IL SAGGIO DI EDOARDO BONCINELLI

Una ricetta per la scienza

Grande genetista con "inclinazione a riflessioni filosofiche" Edoardo Boncinelli, classe 1941, in un saggio edito dalla collana Schegge di Indiana Editore, ci porta a riflettere sulla scienza. un piccolo manifesto sulla scienza (quella naturale non umana), di quel che è e di come, a volte, è percepita

     03/08/2015

25570-edoardo-boncinelliIl libro della recensione di oggi parla di scienza, o meglio riflette sull’evoluzione del concetto di scienza, della dicotomia creatasi tra le scienze naturali e le scienze umane, tale che alla fine queste sono divenute quasi contrapposte.

«Con grande disappunto delle persone più inclini  a riflessioni filosofiche» scrive citandosi l’autore: Edoardo Boncinelli.

Grande genetista con “inclinazione a riflessioni filosofiche” Edoardo Boncinelli, classe 1941, in un saggio edito dalla collana Schegge di Indiana Editore, ci porta a riflettere sulla scienza. In un mondo dove se da una parte sembra esserci un ritorno all’oscurantismo dato dalla diffidenza per l’evoluzione scientifica (da quanti dicono no agli Ogm, a chi non vuole vaccinare i figli), dall’altra si accusa la scienza di aver preso il dominio sulla scelte umane tanto da considerare infallibile (vedi la vicenda staminali), e comunque così creduta da meritarsi un atto di credo mistico.

Nelle 100 pagine di questo intrigante ma concreto saggio, Boncinelli costringe, anche a chi con la scienza convive e ci vive, a riflettere su alcuni concetti sulla quale si fonda. Sette concetti che vengono fuori da questa sua descrizione di cosa sia la scienza: «Un’impresa collettiva e progressiva volta a cogliere gli aspetti riproducibili di un numero sempre maggiore di fenomeni naturali e a comunicarli attraverso la spazio e il tempo in forma sinottica e internamente non contraddittoria, in modo da porre chiunque in condizione di fare previsioni fondate e di progettare e mettere in atto “macchine” funzionanti , siano esse di natura materiale o mentale».

Sette concetti dunque, dall’impresa collettiva alla comunicabilità, passando per la coerenza e l’indagine, per il metodo sperimentale, la costruzione e la previsione, che permettono all’autore di sviscerare la sua visione di scienza e quella che legge nella interpretazione degli altri.

Non manca, anche se ovviamente fuori dai sette concetti base per la definizione della scienza, di dedicare due riflessioni ai temi della scienza e i suoi limiti e del rapporto tra scienza ed etica.

Insomma un piccolo manifesto sulla scienza (quella naturale non umana), di quel che è e di come, a volte, è percepita.

I sette ingredienti della scienza, di Edoardo Boncinelli, Indiana Editore Srl, collana Schegge, 13.50€