
Tutto ciò grazie ad un accordo internazionale siglato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica a fine dicembre scorso che ha ufficialmente dato il via al progetto HARPS-N (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher, N sta per Nord, riferito all’emisfero dove verrà collocato), uno spettrografo di precisione progettato per identificare e caratterizzare pianeti extrasolari simili per massa e struttura alla Terra e per studi di astrosismologia.
“Sono particolarmente soddisfatto di questo accordo – afferma il Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Tommaso Maccacaro – che permette alla comunità italiana di avere accesso ad uno strumento di provata efficienza nella ricerca di pianeti extrasolari e di inserirsi attivamente, con il TNG, in un importante filone di ricerca”.
Il progetto HARPS-N è coordinato da un consorzio internazionale guidato dall’Osservatorio dell’Università di Ginevra, a cui partecipa l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’Harvard Smithsonian Astrophysical Observatory, l’Harvard College Observatory e l’Harvard University Origins of Life Initiative negli Stati Uniti, e le università di St. Andrews e Edinburgh e la Queen’s University di Belfast nel Regno Unito. Ogni anno saranno 80 le notti garantite ai partner del progetto per l’utilizzo dello strumento accoppiato al TNG.
La sua piena operatività è prevista per il 1° aprile del 2012.
Ascolta l’intervista di Media Inaf a Tommaso Maccacaro
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