IL NUOVO CONTEST DELLA NASA

Chi vuole essere un marziano?

Esplorare Marte comodamente seduti alla vostra scrivania: adesso è possibile con il nuovo portale creato dalla NASA, "Be a martian". Amatori, studenti, esperti di ogni età potranno aiutare i ricercatori ad ampliare e migliorare il database che raccoglie le informazioni su Marte e potranno contribuire a creare un mappa sempre più precisa della superficie del Pianeta rosso

     03/04/2014
Il rover Curiosity guarda verso il cratere Gale e il Monte Sharp. Foto scattata nel sol 548. Credit: NASA/JPL-Caltech/Ken Kremer- kenkremer.com/Marco Di Lorenzo

Il rover Curiosity guarda verso il cratere Gale e il Monte Sharp. Foto scattata nel sol 548. Credit: NASA/JPL-Caltech/Ken Kremer- kenkremer.com/Marco Di Lorenzo

Siete appassionati di astronomia, pianeti e alieni? Vi affascina l’esplorazione spaziale? Siete curiosi di conoscere il pianeta Marte e tutti i suoi segreti? Beh, la NASA ha pensato a un contest proprio per voi. Il Pianeta rosso è al centro degli interessi della comunità scientifica da più di un secolo e da quando nel 1965 la sonda Mariner 4 ha raggiunto per prima con successo Marte, scoprendo le prime possibili tracce di acqua, l’idea che un giorno futuro (forse non molto lontano) possa vivere sul pianeta non ha mai abbandonato gli astronomi e gli appassionati di planetologia.

Basandosi sulle centinaia di migliaia di informazioni inviati negli ultimi anni dalle sonde e dai rover, come Curiosity e Opportunity, che esplorano centimetro per centimetro la superficie e il sottosuolo di Marte, la NASA ha pensato di coinvolgere l’immenso pubblico di appassionati e amatori sparsi in tutto il mondo per contribuire alla mappatura del Pianeta rosso al miglioramento dell’immenso database di immagini. Con il progetto Be a martian, la NASA ha creato un ambiente interattivo online in cui giovani e meno giovani, citizen scientist e studenti possono esplorare virtualmente il pianeta contribuendo a un notevole sforzo scientifico per lo studio di Marte. Si può partecipare anche dall’Italia, tramite il proprio pc o uno smartphone grazie a una app creata ad hoc.

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Come funziona? Una volta raggiunta la homepage del progetto, è possibile creare un account, chiedendo una vera e propria “cittadinanza marziana virtuale” (per aiutare a tenere traccia dei propri progressi) o cominciare l’esplorazione di Marte come partecipanti anonimi, utilizzando un Tourist Visa (un visto turistico). Una volta entrati nel portale, si viene indirizzati verso la sala cittadinanza, che ospita il laboratorio di citizen science, un atlante di Marte e un video introduttivo sull’esplorazione di Marte. La “Map Room” (la stanza della mappa) è il un vero e proprio laboratorio scientifico virtuale che comprende tre grandi progetti: la “Mappa di Marte” (in cui vi verrà chiesto di allineare le immagini sulla superficie di Marte per creare mappe ad alta risoluzione), la “Conta dei crateri” (un gioco interattivo in cui si contano crateri sulla superficie per stimare l’età di diverse zone del pianeta) e i “Tag di Marte” (in cui si descrivono le caratteristiche di foto scattate dai rover su Marte per contribuire a migliorare il database).

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Be a martian fa parte di un più grande progetto di citizen science che si chiama SciStarter, un movimento globale che coinvolge amatori in progetti scientifici. L’idea è simile a quella di Zooniverseil portale che ospita diversi siti che permettono agli utenti (ormai oltre un milione) di partecipare a ricerche scientifiche come la classificazione di galassie e la raccolta di dati climatici. Oggi Zooniverse ospita ben 30 siti di citizen science: la particolarità di questi progetti è che, a differenza di altri tentativi passati, è proprio il lavoro attivo dei volontari il fulcro della ricerca e non gli strumenti utilizzati (come, ad esempio, il famoso Seti@Home).

 

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