Quarantotto bellissime e coloratissime Lune, raccolte in 10 anni da diverse località del nostro bel paese, mostrate tutte insieme in una composizione a spirale dal titolo “Colors of the Moon”: è la foto selezionata dalla Nasa come Apod – Astronomy Picture of the Day (foto astronomica del giorno) – di oggi, mercoledì 11 novembre. A realizzarla è stata la ragusana Marcella Giulia Pace, un volto noto nel campo dell’astrofotografia internazionale, appassionata di fenomeni ottici atmosferici, membro dell’Unione astrofili italiani e di Pictores Caeli, un gruppo di astrofotografi amanti della sintesi tra divulgazione scientifica e creatività artistica.
Insegnante elementare, negli ultimi 10 anni Pace ha vissuto in varie località italiane. Questo le ha consentito di immortalare le lune oggetto dell’Apod dal Veneto fino alla Sicilia, dove vive attualmente. Scatti che è possibile visualizzare in tutta la loro bellezza nel suo sito www.greenflash.photo, che raccoglie anche diverse osservazioni scientifiche sull’atmosfera, alcuni effetti ottici rari, come il raggio verde, e altri scatti a lunghissima esposizione come la fantastica “solarigrafia” che mostra la sagoma Dolomitica di Monte Pelmo proiettata dal disco solare al tramonto.
Tornando all’Apod odierna, «si tratta di Lune piene, con colorazioni che vanno dal rosso all’arancione, dal giallo al blu», spiega l’astrofotografa. «Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra, a dare colorazioni differenti al nostro satellite sono la nostra atmosfera e la sua composizione». Così, il colore rosso o giallo, comprese le diverse tonalità, indica una Luna vista più o meno vicino all’orizzonte. In queste posizioni la luce blu dello spettro della luce visibile (luce solare riflessa dal nostro satellite) viene dispersa dalla sottile atmosfera che ci separa dall’oggetto in misura maggiore quanto più ci si avvicina all’orizzonte, consentendo al rosso e al giallo – gli altri colori di cui è composta luce bianca – di passare e arrivare ai nostri occhi. Una Luna di colore blu, più rara: si verifica quando l’atmosfera terrestre contiene particelle di polvere di dimensioni maggiori di 900 nanometri. Quando queste particelle sono presenti nell’aria e la Luna splende attraverso di esse, ecco che si colora di blu, poiché le polveri di queste dimensioni sono molto efficienti nella dispersione della luce rossa.
Cosa produca invece la luna viola non è chiaro: potrebbe essere una combinazione di diversi effetti. La prima immagine della spirale, quella in basso a destra, mostra l’eclissi totale di luna del 2018, anche in questo la luna all’ombra della Terra appare rossastra a causa della luce rifratta dall’atmosfera terrestre.
«Ho selezionato le Lune e le ho organizzate per colore in forma di spirale», continua Pace. Il motivo della scelta di tale forma ha radici antiche: «Vivo in un’area della Sicilia ricca di tracce di culture neolitiche, precedenti l’arrivo dei Siculi e dei Sicani. La spirale molto spesso è raffigurata nelle pitture rupestri e nei graffiti. Sono affascinata dal movimento ciclico ascendente e discendente della spirale, simile alle fasi lunari. Il simbolo della spirale è stato sempre associato a quello della falce di Luna, come si rinviene in molti manufatti neolitici».
“Colors of the Moon”, pubblicata nei giorni scorsi sui profili social della Nasa riscuotendo un grande successo, per l’astrofotografa è il quinto riconoscimento ottenuto dopo “Moon behind Lava Fountain” (Apod del 4 settembre 2018 con la Luna che tramonta accanto al cratere attivo di sud-est dell’Etna durante un’eruzione in corso), “Sunset Analemma” (21 giugno 2019, un lavoro selezionato per la sua valenza didattica e per la singolarità nel realizzare un analemma al tramonto), “Green Flashes: Sun, Moon, Venus, Mercury” (scatti che mostrano il raggio verde, un fenomeno ottico raro, ripreso sulla Sole, sulla Luna e sui pianeti) e “Moon Pairs and the Synodic Month”, che raccoglie le fasi lunari accoppiate.
«Sono sempre contenta di proporre le mie foto di fenomeni ottici atmosferici e astronomici, perché il taglio scientifico ma anche didattico e divulgativo degli Apod è in piena sintonia con il mio essere insegnante: adoro trasmettere il mio amore per l’infinita bellezza del mondo. Spesso sotto gli occhi di tutti ma vittima ignara della nostra disattenzione».
Guarda sul canale YouTube dell’astrofotografa il video “Refraction of the Moon”: