DISPONIBILE IL NUMERO DI DICEMBRE DELL’HOUSE ORGAN DELL’INAF

Universi, è uscito il secondo numero della rivista

Nel mese di dicembre è uscito il nuovo numero della rivista Universi. In questo secondo numero, ricercatrici e ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica hanno preparato approfondimenti su temi di attualità riguardanti ricerche scientifiche in cui sono direttamente coinvolti. Li trovate, insieme a rubriche e servizi fotografici, sul sito web della rivista, dal quale è anche possibile abbonarsi alla versione cartacea

     20/12/2023

Copertina nel numero di dicembre di Universi

Nel mese di dicembre è uscito il nuovo numero del semestrale Universi. In questo secondo numero, la parola – anzi, la penna – è passata nelle mani dei ricercatori e delle ricercatrici dell’Istituto nazionale di astrofisica, che hanno preparato cinque approfondimenti sui temi delle ricerche scientifiche in cui sono direttamente coinvolti: galassie e cosmologia; stelle, popolazioni stellari e mezzo interstellare; Sole e Sistema solare; astrofisica relativistica e particelle; tecnologie avanzate a strumentazione.

Il primo degli argomenti affrontati è la storia della ionizzazione del mezzo intergalattico nelle prime fasi dell’evoluzione dell’universo, raccontata da Sara Mascia e Laura Pentericci. Grazie al telescopio spaziale James Webb e all’aiuto dell’ammasso di Pandora che, come una lente, ha amplificato la luce proveniente dalle galassie ancora più distanti, per la prima volta è stato possibile stimare la frazione di luce da esse rilasciata in grado di ionizzare l’universo. Questi nuovi dati sembrano indicare che la maggior parte delle galassie osservate nelle prime fasi evolutive contribuiscono alla ionizzazione in modo sostanziale.

Il secondo argomento affrontato nella rivista – grazie a Riccardo Spinelli, Francesco Borsa e Giancarlo Ghirlanda – è il tema affascinante ed estremamente complesso dell’origine della vita sugli esopianeti che, scrivono gli autori, deve necessariamente tenere conto anche dello studio della componente ultravioletta della radiazione incidente sul pianeta, poiché favorisce la formazione di molecole fondamentali per la vita. La ricerca della vita nei pianeti extra-solari, come ricorda il presidente Marco Tavani nel suo editoriale, è una tematica di grande interesse che vede Inaf proiettato nei prossimi 10-20 anni con studi che utilizzeranno i telescopi di terra e spaziali attuali e del futuro.

L’impatto di una sonda umana per deviare la traiettoria dell’asteroide Dimorphos è l’incredibile risultato della sonda della Nasa Dart e, in questo numero di Universi, Elisabetta Dotto e il team di LiciaCube descrivono in modo appassionante l’evento del 26 settembre 2022, documentato dal nostro nano-satellite che ha seguito le fasi di avvicinamento e impatto.

A un anno di distanza dalla rivelazione del più brillante lampo nei raggi gamma di tutti i tempi, con più di 50 articoli pubblicati su questo evento eccezionale che potrebbe rappresentare la Stele di Rosetta dei gamma-ray burst, Universi approfondisce il Boat grazie a Ruben Salvaterra, che ripercorre la storia della scoperta, la campagna osservativa e le caratteristiche dell’evento.

Completa la cinquina degli approfondimenti il contributo sul “percorso” dei dati scientifici della missione spaziale Euclid lanciata dall’Esa il 1 luglio di quest’anno, preparato da Paola Maria Battaglia, Fabio Pasian e Andrea Zacchei. La missione, che studierà l’universo plasmato dalla presenza della materia oscura e della energia oscura, ha una grande rilevanza scientifica e Inaf ha un ruolo fondamentale nel trattamento e sfruttamento scientifico dei dati.

A Euclid è dedicata anche una delle due interviste del numero, quella ad Anna Maria Di Giorgio, Responsabile delle attività italiane per la missione Euclid finanziate dall’Asi, sulle prime cinque immagini a colori di Euclid, rilasciate dall’Agenzia spaziale europea il 7 novembre scorso. La seconda intervista è dedicata alla mostra dell’Inaf “Macchine del Tempo”, che potete visitare al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino a marzo 2024. Cosa aspettarsi dalla mostra ve lo spiega la curatrice, Caterina Boccato.

Nella rivista troverete anche un servizio fotografico ai laboratori di Palermo, numerose rubriche e una infografica dedicata a un progetto che appassiona tutti noi, aiutandoci in una delle cacce al tesoro più avvincenti di sempre: quella ai meteoriti. Si tratta di Prisma, il progetto di ricerca e di citizen science promosso e coordinato dall’Inaf, descritto in coda agli articoli dal bravissimo Daniele Gardiol.

Infine, dal sito della rivista è ora possibile abbonarsi alla versione cartacea… almeno fino a esaurimento delle nostre scorte. Per chi invece preferisce il digitale, sul sito sono presenti tutti gli articoli.

A tutti, buona lettura.