CHANDRA CI RACCONTA IC 443

E dopo la Nebulosa Medusa?

L'esplosione che ha creato la nebulosa potrebbe avere generato un oggetto particolare che si trova sul bordo meridionale del residuo, denominato CXOU J061705.3 + 222127, o J0617: si tratterebbe di stella di neutroni in rapida rotazione, o pulsar

     11/12/2015
Crediti: Wide Field Optical: Focal Pointe Observatory/B.Franke, Inset X-ray: NASA/CXC/MSFC/D.Swartz et al, Inset Optical: DSS, SARA

Crediti: Wide Field Optical: Focal Pointe Observatory/B.Franke, Inset X-ray: NASA/CXC/MSFC/D.Swartz et al, Inset Optical: DSS, SARA

Tecnicamente si chiama IC 443 ma per tutti è la Nebulosa Medusa, ciò che resta dall’esplosione di una supernova a 5000 anni luce dalla Terra. Recenti osservazioni di Chandra della NASA hanno mostrato che l’esplosione che ha creato IC 443 potrebbe avere generato un oggetto particolare che si trova sul bordo meridionale del residuo, denominato CXOU J061705.3 + 222127, o J0617 in breve: si tratterebbe di stella di neutroni in rapida rotazione, o pulsar.

Questa nuova immagine composita ci rende partecipi del drammatico spettacolo: vediamo una grande e spettacolare struttura filamentosa che è – appunto – IC 443. All’interno troviamo un’altra immagine presa nell’ottico dalla Digitized Sky Survey (in rosso, verde, arancio, e ciano) combinata poi con dati ai raggi X di Chandra (in blu). L’inserto mostra una vista ravvicinata della regione intorno a J0617.

Come nasce una stella di neutroni? Quando una stella massiccia finisce il “carburante termonucleare”, implode formando un nucleo stellare denso chiamato – appunto – stella di neutroni. Gli strati esterni della stella crollano verso la stella di neutroni per poi rimbalzare verso l’esterno in una esplosione di una supernova. La radiazione prodotta dalla pulsar arriva fino a noi e può essere rilevata come impulsi di onde radio. L’osservatorio spaziale Chandra ha rilevato una piccola struttura, simile a un anello, attorno alla pulsar e un jet, un fascio di energia che attraversa la pulsar dall’alto verso il basso. L’anello potrebbe rappresentare un’onda d’urto, simile ad un’esplosione sonica.

La luminosità dei raggi X di J0617 e la quantità di raggi X a diverse lunghezze d’onda sono coerenti con tutte le altre pulsar finora studiate. Come potete vedere a forma data dalle emissioni fa pensare a un movimento verso la parte bassa dell’immagine. Alcuni hanno stimato che la supernova possa vere anche decine di migliaia di anni (precedentemente alcuni ricercatori avevano pensato a 30 mila anni).

Per saperne di più: