LA PROSSIMA TAPPA È LA COSTRUZIONE DEL MODELLO DI VOLO

Lo spettrografo di ExoMars in viaggio verso Torino

È in viaggio dal Galles, direzione Torino, lo spettrografo infrarosso Enfys, uno degli strumenti del rover Rosalind Franklin. Sarà installato nel gemello di terra del rover per tutti i test nell’azienda aerospaziale Altec. Maria Cristina De Sanctis (Inaf): «È uno strumento nuovo, non originariamente previsto nel payload del rover, che va a sostituirne un altro il cui sviluppo era assegnato agli scienziati russi»

     14/10/2025

A quasi dieci anni dal lancio del suo predecessore – il piccolo lander Schiaparelli, un dimostratore giunto su Marte a bordo della missione ExoMars Tgo, per poi schiantarsi sulla superficie del pianeta – procedono la costruzione e il test delle componenti fondamentali che costituiranno il rover Rosalind Franklin. Sarà il primo veicolo europeo a mettere “piede” davvero sulla superficie marziana. Ad arrivare in Italia, fra qualche giorno, uno degli strumenti più importanti per lo scopo scientifico del rover: lo spettrografo infrarosso Enfys, partito ieri dall’università di Aberystwyth, in Galles, dov’è stato costruito.

Matt Gunn, principal investigator dello spettrografo Enfys all’Università di Aberystwyth, e Helen Miles con il prototipo dello strumento in mano. Crediti: Università di Aberystwyth

Progettato per essere guidato a distanza attraverso il terreno accidentato del pianeta, il rover Rosalind, primo nella storia, perforerà fino a due metri sotto la superficie per raccogliere e analizzare campioni alla ricerca di composti organici e biomarcatori – possibili segni di vita passata o presente. Scenderà dunque là dove le probabilità di trovare prove conservate di vita sono maggiori. Lo strumento Enfys è stato sviluppato all’università di Aberystwyth, in seguito alla cessazione degli accordi con la Russia, grazie a un finanziamento di 10,7 milioni di sterline dalla Uk Space Agency, e sostituirà lo strumento Isem. Lavorerà assieme a PanCam, un sistema di telecamere la cui costruzione è affidata al Mullard Space Science Laboratory della Ucl, per individuare con precisione i minerali da analizzare. Sfruttando i campioni analizzati da altri strumenti a bordo, dunque, il rover potrà selezionare i siti migliori in cui perforare la superficie marziana.

Da ieri in viaggio dal Galles verso l’Aerospace Logistics Technology Engineering Company (Altec) di Torino, comunque, non sarà il vero spettrografo che volerà a bordo di Rosalind Franklin, ma il suo “gemello di terra”: si tratta infatti di un prototipo identico in ogni sua parte al progetto dello strumento che verrà integrato Ground Test Model del rover – il gemello di terra del rover, appunto. Questo modello è collocato in un simulatore di terreno marziano, consentendo agli scienziati di testare intensamente sistemi e scenari mentre il rover reale resta in ambiente sterile.

Enfys (qui evidenziato in bianco), il nuovo spettrometro a infrarossi sviluppato per la missione ExoMars, sarà posizionato sotto il sistema di telecamere PanCam del rover. Crediti: Aberystwyth University

«Una volta che Enfys sarà installato sul Ground Test Model Rover a Torino, ci permetterà di testare e perfezionare rigorosamente i sistemi prima del lancio», commenta Matt Gunn, principal investigator di Enfys al Dipartimento di fisica dell’Università di Aberystwyth. «Il team qui ad Aberystwyth, insieme ai nostri partner, ha lavorato instancabilmente per raggiungere questo punto, attingendo ad anni di esperienza nello sviluppo di strumentazione spaziale per spingere i confini del possibile».

Dopo questa tappa, il team guidato da Aberystwyth concentrerà presto la sua attenzione sulla costruzione del modello di volo di Enfys, che sarà montato sul rover Rosalind Franklin prima del suo viaggio verso il Pianeta rosso.

«Il lancio della missione Rosalind Franklin Rover è tuttora previsto nel 2028», dice a Media Inaf  Maria Cristina De Sanctis, astrofisica all’Inaf Iaps di Roma e responsabile di Ma_Miss, uno degli strumenti del rover Rosalind di ExoMars. «Gli scienziati coinvolti stanno lavorando a vari aspetti della missione, dagli upgrade dei sottosistemi degli strumenti alle simulazioni delle operazioni. Lo strumento Enfys sta facendo grandi passi avanti per poter essere integrato nel rover prima del lancio. Enfys, infatti, è uno strumento “nuovo”, non originariamente previsto nel payload del rover, che va a sostituire uno strumento il cui sviluppo era assegnato agli scienziati russi, quando la missione era in collaborazione con Roscosmos».

«Sebbene diversi rover abbiano esplorato Marte e continueranno a farlo, Rosalind Franklin sarà il primo ad aver la capacità di perforare due metri sotto la superficie del pianeta, dove le probabilità di trovare delle indicazioni della vita ormai estinta sono più alte», sottolinea De Sanctis. «Lo strumento italiano Ma_Miss è l’unico strumento che avrà la possibilità di guardare direttamente sotto la superficie e cercare le tracce di vita estinta».