IL TELESCOPIO ITALIANO ALL’OSSERVATORIO DI CERRO PARANAL

Dieci candeline per il Vst

Il telescopio Vst (Vlt Survey Telescope), realizzato dall'Istituto nazionale di astrofisica nel deserto cileno di Atacama per l’osservatorio Eso di Cerro Paranal, celebra dieci anni di operatività e risultati scientifici. E parafrasando Enzo Ferrari, che di realizzazioni italiane era un esperto, per questo telescopio tutto italiano nel miglior sito del mondo, il miglior risultato è quello che deve ancora venire

     08/06/2021

La prima immagine rilasciata ufficialmente da Vst in data 8 giugno 2011: la regione di formazione stellare Messier 17, nota anche come Nebulosa Omega o Nebulosa del Cigno. Crediti: Eso/Inaf-Vst/OmegaCam. Acknowledgement: OmegaCen/Astro-Wise/Kapteyn Institute

Dieci anni e sembra ieri. Si celebra oggi un importante compleanno nella storia del telescopio Vst, che l’Istituto nazionale di astrofisica ha progettato e messo in opera presso l’Osservatorio Eso di Cerro Paranal, il migliore al mondo per produttività scientifica, dove opera al fianco dei giganti del Very Large Telescope. L’8 giugno del 2011 veniva rilasciata ufficialmente la prima immagine di Vst registrata da OmegaCam, la sua camera a grande campo di quasi 300 milioni di pixel in grado di riprendere immagini grandangolari di 1 grado di lato. Dietro le quinte, uno spettacolare lavoro di una squadra dalle grandi qualità tecniche e umane.

La notte della prima luce, prima di mettersi all’opera, nell’aria aleggiava una comprensibile tensione. Quando si diede fuoco alle polveri, decine di persone si assieparono dietro le postazioni di controllo, attendendo per alcuni lunghissimi secondi, in un irreale silenzio, che la prima lettura del rivelatore terminasse e la prima immagine si componesse sul monitor. Fu un successo: le prime immagini rivelarono un sistema già funzionante splendidamente con una risoluzione angolare di 0.5 secondi d’arco, al limite imposto dalla turbolenza atmosferica di quella notte. Ben celati per scaramanzia, al momento opportuno saltarono fuori champagne, bicchieri e finanche una riproduzione della coppa del mondo di calcio, molto adatta allo spirito celebrativo del momento.

L’osservatorio ESO di Cerro Paranal con VST sulla destra. Crediti: G. Hüdepohl (atacamaphoto.com)/Eso

Da allora il tempo è volato, lasciandosi dietro le prime centinaia di articoli prodotti coi dati del telescopio da astronomi italiani e di tutto il mondo. E a dieci anni si è giovani e si continua a crescere. Negli anni infatti il Vst è costantemente migliorato sia per produzione scientifica che in affidabilità: negli ultimi anni è stato il telescopio con più science time fra i telescopi Eso, notoriamente i migliori in queste statistiche. Spente le candeline, rivolgiamo dunque uno sguardo fiducioso al futuro: per questo telescopio tutto italiano nel miglior sito al mondo, parafrasando Enzo Ferrari che di realizzazioni italiane era un esperto, il miglior risultato è quello che deve ancora venire.

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