
Copertina di “Napoli. Seconda stella a destra”, di Mauro Gargano, Francesca M. Aloisio e Valeria Cappelli, illustrazioni di Andrea Meneghetti, 100 pagine, 12 euro
Venerdì scorso 12 settembre 2025 è stata presentata in anteprima Napoli. Seconda stella a destra, l’ultima uscita della collana “Seconda stella a destra” dedicata alla città in occasione dei 2500 anni dalla sua fondazione. La realizzazione della guida è stata promossa Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e la presentazione è avvenuta nella cornice della Conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli, ospitata a Napoli dal 10 al 12 settembre, alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani e della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
“Seconda Stella a Destra” è un progetto dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e Studio Bleu, realtà specializzata in progetti di divulgazione scientifica. Dietro le pagine, una rete di competenze: l’Inaf garantisce rigore scientifico e selezione dei luoghi con astronomi e storici della scienza, Studio Bleu cura progetto editoriale e grafico, rendendo i contenuti accessibili e visivamente riconoscibili. Musei, università, soprintendenze ed enti culturali collaborano su fonti e materiali iconografici.
La guida di Napoli è l’ultima uscita di una collana di guide astronomico-turistiche dedicate alle città d’Italia e vede Mauro Gargano e Francesca M. Aloisio dell’Inaf e Valeria Cappelli di Studio Bleu come autori. L’idea è semplice e al tempo stesso ambiziosa: raccontare le città attraverso l’astronomia. Non soltanto il cielo da osservare, ma i segni celesti impressi nella pietra e nella memoria: l’orientamento astronomico di chiese e palazzi, le costellazioni dipinte negli affreschi, gli strumenti scientifici custoditi nei musei, le tracce delle conoscenze antiche nelle tradizioni locali.
“Seconda stella a destra” è insieme progetto editoriale e percorso di divulgazione: astro-turismo nel senso più ampio, capace di intrecciare arte, architettura, storia della scienza e vita quotidiana, con un linguaggio chiaro e coinvolgente. Le guide rientrano nei progetti di divulgazione attraverso cui un ente di ricerca come Inaf dissemina il valore dell’astronomia e della ricerca spaziale nella società.
Nella prefazione, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, On. Antonio Tajani, sottolinea come la guida costituisca «una chiave di lettura originale e innovativa della città di Napoli, offrendo un percorso unico che fonde la magnificenza del patrimonio culturale alle moderne eccellenze scientifiche italiane. In questo contesto, il connubio tra arte, cultura e scienza è un fattore strategico per il nostro Paese, per valorizzare in un grande gioco di squadra la nostra identità e i nostri valori, e per promuovere crescita, benessere e sviluppo».
«Con Seconda stella a destra uniamo rigore scientifico e racconto dei luoghi, mostrando come l’astronomia sia parte viva della storia e dell’identità italiana. La guida di Napoli conferma che la diplomazia della scienza può parlare a cittadine e cittadini, a scuola come nei musei, creando ponti tra ricerca, cultura e turismo», dice Roberto Ragazzoni, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica.
«Lo straordinario patrimonio astronomico di Napoli è un tesoro diffuso, spesso sotto gli occhi di tutti, ma ancora poco riconosciuto. Questa guida propone itinerari pratici per riscoprire nei monumenti, nelle strade e nelle collezioni museali, il dialogo millenario tra cielo e città», aggiunge Mauro Gargano, responsabile scientifico per l’Inaf della guida dedicata a Napoli.
Dalla Certosa di S. Martino, che custodisce una meridiana bella come un’opera d’arte, alla collina luminosa di Capodimonte, dove ha sede l’Osservatorio astronomico; dai “cieli antichi” custoditi tra le opere del Museo archeologico a quelli contemporanei evocati al Museo Madre, fino al Complesso dei Girolamini, con la sua biblioteca memorabile, e alle strade di Spaccanapoli, orientate astronomicamente.
La guida dedicata a Napoli rappresenta l’ultima tappa di un percorso lungo dieci anni, partito dalla città di Padova nel 2015 e alla quale sono seguite pubblicazioni dedicate alle città di Firenze (2019), Palermo (2021), Roma (2024) e ora Napoli, in cantiere c’è già la città di Catania.
«La sfida che accogliamo ogni volta è quella di contribuire alla costruzione di una cultura scientifica italiana, dove le città si facciano testimoni di arte, bellezza e anche di scienza. Con questo progetto, arrivato ormai alla sesta città, desideriamo raccontare la meraviglia e lo stupore e guidare turisti e cittadini alla riscoperta di ciò che hanno vicino, magari accorciando quel gap che troppo spesso separa scienza e società», conclude Chiara Di Benedetto, founder di Studio Bleu, agenzia che per la guida ha curato il progetto editoriale e grafico.







