
L’incontro rientra nel ciclo Di libri e di stelle, una serie di appuntamenti organizzati dalla sede di Brera dell’INAF in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense, pensati per dare voce agli autori di libri di divulgazione scientifica e astronomica che si contraddistinguono nel panorama editoriale per interesse e capacità di comunicazione.
“Essere qui per noi è un evento” dice Andrea Bernagozzi “In passato abbiamo studiato e lavorato al Museo e all’Osservatorio Astronomico di Brera ed ora tornare come autori di un libro è un evento che ci emoziona. Inoltre ci troviamo all’interno di una manifestazione che celebra i 100 anni dalla morte di Giovanni Schiaparelli, l’astronomo italiano che con le sue osservazioni di Marte diede il via alle moderne idee sulla possibilità di esistenza di una civiltà marziana. Visto che nel libro abbiamo immaginato Marte diverso da quello che è in realtà, trasformato in un pianeta con campi coltivati e parchi, ci sentiamo un po’ come suoi piccoli nipoti.”
L’intervista completa a Davide Cenadelli:
[audio:https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2010/12/cenadelli-15-12-10.mp3|titles=Cenadelli – Intervista di Francesco Rea]L’intervista completa ad Andrea Bernagozzi:
[audio:https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2010/12/bernagozzi-15-12-10.mp3|titles=Bernagozzi- Intervista di Luca Nobili]Gli autori:
Andrea Bernagozzi è coordinatore per le attività di didattica e divulgazione dell’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta. Collabora con la Sezione di Storia della Fisica dell’Università di Milano che Opera presso Palazzo Brera, il Civico Planetario “Ulrico Hoepli”, il Civico Museo di Storia Naturale e con la fondazione Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano.
Davide Cenadelli, dopo la laurea e il dottorato in fisica, lavora al Dipartimento di fisica dell’Università di Milano. È impegnato nella divulgazione e nell’educazione scientifica e collabora con la Sezione di Storia della Fisica dell’Università di Milano che Opera presso Palazzo Brera e con l’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta.






