UN’IPOTESI DELLA IRVINE UNIVERSITY

I raggi gamma testimoni della materia oscura?

Potrebbe essere l'annichilimento reciproco di particelle di materia oscura all'origine dell'emissione di raggi gamma proveniente dal centro della Via Lattea. Lo studio proposto all'American Physical Society da due astrofisici dell'UCI basato su dati del satellite Fermi

     14/08/2012

I raggi gamma provenienti dal centro della Via Lattea potrebbero essere coerenti con l’ipotesi che  particelle di materia oscura stiano annichilendosi reciprocamente nello spazio. È quanto sostengono gli astrofisici della Irvine University della California in una ricerca presentata alla rivista dell’American Physical Society.

Kevork Abazajian e Manoj Kaplinghat del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’UCI, hanno analizzato dati raccolti con il satellite della NASA, Fermi (satellite che ha una forte partecipazione italiana con ASI, INFN e INAF) tra l’agosto 2008 e il giugno 2012, riscontrando più fotoni  gamma provenienti dal centro della Via Lattea di quanto prevedessero  sulla base di precedenti modelli scientifici. I raggi gamma sono radiazioni elettromagnetiche emesse durante il decadimento radioattivo o da altri processi con particelle ad alta energia.

“È  la prima volta che questa nuova fonte è stata osservata con una così alta rilevanza statistica, e ciò che più colpisce è che la forma, lo spettro e la frequenza dei raggi gamma osservati sono molto coerenti con le teorie più importanti riguardanti la materia oscura” dice Abazajian. “Nuove osservazioni delle regioni con minori emissione astrofisiche, come le galassie nane, ci permetterano di stabilire in modo definitivo se questa emissione proviene in realtà dalla materia oscura”.

L’universo è composto per il 95% di energia e materia oscura e solo il 5% è ciò che possiamo vedere. La  presenza della materia oscura è testimoniata dall’effetto gravitazionale che ha sulla materia visibile. Lo studio dei ricercatori dell’UCI potrebbe confermare la sua presunta presenza al centro delle galassie.

L’ipotesi prevalente è che la materia oscura sia costituita da particelle massive debolmente interagenti, o WIMP (Weakly Interacting Massive Particle). Quando due WIMP si incontrano, si annichilano a vicenda producendo particelle più familiari, tra cui i raggi gamma.

Sebbene l’interpretazione dei dati sembri essere coerente con la teoria sulla materia oscura, i raggi gamma potrebbe però provenire da una fonte diversa dall’annichilimento dei WIMP. Osserva Kaplinghat: “il segnale che vediamo è anche coerente con i fotoni gamma emessi dalle pulsar o da particelle ad alta energia che interagiscono con il gas nel centro galattico”.