EXHIBIT INTERATTIVI, TELESCOPI, SATELLITI, SUONI COINVOLGENTI E VIDEOGIOCHI

“Macchine del tempo” in mostra a Roma

Da sabato 25 novembre 2023 al 24 marzo 2024 a Roma, al Palazzo delle esposizioni, un’avventura nello spazio e nel tempo con la nuova mostra dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf): un connubio perfetto tra divulgazione scientifica, gioco e cultura in un percorso espositivo che guarda al futuro strizzando l’occhio ai favolosi anni Ottanta

     24/11/2023

Visitatori alla mostra

Da sabato 25 novembre 2023 al 24 marzo 2024, a Palazzo Esposizioni Roma, “Macchine del tempo”, la nuova mostra dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf): un connubio perfetto tra divulgazione scientifica, gioco e cultura in un percorso espositivo che guarda al futuro strizzando l’occhio ai favolosi anni ‘80.

Promossa dall’Assessorato alla cultura di Roma Capitale e da Azienda speciale Palaexpo, organizzata da Azienda speciale Palaexpo, ideata e realizzata da Inaf in collaborazione con Pleiadi, e prodotta con il contributo di Azienda speciale Palaexpo, “Macchine del tempo” parla di astrofisica e astronomia a tutti, grandi e piccoli, neofiti e appassionati. La mostra ha come obiettivo principale far conoscere l’astrofisica e il coinvolgimento di Inaf nelle grandi scoperte recenti, attraverso un percorso fatto di exhibit interattivi, foto di telescopi e satelliti, suoni coinvolgenti, videogiochi e molto altro.

Cosa sono le macchine del tempo?

Si tratta di strumenti dell’ingegno italiano, frutto della ricerca condotta negli osservatori Inaf, utilizzati dalle donne e dagli uomini che ogni giorno mettono impegno e passione per ampliare la nostra conoscenza del cosmo. La mostra vuole parlare di scienza e astrofisica mostrando proprio questi strumenti ma facendo anche vedere chi c’è “dietro l’oculare”. Un’esperienza immersiva che comincia innanzitutto da noi stessi, dai visitatori, passando poi a Galileo, l’italiano che, posando l’occhio sul cannocchiale, utilizzò la prima “macchina del tempo”.

I telescopi, che gli astrofisici oggi costruiscono nei luoghi più lontani del pianeta, sono in grado di trasportarci in un remoto passato, all’origine dell’universo, all’indomani del Big Bang, quando le prime galassie e le stelle hanno preso forma, ma anche di immergerci nel nostro passato più recente, sviscerando la storia del nostro pianeta e del sistema solare attraverso la ricerca e l’osservazione di esopianeti, di mondi lontani che stanno nascendo o che già orbitano attorno ad altre stelle.

La realtà virtuale in mostra

mostra

Il percorso espositivo si snoda su tre sale. Si parte da un’ambientazione familiare: un cielo stellato, con l’invito a ripetere l’esperienza che Galileo fece oltre 400 anni fa, puntando verso il firmamento un “occhio potenziato”, il cannocchiale. Da qui inizia un viaggio attraverso i pianeti del nostro vicinato cosmico, il Sistema solare, ricreato sulla scala della città di Roma e riproposto in versione ludica con una vera e propria sala giochi in stile anni Ottanta.

Il viaggio prosegue tra pianeti, stelle, galassie e giganteschi ammassi di galassie, abbracciando le immense scale cosmiche che le “macchine del tempo” dell’astrofisica contemporanea cercano di afferrare, fino agli albori dell’universo. Attraverso una combinazione di immagini iconiche, exhibit interattivi e tecnologie innovative come la realtà virtuale, chi visita la mostra verrà in contatto diretto con le sfide di una ricerca che, giorno dopo giorno, spinge sempre più avanti i limiti della nostra conoscenza.

I visitatori della mostra intraprenderanno un vero e proprio “viaggio nel tempo” il cui tema centrale è la luce che con la sua velocità non ci permette di vedere il presente bensì il passato. Grazie alla luce è possibile viaggiare nel tempo guardando il cielo: più distante osserviamo e più indietro nel tempo riusciamo a vedere. Un percorso che farà conoscere al pubblico il principale Ente di Ricerca italiano per lo studio dell’universo e che vuole giocare tra il vecchio e il nuovo, ma con contenuti che parlano di oggi e del futuro.

Doppia lingua e inclusività

La mostra è realizzata in doppia lingua (italiana e inglese) e ha molti elementi di inclusività per persone sorde, cieche e ipovedenti: software di sonificazione che permettono di “sentire” le immagini, rappresentazioni tattili che rendono tangibile l’informazione sulle diverse aree di un’immagine, video in Lis. Nel corso dei mesi della mostra, verranno implementati altri percorsi attenti all’universalità ed equità della conoscenza.

