L’ALLERTA SCATTATO DAL SATELLITE SWIFT

Una sorgente X/gamma 50 volte più energetica

Si tratta della sorgente binaria transiente denominata GS2023+338, dal nome del satellite giapponese GINGA che la scoprì 25 anni fa e che si è improvvisamente risvegliata. E' formata da V404 Cygni, una stella di tipo K0IV simile al nostro Sole, e da un buco nero di notevoli dimensioni, circa 10 masse solari

     23/06/2015

Ginga50 volte più potente delle più energetiche sorgenti di raggi X e Gamma mai registrate come la pulsar Crab o il buco nero Cygnus X-1 (vedi Media INAF).

Si tratta della sorgente binaria transiente denominata GS2023+338, dal nome del satellite giapponese GINGA che la scoprì 25 anni fa e che si è improvvisamente risvegliata. E’ formata da V404 Cygni, una stella di tipo K0IV simile al nostro Sole, e da un buco nero di notevoli dimensioni, circa 10 masse solari.

La settimana scorsa il satellite Swift ha inviato un allerta a tutta la comunità scientifica avendo rivelato un aumento della luminosità nei raggi X da un punto del cielo normalmente buio.

Da quel momento la luminosità’ della sorgente è aumentata in tutte le bande di emissione raggiungendo una brillantezza 50 volte superiore a quella della Crab, nella banda dei raggi X/gamma, come dimostrato da INTEGRAL con l’osservazione iniziata il 17 giugno. I risultati preliminari sono stati già annunciati attraverso Telegrammi Astronomici (ATEL).

Le misure fatte da INTEGRAL, l’osservatorio spaziale dall’ESA in orbita dal 2002, dimostrano che questo evento è unico e tutti i satelliti astronomici in orbita (da Chandra ad AGILE passando per Fermi e XMM) stanno modificando i loro programmi osservativi a brevissima scadenza per osservarne l’evoluzione. INTEGRAL è tra gli osservatori spaziali in orbita il solo in grado di fare spettroscopia gamma di alta risoluzione.

Questo sistema binario è composto da una stellina di piccola massa, molto simile al nostro sole: V404 Cygni che ha come stella compagna un buco nero di circa 10 masse solari. L’energia generata dalla massa “strappata” dal buco nero alla piccola stella compagna è sufficiente a distruggere qualunque forma biologica su eventuali pianeti presenti nel sistema binario: un destino molto diverso da quello del nostro sistema solare, non “molestato” dalla presenza di buchi neri!

Crab Nebula

Crab Nebula