libro. Crediti: Susy Zanella, Editoriale Scienza

Infatti, sia che il lettore sia un appassionato in erba sia che si approcci a questo libro con spirito critico, ci sarà sempre qualcosa che è possibile imparare perché tra le varie pagine saltano fuori alcuni quiz “trasversali” che, partendo dall’astronomia, faranno scoprire band musicali, chicche storiche e molto altro.

L’indice è composto da quattro sezioni principali, più un glossario, un indice analitico e alcune note. La prima parte è la sezione che “Per cominciare…” prepara il lettore al viaggio che sta per intraprendere lassù nell’Universo. Mostra dove ci troviamo, racconta l’evoluzione dal Big Bang ai giorni nostri e introduce le unità di misura utili per calcolare le distanze tra gli oggetti celesti. Questi ultimi possono risultare argomenti complessi, non semplici da trattare, specialmente se ci si rivolge a un pubblico molto giovane, ma Balbi e Valente hanno fatto un lavoro splendido, grazie anche alle mirabili illustrazioni che supportano la narrazione, pagina dopo pagina, senza abbandonarci mai nel vuoto cosmico.

Per citarne uno, il capitolo in cui viene introdotto e spiegato il metodo della parallasse è una vera manna dal cielo per tutti i comunicatori e gli insegnanti che si occupano di didattica dell’astronomia, o per i genitori che amano rispondere con impegno alle domande dei piccoli più curiosi.

Così, “Più veloci della luce” arriva la seconda parte, che dalla figura singolare di Albert Einstein passando per Edwin Hubble – il cui nome battezza il telescopio spaziale, prodigio della scienza degli ultimi trent’anni – ci conduce alla scoperta del primo pianeta extrasolare, confermata nel 1996.

Da qui, gli autori iniziano il loro viaggio di ritorno verso la Terra, ma lo fanno in modo speciale. Questa terza parte è, infatti, dedicata ai “Pianeti immaginari” che arricchiscono i libri e i film di fantascienza a cui tutti siamo affezionati, creando un ponte virtuale tra la nostra realtà qui sulla Terra e ciò che potremmo ancora scoprire nell’Universo. Si parlerà di Krypton, il pianeta in cui nacque Superman, o del Pianeta degli alberi di Natale, dal racconto senza tempo di Gianni Rodari, in cui tutto profuma di mughetto. E non mancano certo i pianeti tratti dalla saga di Star Trek, fino al più recente Pandora dal film Avatar.

Una delle illustrazioni che mostra il libro immaginario che racchiude tutta la storia dell’Universo. Crediti: Susy Zanella, Editoriale Scienza

Non solo fantascienza, perché questa sezione ci regala anche delle interessanti nozioni astrofisiche, spiegando i metodi utilizzati dai ricercatori per individuare e confermare la presenza di nuovi pianeti in orbita attorno a stelle diverse dal Sole. Ed è proprio il Sole, infine, a condurci verso casa. L’ultima parte è quasi tutta dedicata alla nostra stella e risponde a “Tre domande sul Sole”. Quali? Ve ne anticipiamo soltanto una: Quando e come si spegnerà?.

Pensate sia finita qui? Un attimo, non ancora. Sapevate che è possibile fare dei viaggi intergalattici restando con i piedi ben piantati sulla Terra? Il capitolo “Lo Spazio giù per terra” ci parla di Stonehenge, ci racconta la leggenda che lega la città di Pisa alle scoperte di Galilei, ci mostra l’Osservatorio fatto realizzare nel XVI secolo da Tycho Brahe sul lontano isolotto di Hven nel sud della Svezia, e molto altro.

Infine, un viaggio nel tempo e nello spazio non può dirsi davvero concluso se non si parla del futuro che attende l’umanità. Un futuro che, in parte, è già qui grazie alle innovazioni realizzate per le missioni spaziali ma che sono entrate nel nostro uso quotidiano.

Una piacevole scoperta, una lettura scorrevole e accattivante per tutti. E se è vero che “nulla accade per caso” – come disse Leucippo di Mileto,  filosofo dell’antica Grecia citato in una delle prime pagine – sono sicura che questa immersione nel colorato Universo di Balbi e Valente potrebbe presto tornarmi utile nel mio lavoro di didattica e divulgazione dell’astronomia.

Per saperne di più:

  • Sfoglia alcune pagine del libro Lassù nell’Universo, di Amedeo Balbi e Andrea Valente, Editoriale Scienza