9,5 MILIONI DI EURO DALLA COMMISSIONE EUROPEA

La radioastronomia europea accelera

RadioNet, la collaborazione europea per dare accesso e sfruttare le strutture di ricerca nel settore della radioastronomia nel Vecchio Continente e non solo, riparte con un nuovo finanziamento per gli anni 2012-2015.

     09/01/2012

9,5 milioni di euro tra il 2012 e il 2015. A tanto ammonta il contributo stanziato dalla Commissione Europea per finanziare RadioNet3, programma di collaborazione europea per migliorare le capacità e l’accesso alle strutture dedicate allo studio dell’universo nella banda radio, situate nel Vecchio Continente e non solo. La terza programmazione di RadioNet non è la semplice estensione dei due progetti precedenti ma si propone di fare un importante passo avanti per stimolare nuove attività in ricerca e sviluppo delle infrastrutture radio esistenti, in sinergia con telescopi di nuova generazione come ALMA (Atacama Large Millimeter / submillimeter Array) recentemente inaugurato e, nel prossimo decennio, SKA (Square Kilometer Array), il più grande radiotelescopio del mondo.

L’obiettivo principale di RadioNet3 è quello di ottenere il massimo sfruttamento delle più importanti strutture europee per la radioastronomia, che coprono la banda di lunghezze d’onda che vanno da quelle decametriche a quelle submillimetriche. Tra i servizi di RadioNet c’è anche l’accesso, tra gli altri, alla rete VLBI europea (EVN), con la sua nuova funzionalità di osservazioni in tempo reale. Inoltre, RadioNet3 permetterà agli utilizzatori europei di sfruttare due strutture scientifiche che sono veri e propri precursori per SKA: ASKAP e Meerkat, in costruzione in Australia e Sud Africa rispettivamente.

Al consorzio RadioNet3, composto da 27 partner, tra cui tutti i principali enti europei coinvolti nella radioastronomia, INAF incluso, partecipa anche la Corea del Sud l’Australia e il Sud Africa. A guidarlo è il Max Planck Institute for Radio Astronomy di Bonn. “Il nostro obiettivo è di stabilire una strategia a lungo termine per strutturare la radioastronomia in Europa ” afferma Anton Zensus, direttore dell’Istituto tedesco e coordinatore del progetto RadioNet3. “Ci assicureremo che i risultati siano messi a disposizione anche a utenti fuori dell’Europa e che i futuri scienziati e ingegneri siano pronti per sfruttare al massimo la nuova generazione dei radiotelescopi”.

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