SUL LAGO TRASIMENO, DAL 2 AL 4 SETTEMBRE

L’utopia e l’Isola di Einstein

Sei curioso? Ti piace la natura? Hai ironia? C’è una piccola isola che fa per te: l’Isola Polvese, sul lago Trasimeno. Da venerdì a domenica prossima, 85 spettacoli e 50 ospiti da 8 paesi per divertirsi insieme con esperimenti e scienza. C’è anche l’INAF

     01/09/2016
Crediti: Isola di einstein 2014

Cose che accadono sull’Isola di Einstein. Fonte: www.isoladieinstein.it

Da quattro anni, per qualche giorno, l’Isola Polvese cambia nome e diventa l’Isola di Einstein. E, per l’occasione, accoglie un festival internazionale di spettacoli scientifici e viene popolata da migliaia di persone.

A partire da venerdì 2 settembre e fino a domenica 4, i suoi 50 ospiti provenienti da 8 nazioni – artisti, scienziati, divulgatori, cantastorie – danno vita a un melting pot di 85 spettacoli. Una fiesta allegra e appassionante, che costituisce un caso unico in Europa, per allegria e semplicità.

Poteva mancare un po’ di astronomia made in INAF? L’appuntamento è per venerdi sera alle 21:30, quando Angelo Adamo (Osservatorio di Bologna) e il sottoscritto (Stefano Sandrelli, Osservatorio di Brera), daranno vita a “L’anarchia nel cosmo”, una jam session di astronomia, musica e disegno.  Con loro, ci sarà una banda di artisti improvvisatori, che saliranno sul palco per i loro assoli di disegno scientifico e fantascientifico.

Anarchia nel cosmo. Tavola di Angelo Adamo

Anarchia nel cosmo. Tavola di Angelo Adamo

Tutto parte dall’esplorazione di Marte e dagli esopianeti. Da Schiaparelli, celebre astrofisico, e da Jared Diamond, noto scrittore e antropologo americano. Basta mettere insieme tutto e mescolarli con energia.

Il primo, oltre a scoprire i canali su Marte – che dopo oltre 30 anni si riveleranno un’illusione ottica – ebbe il coraggio di suggerire che, nel caso in cui il pianeta rosso ospitasse una civiltà, questa non poteva essere che una civiltà socialista, basata su una grandiosa tecnologica idraulica. Il motivo? Semplice: l’acqua potabile marziana, secondo lui, derivava solo dallo scioglimento dei poli e doveva essere distribuita in tutto il pianeta. Da cui gli idraulici marziani. E quale società avrebbe potuto sguazzare in queste acque? Quella ispirata al socialismo utopico.

Diamond da parte sua, centoquaranta anni dopo, in Armi acciaio e malattie, Einaudi, mostra come la geofisica di un pianeta possa influenzare il modello sociale dominante. Datemi un pianeta di un certo tipo, con oceani e montagne disposte secondo una certa geometria, e io vi dirò che società potrebbe venirne fuori.

Perché non giocare con questi ingredienti su scala cosmica? Finora sono stati scoperti migliaia di pianeti extrasolari. Certo, ancora non sappiamo niente circa la vita nell’universo. Ma usiamo la fantasia e saliamo “sull’ippogrifo”, come scriveva Schiaparelli: immaginiamo tanti pianeti diversi, sui quali le possibili civiltà extraterrestri hanno costruito una struttura sociale diversa. E il cosmo diventa un laboratorio utopico.

Insomma, avete capito. Uno spettacolo che parte dalla scienza, ci gioca e ci scherza, tra alta tecnologia, grandi visioni e molte risate.

Il programma completo dite? Trovate tutto qui: http://www.isoladieinstein.it