Sono iniziati questa mattina, 9 settembre, i lavori del centodecimo Congresso nazionale della Società italiana di fisica, che si terrà a Bologna fino a venerdì 13 settembre prossimo presso la sede dell’Università del nuovo Distretto Navile. La cerimonia di inaugurazione, che ha avuto luogo poche ore fa presso la Sala Bolognini del Complesso di San Domenico ha visto tra i protagonisti anche Silvia Tosi, a cui è stato conferito il Premio “Carlo Castagnoli” di operosità scientifica, destinato a giovani laureati in fisica dopo il maggio 2021.
Silvia Tosi si è laureata nell’anno accademico 2020/21 presso l’Università di Roma Tre con la supervisione di Paolo Ventura e Flavia Dell’Agli, dell’Inaf di Roma. La sua tesi magistrale, premiata oggi dalla Società italiana di fisica, si intitola “Formazione di polvere negli inviluppi di stelle evolute della Galassia”, ed è proprio sulle stelle più anziane che si concentra il lavoro di ricerca di Silvia. La sua tesi di dottorato, che sta svolgendo presso l’Osservatorio astronomico di Roma dell’Inaf, sempre sotto la supervisione di Paolo Ventura e Flavia Dell’Agli, riguarda gli stadi finali di vita delle stelle, in particolare la transizione tra il ramo asintotico e la fase di nebulosa planetaria.
Il lavoro di Silvia ha già colpito l’attenzione della comunità scientifica, e non è la prima volta che le sue ricerche ottengono dei riconoscimenti ufficiali. Già a settembre 2023, infatti, durante il Simposio Iau dedicato alle nebulose planetarie, le era stato assegnato un premio come giovane astronoma che aveva presentato il lavoro più interessante e originale. Ultimamente si è occupata dello studio delle nebulose planetarie della Grande Nube di Magellano, con un articolo che uscirà a breve sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
«Ricevere questo premio per me è motivo di grande felicità», racconta Silvia Tosi. «Impegno, passione e dedizione sono gli elementi con cui affronto le molteplici sfide che la ricerca scientifica mi pone davanti. Ringrazio di cuore il mio team e i miei cari che mi hanno sempre supportato e aiutato dentro e fuori l’ambito scientifico».