LETTURE ASTRONOMICHE

Schizzi di cosmologia

Vi capita di leggere o ascoltare contenuti astronomici interessanti in giro per il web, alla tv o sui giornali, senza poi avere chiaro il quadro complessivo? Se avete voglia di fare chiarezza sugli aspetti principali che riguardano il funzionamento del nostro universo, "Schizzi di Cosmologia" dell'astrofisico Giuseppe Galletta, edito da Padova University Press, potrebbe fare al caso vostro. Cento pagine veloci di "cose strane ma vere nel cosmo in cui viviamo"

     22/08/2025

“Schizzi di cosmologia. Cose strane ma vere nel cosmo in cui viviamo” di Giuseppe Galletta, Padova University Press, 2024.

Vi è mai capitato di leggere o ascoltare contenuti astronomici interessanti in giro per il web, alla tv o sui giornali, senza poi avere chiaro il quadro complessivo?  Certamente gli argomenti trattati potrebbero essere complessi e molto spesso la ricerca scientifica – per sua stessa natura – non ci pone davanti a una soluzione semplice e definitiva. Ci agganciamo quindi agli aggiornamenti che di volta in volta arrivano, e restiamo con il fiato sospeso cercando di tenere a mente le informazioni precedenti. Ammettiamolo: a volte ci possiamo perdere. Allora perché leggere un altro libro di cosmologia? “E perché con un nome così buffo?” A chiederselo è lo stesso Giuseppe Galletta, autore di Schizzi di cosmologia, edito e distribuito da Padova University Press dal 2024 (in versione cartacea a 15 euro e scaricabile in pdf gratuitamente).

Astrofisico sperimentale, Giuseppe Galletta è stato professore dell’Università di Padova. Oltre all’attività di ricerca e alla didattica universitaria, ha pubblicato numerosi libri di divulgazione scientifica. Galletta è anche animato dalla passione per la pittura, e sia in campo scientifico che artistico si definisce un “osservatore” della natura.

Schizzi di cosmologia è un libro leggibilissimo – e pratico nel formato – sull’astronomia e i misteri ancora irrisolti dell’astrofisica moderna. Cento pagine ricche di “cose strane ma vere nel cosmo in cui viviamo“, promette il sottotitolo. Non sono pagine di novità straordinarie, ma di spiegazioni concise e dirette su come funziona l’universo. Poiché le informazioni che abbiamo letto o sentito in modo estemporaneo o sintetico potrebbero richiedere alcune conoscenze pregresse, in assenza delle quali potremmo trarre conclusioni errate o comunque scollegate da un quadro più ampio e organico, le nostre conoscenze astronomiche potrebbero essere “a macchia di leopardo”. Schizzi di cosmologia è un insieme di piccoli e grandi concetti per profani (digiuni) di scienza. Non una cura di pillole astronomiche da mandare giù per curare eventuali lacune nozionistiche, ma in qualche modo, una tavolozza di colori primari da cui attingere per poter articolare insieme i vari concetti.

Ma quali concetti? Nei titoli dei vari capitoli appaiono parole curiose come pois, tapis roulant, pianeti flambé, capelli biondi… eppure si parla sempre di astrofisica. Il libro si articola in diciassette argomenti di astronomia e cosmologia, in cui ogni argomento è discusso in massimo otto pagine, arricchite di volta in volta da schemi e figure. Alla fine di ogni capitolo il concetto principale “da portare a casa” viene riassunto in poche righe. Dopo i diciassette capitoli troviamo un elenco di cose importanti da considerare come riferimenti principali. Di formule non c’è traccia.

Il viaggio astronomico guidato da Galletta parte con una premessa: universo e cosmo sono usati come sinonimi per indicare tutto ciò che esiste nel mondo fisico. Dal cielo stellato visto da casa – il nostro pianeta – inizia un breve excursus tra stelle e galassie, strutturate in modo strettamente gerarchico a costituire l’universo che conosciamo e in cui viviamo (capitolo uno). Dopo aver messo a fuoco concetti fondamentali come l’età dell’universo e il progressivo allontanamento delle galassie fra loro (capitoli due e tre) arriviamo rapidamente a una riflessione sui massimi sistemi: l’universo è infinito? (capitolo quattro); ha un centro? (capitolo cinque). Dopo aver capito che il cielo è popolato da miliardi di stelle dovremmo chiederci allora perché, paradossalmente, la notte sia buio (capitolo sei). Poca filosofia e molta fisica continuano ad accompagnarci tra le pagine di Schizzi di cosmologia, nessun “qui e ora” è possibile nell’universo a causa del legame tra spazio e tempo (capitolo sette), per andare dritti a una riflessione sulla forza di gravità (capitolo otto). Cosa c’era prima di noi e quali siano gli orizzonti cosmici possibili sono alcune delle altre domande a cui Galletta cerca di rispondere senza spaventarci con troppa fisica (capitoli nove e dieci), finché non approdiamo davvero a un quesito filosofico: esistono dimensioni parallele? O questo universo fatto su misura per noi è unico? (capitolo undici). È in realtà sempre nella fisica che cerchiamo una risposta, e ormai superata la metà del libro Galletta ci porta sul fondo cosmico (capitolo dodici) per poi passare al vaglio tutti i tipi di particelle da cui l’universo è formato (capitolo tredici). Scopriamo poi se all’epoca del big bang l’universo fosse caldissimo, per poi raffreddarsi entrando nell’era oscura (capitolo quattordici), continuando a espandersi… per sempre? (capitolo quindici). Negli ultimi capitoli del libro ci imbattiamo necessariamente nel grande mistero della materia oscura, la cui natura è una delle più grandi domande ancora aperte dell’astrofisica moderna (capitolo sedici).
Come va a finire la storia? Attenzione, spoiler (capitolo diciassette): ovviamente ancora non lo sappiamo…

E mentre schiere di astrofisici e ricercatori sono intente a risolvere i misteri del cosmo, possiamo leggere Schizzi di cosmologia per riuscire a collegare con maggiore dettaglio tutti i passaggi su cui abbiamo ora velocemente sorvolato. Poi, per concludere con le parole di Giuseppe Galletta: “Non ci resta che aspettare”.