La sala “cannocchiale”. Crediti: Azienda Speciale PalaExpo/Chiara Gori

Laboratori

La mostra si rivolge a tutti, con particolare attenzione alle famiglie e alle scolaresche. “Macchine del tempo” offre, per le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le famiglie, una serie di laboratori didattici per esplorare e scoprire insieme le meraviglie del cosmo. Tutte le attività didattiche e inclusive della mostra sono realizzate in collaborazione con Oae – Italia. Sono previste inoltre visite guidate ad hoc per le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Eventi

Durante i quattro mesi saranno previsti vari incontri scientifici di alto livello, con nomi importanti della Ricerca astrofisica e spaziale mondiale, ma anche aperitivi scientifici, incontri di poetry slam e dibattiti che vedranno come protagonisti intellettuali e politici attivi nel campo della cultura. Sarà l’astronauta Roberto Vittori a inaugurare il programma di conferenze della mostra “Macchine del Tempo”, giovedì 30 novembre alle ore 18:30 con un talk dal titolo “L’uomo che è stato tre volte nello Spazio”. Tra gli ospiti, mercoledì 6 dicembre alle ore 18:30, il Premio Nobel per la fisica Michel Mayor, con una conferenza dal titolo “Altre terre nell’Universo? La ricerca della vita nello Spazio”. Giovedì 8 febbraio alle ore 18:30, ospiteremo Marica Branchesi, Gran Sasso Science Institute (Gssi), e Viviana Fafone, Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), con una conferenza dal titolo “Otto anni di onde gravitazionali – l’astronomia multimessagera, da Ligo-Virgo all’Einstein Telescope”. Da non perdere poi, domenica 11 febbraio alle ore 20:00, lo spettacolo di e con La Scienza Coatta, progetto di divulgazione scientifica, e Ludovica Di Donato, autrice e attrice, dal titolo “STEMmano ponno esse donne o ponno esse scienziate”, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza (iniziativa Unesco). E tanto altro.

«Noi siamo convinti che la scienza sia cultura. Con questa mostra», spiega Caterina Boccato, curatrice della mostra, «intendiamo dare l’opportunità a tutti, senza che si abbia una particolare preparazione in fisica o astrofisica, di fruire di contenuti scientifici in modo ludico e piacevole. Il nostro obiettivo non è solo fare pura diffusione scientifica, bensì di portare al cittadino un approfondimento culturale unico e accattivante».

«La mostra che vedrete al Palazzo Esposizioni», sottolinea entusiasta Marco Tavani, presidente di Inaf, «è rivolta a tutti i curiosi e agli appassionati dell’esplorazione dell’universo. Un viaggio attraverso la meraviglia e la complessità del cosmo. Vi invito fortemente ad immergervi nelle trame intricate della natura e a lasciarvi affascinare dalla bellezza di multiformi sorgenti. Pianeti vicini e lontani, il Sole e le stelle, la nostra galassia e le galassie lontane, stelle compatte e buchi neri, le sorgenti di onde gravitazionali, gli effetti della materia oscura e della energia oscura, l’evoluzione cosmologica, la ricerca della vita nell’universo: sono questi i grandi temi dell’astrofisica. Come fare tutto questo? Salendo a bordo delle macchine del tempo ideate e create da Inaf e tuffandovi con noi in questa avventura. Mi auguro che con questa mostra Inaf possa essere fonte di ispirazione per il pubblico e soprattutto per le nuove generazioni che un giorno vorranno, chissà, dedicarsi alla scienza e all’astrofisica».

«Sono particolarmente lieto che un progetto così prestigioso sia allestito a Palazzo Esposizioni Roma», aggiunge Marco Delogu, presidente di Azienda speciale Palaexpo, «uno spazio la cui vocazione multidisciplinare consente a questa tipologia di mostre di svilupparsi in tutta la loro ampiezza descrittiva. Macchine del tempo, concepita e realizzata grazie alla proficua collaborazione con Inaf, prosegue la grande tradizione di mostre scientifiche e divulgative già ospitate con successo e rivolte a un vasto pubblico grazie all’utilizzo di un linguaggio moderno, accessibile e inclusivo. Questa straordinaria rassegna – che mostrerà in maniera inedita lo scenario maestoso dell’evoluzione dell’universo attraverso parole, immagini e suoni prodotti e sviluppati dalle migliori tecnologie oggi a disposizione – convive con il programma espositivo autunnale di Palazzo Esposizioni che ospita contestualmente le mostre Don McCullin a Roma, Boris Mikhailov: Ukrainian Diary e L’Avventura della Moneta. Un’offerta ampia e differenziata che ci auguriamo soddisfi i visitatori desiderosi di arte, scienza e cultura».

Guarda il servizio video su MediaInaf Tv:

Informazioni

Palazzo Esposizioni Roma

  • Roma, via Nazionale, 194
  • www.palazzoesposizioni.it
  • Facebook: @PalazzoEsposizioni | Instagram: @palazzoesposizioni | Twitter: @Esposizioni

 Sito web della mostra

Orari

  • Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00, lunedì chiuso.
  • L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.

Biglietti

  • Intero € 12,50 – ridotto € 10,00 – ragazzi dai 7 ai 18 anni € 6,00.
  • Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni.
  • Il biglietto è valido per visitare anche le mostre Don McCullin a Roma e Boris Mikhailov: Ukrainian Diary.
  • Con un biglietto supplementare di € 1.00 è possibile visitare la mostra L’Avventura della moneta.
  • Primo mercoledì del mese ingresso gratuito per gli under 30 (dalle 14.00 a chiusura).

 Accessibilità

  • Palazzo Esposizioni Roma è accessibile alle persone con ridotta capacità motoria o sensoriale da tre ingressi privi di barriere architettoniche.