Missione compiuta per l’azienda texana Firefly Aerospace con l’approdo sulla Luna del suo lander Blue Ghost, secondo di una società privata a essersi posato sul suolo del nostro satellite e primo in assoluto a esserci riuscito con pieno successo. Già nel febbraio dell’anno scorso, infatti, era parzialmente riuscito nell’impresa Odysseus, il lander di Intuitive Machines, adagiandosi però su un fianco. Nessun intoppo invece per Blue Ghost, che alle 9:34 ora italiana di ieri, domenica 2 marzo, al termine di un viaggio durato 45 giorni e lungo quasi cinque milioni di km, ha toccato dolcemente la superficie della Luna nel sito programmato – una regione del Mare Crisium, il vasto mare di lava che si trova sul lato che guarda alla Terra – “in una configurazione verticale e stabile”, scrive Firefly Aerospace nel suo comunicato.
We’re baaack!
Blue Ghost has landed, safely delivering 10 NASA scientific investigations and tech demos that will help us learn more about the lunar environment and support future astronauts on the Moon and Mars. pic.twitter.com/guugFdsXY3
— NASA (@NASA) March 2, 2025
«Firefly è sulla Luna, letteralmente e metaforicamente», ha dichiarato il Ceo dell’azienda Jason Kim. «Il nostro lander Blue Ghost ha ora una casa permanente sulla superficie lunare, con dieci payload della Nasa e una targa con il nome di ogni dipendente di Firefly».
Uno dei dieci strumenti a bordo è il ricevitore satellitare made in Italy LuGre: frutto della collaborazione fra l’Agenzia spaziale italiana e la Nasa, è infatti stato costruito in Italia dalla Qascom di Bassano del Grappa con il supporto scientifico del Politecnico di Torino. Il suo scopo è dimostrare la fattibilità dei servizi di navigazione per l’esplorazione lunare.
La Apod (Astronomy Picture of the Day) di oggi, lunedì 3 marzo, mostra l’ombra del lander Blue Ghost sulla superficie lunare. Crediti: Firefly Aerospace
Oltre a Lugre, fra gli strumenti scientifici commissionati dalla Nasa che Blue Ghost dispiegherà nel corso dei circa sessanta giorni di missione in programma c’è PlanetVac: generando un piccolo vortice artificiale solleverà e catturerà la polvere lunare. Sempre a bordo del lander si trova anche il telescopio Lexi per l’acquisizione d’immagini a raggi X della magnetosfera terrestre – immagini che dovrebbero portare a una migliore comprensione del modo in cui il campo magnetico terrestre protegge la Terra dal vento e dai brillamenti del Sole
La missione Blue Ghost rientra nel programma Commercial Lunar Payload Services (Clps) della Nasa, che attraverso la collaborazione con aziende private intende raccogliere dati e testare tecnologie utili alle future missioni umane del programma Artemis. Il lancio era avvenuto il 15 gennaio scorso con un razzo Falcon 9 di SpaceX. A bordo c’era anche il lander Resilience dell’azienda giapponese ispace, ancora in viaggio.
Blue Ghost è attualmente l’unico lander attivo sulla superficie lunare. Ma se tutto va secondo i piani già entro la fine di questa settimana dovrebbe arrivare a fargli compagnia – approdando vicino al Polo sud lunare – il lander Athena della missione Im-2 di Intuitive Machines, in queste ore in viaggio verso la Luna.
Rivedi la live del lancio sul canale YouTube della Nasa: