IMMAGINI, DOCUMENTI E STRUMENTAZIONE IN MOSTRA

Dalla Specola ad Arcetri

Una mostra al Museo della Specola di Firenze ricostruisce la nascita e lo sviluppo dell’Astronomia e della Fisica fino alla vigilia del secondo conflitto mondiale. L'esposizione è aperta al pubblico fino al 19 marzo prossimo

     09/01/2017

Fino al 19 marzo 2017 al Museo “La Specola” di Firenze sarà possibile visitare la mostra “Astronomia e Fisica a Firenze. Dalla Specola ad Arcetri” che ricostruisce, attraverso documenti, fotografie e strumenti le tappe fondamentali delle due discipline scientifiche, dall’apertura al pubblico dell’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, nel 1775, alla vigilia del secondo conflitto mondiale.

Progetto della Torre solare di Arcetri

«La mostra costituisce un vero e proprio ritorno alle origini per l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri» spiega Simone Bianchi, che insieme a Daniele Galli e Antonella Gasperini è curatore della sezione dedicata all’astronomia. «Dopo incerti inizi senza astronomi residenti e nella mancanza di programmi di ricerca continuativi, dal 1852 l’astronomo Giovan Battista Donati, inizia a frequentare la Specola, l’“antico” osservatorio astronomico di Firenze, e nel 1859 ne diventerà il direttore. Utilizzando gli scarsi mezzi dell’astronomia fiorentina ed italiana nell’Ottocento (ma la Specola era pur dotata del più grande telescopio rifrattore in Italia, realizzato dal predecessore di Donati, Giovan Battista Amici – l’obiettivo è esposto alla mostra) Donati si dedica inizialmente all’osservazione delle comete e al calcolo delle loro orbite. Dopo pochi anni, però, egli si affaccia, come pioniere, agli studi di spettroscopia astronomica contribuendo alla nascita dell’astrofisica: suo è il primo tentativo di catalogo spettrale delle stelle mai realizzato, sua la prima osservazione dello spettro di una cometa. Per la seconda volta, in quest’ultimo anno, celebriamo l’attività di Donati, dopo la mostra Starlight – la nascita dell’astrofisica in Italia».
L’esposizione ripercorre le tappe della carriera scientifica di Donati, mettendo a disposizione dei visitatori pubblicazioni e documenti riguardanti la grande cometa da lui scoperta nel 1858, le osservazioni degli spettri di stelle e comete, le osservazioni delle eclissi solari e gli spettroscopi da lui concepiti e realizzati dalla Officina Galileo, che contribuì a fondare.

Il reticolo, con 600 righe per mm, faceva parte dello spettroscopio utilizzato nella Torre Solare dell’Osservatorio di Arcetri. Crediti: foto Roberto Baglioni

«A Donati, infatti, spetta anche il merito di essere riuscito a realizzare nel 1872 il nuovo Osservatorio Astronomico sulla collina di Arcetri» prosegue Bianchi. E questo aspetto è documentato dai progetti, dalle pubblicazioni e dalle fotografie dell’inaugurazione dell’Osservatorio esposte alla Specola. La storia dell’astronomia fa il suo corso e negli anni venti del secolo scorso l’Osservatorio diventa astrofisico, orientando la ricerca verso questa nuova disciplina scientifica. «Una parte della mostra è dedicata allo strumento principe della ricerca astrofisica ad Arcetri in quegli anni, la Torre Solare per l’osservazione spettroscopica del Sole, voluta da Giorgio Abetti ed inaugurata nel 1925» aggiunge Bianchi. L’obiettivo della Torre, un reticolo di diffrazione, e documenti sulle prime osservazioni dell’attività solare da Arcetri trovano posto nella suggestiva Tribuna di Galileo. La sezione della mostra dedicata alla Fisica parte invece dagli anni venti del XX secolo, con lo spostamento dell’Istituto di Fisica sulla collina di Arcetri, accanto all’Osservatorio, ad opera di Antonio Garbasso. Vi vengono ricordate, fra le altre cose, le attività di Enrico Fermi, che nei due anni trascorsi a Firenze (1924-1926) elaborò la prima formulazione della statistica di Fermi-Dirac, e i primordi dello studio e dell’osservazione dei raggi cosmici da parte di Bruno Rossi.

La mostra termina con la visita alla struttura vera e propria del vecchio osservatorio, il Torrino della Specola, uno splendido monumento settecentesco che offre un panorama unico sulla città di Firenze, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.

 

INFORMAZIONI E ORARI:

Organizzazione : INAF– Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Museo di Storia Naturale, Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Firenze, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Biblioteca di Scienze dell’Università di Firenze, il Museo Galileo, l’Istituto Nazionale di Ottica e Pianeta Galileo.

La mostra è aperta dal 22 dicembre 2016 al 19 marzo 2017 e visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 16.30.

I luoghi della mostra

Tribuna di Galileo: L’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale e le prime osservazioni astronomiche
1° piano – ingresso libero

Collezione Zoologica/Corridoio Mostre Temporanee: La Fisica dalla Specola ad Arcetri
2° piano: ingresso € 6/3

Torrino: La Strumentazione astronomica: visite guidate: ore 11; 12.30; 15. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso.

I gruppi potranno essere composti al massimo da 25 persone e il loro punto di aggregazione è presso la biglietteria del 2° piano. Non è richiesta la prenotazione.

Per maggiori informazioni: telefonare allo 055 2756444
La pagina web della mostra sul sito del Museo di Storia Naturale di Firenze