LUNE GHIACCIATE, CLUSTER DI GALASSIE, ESOPIANETI

JWST: definiti gli obiettivi scientifici

Il 2018 si avvicina e si definiscono gli ultimi dettagli del programma di lavoro di quello che ormai è considerato l’erede legittimo di Hubble: il James Webb Space Telescope. Occhi puntati sui pianeti esterni del Sistema solare, le galassia lontane e i pianeti extrasolari

     16/06/2017

Crediti: Nasa.

Lune ghiacciate, cluster di galassie e mondi lontani. I responsabili della missione Nasa James Webb hanno definito gli obiettivi scientifici del telescopio spaziale che promette di raccogliere l’eredità di Hubble. Le Guaranteed Time Observations (GTO) previste dal programma, in accordo con gli scienziati che hanno partecipato alla progettazione dei quattro strumenti a corredo del telescopio, si concentreranno dunque sui pianeti esterni del Sistema solare (Giove, Saturno, Urano, Nettuno e i corpi che popolano la fascia di Kuiper), le galassie lontane e i pianeti extrasolari.

«Dalle prime galassie ad essersi formate dopo il Big Bang, alle impronte chimiche che le lune ghiacciate Encelado ed Europa potrebbero nascondere, fino ai lontanissimi mondi di TRAPPIST-1e, il telescopio spaziale James Webb punterà le sue ottiche d’oro verso alcuni degli oggetti più incredibili del nostro universo», ha dichiarato Eric Smith, direttore di missione ai laboratori Nasa di Washington D.C. «2100 le osservazioni iniziali previste, ma non c’è limite a quello che potremo scoprire con questo incredibile telescopio».

James Webb Space Telescope (Jwst) è in grado di raccogliere la luce infrarossa emessa da oggetti molto lontani e deboli, e permetterà agli scienziati di studiare ogni fase della storia del cosmo, dai primi bagliori luminosi dopo il Big Bang, alla formazione dei sistemi stellari in grado di sostenere la vita su pianeti come la Terra.

Non manca molto al 2018, quando lo spazio accoglierà questo gioiellino tecnologico. Con i suoi 18 specchi ricoperti d’oro (non alluminio come gli specchi classici utilizzati dai telescopi ottici) Jwst è stato progettato per sostituire il mitico Hubble ormai prossimo alla pensione, prevista per il 2020. L’ottica del James Webb permetterà al telescopio Nasa, Esa e Csa di osservare l’universo con una precisione unica: 100 volte più potente di Hubble Space Telescope.

Il primo ciclo di osservazioni prevede 8700 ore di lavoro per Jwst. Quasi un anno intero. Alle Guaranteed Time Observations (GTO) previste dal programma è assegnato il 10% del tempo totale di osservazione. Per massimizzare il rendimento della missione è dunque bene progettare con largo anticipo quella che sarà la lista della spesa del telescopio spaziale. Gli obiettivi scientifici appena stabiliti dalla commissione di progetto lasciano ora spazio alle proposte della comunità scientifica. C’è tempo fino alla fine dell’anno per presentare il proprio progetto di ricerca.