A NAPOLI CHIUSURA ITALIANA

Anno della Luce verso la chiusura

Proclamato il 20 dicembre 2013 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in collaborazione con l’UNESCO e un gran numero di soggetti scientifici, tra cui anche la Società Astronomica Italiana e l’Istituto Nazionale di Astrofisica

12359797_1243117405715379_459332523_oSi è concluso all’INAF- Osservatorio di Capodimonte l’Anno Internazionale della luce e delle tecnologie legate alla luce, IYL2015, dopo aver toccato con iniziative importanti le quattro capitali della luce italiane, Torino, da cui è iniziato il percorso italiano, poi Roma, Milano e Napoli appunto, e non solo. Tutta Italia ha partecipato alle celebrazioni:  un esempio particolarmente virtuoso, a Bologna un consorzio di istituzioni scientifiche  ha dato vita a una settimana di eventi in Novembre che ha visto coinvolti numeri impressionanti di partecipanti.

Sono tante e sono molto diverse le iniziative che sono state organizzate, sponsorizzate, approvate, o anche solo notate dal comitato paritetico per l’anno della luce di INAf/SAIt: congressi, mostre, spettacoli, serate osservative, produzione di cartoni animati, e-book, attività divulgative per tutti in contesti più o meno formali.

È stato un anno ricco e divertente.  La luce, in astronomia, è il pane quotidiano, è la fonte primaria di informazioni, è la materia prima per ricostruire la storia del nostro passato e capire il nostro futuro.  È facile per noi astronomi parlare di luce, conoscere la luce, sfruttare la luce, capire la luce.  Lo ha ricordato molto bene nella sua breve carrellata Paolo De Bernardis sabato scorso alla cerimonia di chiusura dell’anno in Italia. Paolo ha parlato de  La luce del Big Bang , la luce più antica, la luce che proviene dalle origini del cosmo.

Ma abbiamo visto, come comitato, proposte di arte, di letteratura,  mostre, libri, racconti e musica, festival dedicati, cinema…  Sono tutte interpretazioni della luce nelle diverse discipline, che attraverso mezzi e modi diversi sono in grado di celebrare questo fenomeno e di trasmettere emozioni e informazioni.

Sono state tante le iniziative rivolte alle scuole: dai laboratori proposti all’interno della settimana della luce in astronomia dell’Istituto  Nazionale di Astrofisica (INAF), alle scuole dedicate alla luce della Società Astronomica Italiana (SAIt) e della Società di Fisica (SIF), alle attività e corsi nei  vari istituti scolastici in Italia.

Ci siamo anche impegnati a combattere gli sprechi e a migliorare la qualità del cielo visibile da chiunque voglia godere di questo spettacolo emozionante e incantevole. Le meravigliose panoramiche della visione notturna della Terra che la stazione spaziale internazionale rimanda sono affascinanti e allo stesso tempo testimoni di una profonda diversità tra zone diverse del pianeta e del grado di illuminazione “sprecata” delle grandi città.  Non ce ne vogliano gli astronauti, Ten. Col. Luca Parmitano in testa, che ha commentato a Napoli alcune sue meravigliose panoramiche della sua Sicilia, ma anche del resto d’Italia….ma dobbiamo impegnarci perchè non possano più godere di tali spettacoli … Ma  questo è un pensiero condiviso:  è importante fare in modo che quelle luci si affievoliscano!

E allora, sulle dolci note dei chiaro di luna di  Debussy,  suonato dal Maestro Mario Merola, sognando il prossimo viaggio su Marte che Francesca Esposito ci ha promesso per andare alla ricerca di forme di vita che ci permettano di capire meglio chi siamo e da dove veniamo, chiudiamo con soddisfazione l’IYL2015 italiano, ma continuiamo a cercare e a tenere viva la curiosità di noi tutti, giovani alla ricerca della loro strada e non più giovani che tanta strada hanno già percorso, unico vero motore per far girare il mondo per il verso giusto!

E da ultimo ….Una piccola grande soddisfazione: siamo stati appena informati che l’IYL2015 italiano  sarà presente anche al Film Festival organizzato per la cerimonia conclusiva dell’Anno Internazionale della luce che si terrà a Merida in Messico in Febbraio con il video preparato dall’INAF – Osservatorio di Capodimonte “Facciamo luce sul fotone” [nella sua versione inglese]. Un riconoscimento che ci fa sentire molto orgogliosi di aver dato un contributo a questo IYL2015 in un contesto internazionale.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a fare di quest’anno un’esperienza ricca e appagante.

Tutte le iniziative che sono passate per noi sono reperibili alla pagina: iyl2015.inaf.it

 

Inquinamento luminoso

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